Video identificazione e video firma in banca: le tecnologie, le nuove regole della Banca d’Italia, il mercato

Il 28 agosto entrano in vigore le nuove disposizioni della Banca d’Italia sulla verifica della clientela: gli intermediari finanziari possono utilizzare tecnologie di video identificazione per la verifica a distanza del cliente, avvalendosi di sessioni audio/video protette dalla cifratura dei canali. L’esempio di Vis-à-bit

Pubblicato il 28 Ago 2019

Multidispositivo

Il 28 agosto entrano in vigore le nuove disposizioni  in materia di adeguata verifica della clientela e il riconoscimento a distanza del cliente.  Con le nuove regole antiriciclaggio gli intermediari finanziari possono identificare in sicurezza i clienti esclusivamente attraverso sessioni audio/video protette, eliminando il bisogno di avvalersi dell’adeguata verifica tramite terzi, normalmente effettuata tramite bonifico bancario.

Banche e assicurazioni sono due settori che stanno cambiando in maniera radicale grazie alle nuove tecnologie. Portatori di questo cambiamento sono molto spesso le startup che riescono a collegare la necessità delle banche di cogliere i cambiamenti della digital disruption con i bisogni di un cliente sempre attivo e attento. Visàbit, si inserisce proprio in questo contest. Si tratta di una startup innovativa che ha ideato, per tutte le aziende del settore finanziario (dalle banche agli intermediari del settore finance e assicurativo), innovativi servizi di Video Identificazione e Video Firma, che rendono possibile identificare e garantire l’operatività a distanza per qualsiasi cliente finale, comodamente e in completa sicurezza su qualsiasi smartphone o dispositivo mobile. E nel pieno rispetto delle nuove norme della Banca d’Italia

Identificazione a distanza: le nuove regole della Banca d’Italia in vigore dal 28 agosto

Con il provvedimento 30 luglio 2019, pubblicato in Gazzetta il 13 Agosto, Banca d’Italia ha introdotto novità rilevanti in materia di adeguata verifica della clientela, sancendo che gli intermediari finanziari possono procedere in sicurezza all’identificazione e alla verifica del cliente attraverso sessioni audio/video protette dalla cifratura dei canali. Si elimina dunque il bisogno di avvalersi anche dell’adeguata verifica tramite terzi, normalmente effettuata tramite bonifico bancario.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 13 agosto 2019, il provvedimento 30 luglio 2019 della Banca d’Italia recante “Disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo” (clicca qui per leggere il documento in versione completa) dà attuazione alle previsioni in materia di adeguata verifica della clientela (recepimento della direttiva (UE) n. 2015/849 cd. quarta direttiva antiriciclaggio). Le disposizioni entrano in vigore il 28 agosto.

Le nuove disposizioni prevedono che l’identificazione a distanza del cliente possa essere effettuata in digitale secondo una procedura audio/video svolta attraverso un sistema che garantisca “la cifratura del canale di comunicazione”, “l’utilizzo di applicativi orientati all’usabilità e all’accessibilità da parte del cliente”, ed una qualità audio e video sufficiente a identificare chiaramente l’interlocutore. L’intera sessione audio/video deve essere registrata e opportunamente conservata, previo consenso del cliente al trattamento dei dati personali. La normativa inoltre descrive tutte le attività che l’operatore deve svolgere per una corretta procedura di identificazione la quale deve essere formalizzata e messa per iscritto dal destinatario della normativa. Oltre alle fasi di raccolta dei dati e verifica dei documenti e all’acquisizione del consenso del cliente ai la procedura include l’invio di un codice di conferma (OTP) via e-mail o telefono cellulare.

Che cosa fa Vis-à-bit

Fondata nel 2016, la startup propone servizi all’avanguardia in Italia nel settore FinTech. Vis-à-bit offre servizi compliant-by-design per soddisfare a distanza – attraverso qualsiasi dispositivo mobile – ogni esigenza finanziaria, garantendo soluzioni per il riconoscimento a distanza, l’operatività, la firma di documenti e l’archiviazione sostitutiva.

I servizi di Video-identificazione e VideoFirma di Vis-à-bit nascono compliant by design a tutti requisiti della nuova normativa e sono dunque adatti alla progettazione di sistemi integrati e digitalizzati di KYC (Know Your Customer) e di gestione istruttorie, accessibili da qualsiasi smartphone. L’efficacia dei servizi è stata inoltre testata in anteprima per FD Fiduciaria Digitale, società del gruppo che per prima ha incorporato tali tecnologie. Vis-à-bit rende disponibili queste innovazioni per banche, intermediari del settore finanziario e assicurativo, e aziende con esigenze di identificazione e operatività a distanza.

