La prima operazione di open innovation nel fintech dell’anno porta la firma di Visa. Il colosso delle carte di credito ha annunciato di aver raggiunto un accordo definitivo per l’acquisizione di Plaid, startup di San Francisco per la quale Visa ha messo sul piatto 5,3 miliardi di dollari.
Che cosa fa Plaid, la startup che piace a Visa
Plaid è stata fondata nel 2013 da Zach Perret e William Hockey e ha sede a San Francisco, in California. I prodotti sviluppati dalla startup consentono ai consumatori di condividere comodamente le proprie informazioni finanziarie con migliaia di app e servizi come Acorns, Betterment, Chime, Transferwise e Venmo. Gli utenti si affidano a queste app e servizi per pianificare la propria spesa, aumentare i propri risparmi e monitorare i propri investimenti. Ad esempio, quando un utente configura un conto Venmo, è Plaid che consente all’utente di collegare il proprio conto bancario al proprio conto Venmo.
Perché Visa acquisisce Plaid
A fare gola al colosso delle carte di credito sono innanzitutto i numeri. Il 75% dei consumatori con accesso online ha utilizzato un’applicazione fintech per avviare un movimento di denaro nel 2019. Oggi, una persona su quattro con un conto bancario negli Stati Uniti ha utilizzato Plaid per connettersi a oltre 2.600 sviluppatori fintech in oltre 11.000 istituti finanziari.
Ci sono poi altre motivazioni dietro questa operazione di open innovation. L’acquisizione di Plaid da parte di Visa rappresenta sia un ingresso in nuove attività sia miglioramenti complementari alle attività esistenti del colosso americano. In primo luogo, il business fintech incentrato su Plaid apre nuove opportunità di mercato per Visa sia negli Stati Uniti che a livello internazionale. In secondo luogo, la combinazione delle due realtà crea l’opportunità di offrire funzionalità avanzate di pagamento e relativi servizi a valore aggiunto agli sviluppatori fintech. Infine, l’acquisizione consentirà a Visa di lavorare più da vicino con realtà fintech in tutte le fasi del loro sviluppo e guidare la crescita nel core business di Visa.
“L’acquisizione, combinata con i nostri numerosi sforzi fintech già in corso, consentirà a Visa di offrire ancora più valore a sviluppatori, istituzioni finanziarie e consumatori” afferma Al Kelly, CEO e presidente di Visa.
Il commento di Alberto Onetti sui social
“La notizia del giorno o del mese” la definisce Alberto Onetti, presidente di Mind The Bridge, che sui social network ha commentato l’acquisizione di Plaid da parte di Visa. Secondo Onetti a fare scalpore è non solo la cifra messa sul piatto, ma le ragioni per cui l’operazione è importante:
- È un esempio di strategia anti-age delle grandi aziende (“che può essere molto costosa” specifica su Linkedin);
- Il fatto di aver ricevuto finanziamenti da parte di grandi aziende non previene un’acquisizione, anzi in questo caso l’ha facilitata;
- Plaid nel 2018 aveva acquisito una startup: questo dimostra come le startup americane raccolgono capitali e fanno acquisizioni
Visa, l’open innovation e le fintech
Nel 2018 Visa ha lanciato un fondo da cento milioni di dollari e un programma di accelerazione per le startup europee. Secondo quanto riportato dal sito Finextra, l’obiettivo del fondo è sostenere le startup che stanno innovando nel settore bancario, con particolare attenzione a chi fa dell’open banking il proprio marchio di fabbrica, sfruttando le tecnologie emergenti in grado di sviluppare nuove esperienze di acquisto per i clienti.
Visa, un fondo da 100 milioni e accelerazione per le startup fintech europee