“Le nuove disposizioni di Banca d’Italia sono perfettamente in linea con la nostra visione del futuro della finanza. Vis-à-bit è una Fintech al servizio degli intermediari finanziari: alla disintermediazione preferiamo il concetto di intermediazione diretta, nella quale la relazione a distanza tra intermediario e cliente è sempre migliore, con un’interazione semplice e immediata, senza concedere nulla in termini di sicurezza.” ha dichiarato Massimo Merlino – Presidente di Vis-à-Bit, “Anche al di fuori del settore finanziario, le nostre tecnologie di video-identificazione e VideoFirma possono inoltre essere un’opportunità per tutte quelle aziende, anche PMI, che vogliano digitalizzare la vendita dei propri prodotti o servizi.”

L’offerta di Vis-à-bit si compone oggi delle soluzioni di video identificazione e VideoFirma.

La Video Identificazione proposta da Vis-à-bit

La Video Identificazione è un servizio digitale che permette all’intermediario finanziario di video-identificare a distanza i propri clienti in modo naturale, univoco e conforme alle disposizioni vigenti. Per la video identificazione, Vis-à-bit ha sviluppato un’app per iOS e Android che consente al cliente finale di collegarsi a una videochiamata criptata, durante la quale un operatore incaricate dall’intermediario effettua il riconoscimento e acquisisce tutte le informazioni necessarie per le specifiche esigenze della società che si avvale del servizio. La videointervista viene registrata, rivista dall’operatore, firmata digitalmente – in modo da certificarne il contenuto e da renderlo immodificabile – e archiviata digitalmente presso un ente terzo certificato, che ne garantisce la conservazione, l’immodificabilità e l’inalterabilità per 10 anni.

Le tecnologie usate per la Video Identificazione

La Video-identificazione avviene mediante una video-call in streaming audio/video ad alta risoluzione su canale protetto. Questa viene registrata in tempo reale dall’operatore, il quale ha la facoltà di ripetere porzioni dell’intervista in caso di inconvenienti tecnici o contingenze che ne compromettano la qualità. Al termine dell’intervista, l’operatore ha la possibilità di verificare, firmare ed archiviare l’intervista appena terminata, la quale verrà poi conservata digitalmente come da regole tecniche dell’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale).

I Paesi Nordeuropei i più avanzati nel settore della Video Identificazione

“Per rimanere in Europa, gli esempi più interessanti che abbiamo osservato provengono dai Paesi Nordeuropei, soprattutto dai paesi baltici. Ovviamente lo sviluppo delle tecnologie nel settore finanziario è influenzato enormemente dalle normative dei singoli paesi, ad esempio la normativa MIFID2 è stata recepita in modo diverso dai vari paesi, l’Italia ha fatto una scelta più stringente, tutelando più il risparmiatore rispetto al sviluppo degli intermediari” riferiscono da Vis-à-bit.

VideoFirma: la soluzione proposta da Vis-à-bit

Una soluzione digitale integrata che unisce la video-identificazione con la Firma Elettronica Avanzata (F.E.A.) e permette al cliente di firmare i documenti necessari a qualsiasi istruttoria, comodamente dal proprio smartphone, ovunque si trovi. Ecco che cos’è la VideoFirma proposta dalla datrtup. Il processo e l’archiviazione digitale dei documenti sono compliant alle più stringenti normative vigenti. Tutta la documentazione è consultabile dal cliente 24 ore su 24 su una piattaforma sicura. Oltre all’identificazione del proprio interlocutore, la VideoFirma permette di eseguire online e in completa compliance tutte le attività necessarie alla stipula di un contratto o alla gestione di istruzioni d’ordine, senza che la società che si avvale del servizio debba entrare in contatto fisico con il cliente finale.

I vantaggi della video identificazione e della videofirma in banca: meno rischi, meno costi, nuovi clienti

Le soluzioni Vis-à-bit sono state studiate da un team di esperti con una vasta esperienza nella compliance bancaria, con l’obiettivo di ridurre al minimo i rischi connessi all’operatività, ridurre i costi di gestione e al tempo stesso migliorare l’esperienza del cliente. Oltre a offrire una soluzione conforme alla normativa antiriciclaggio e antiterrorismo, la VideoFirma elimina infatti qualsiasi rischio o contestazione legato alla corretta acquisizione delle firme o alla consegna della documentazione.  Le soluzioni Vis-à-bit sono inoltre facilmente integrabili all’interno dei processi esistenti, permettendo di ottenere da subito risparmi rilevanti in termini di costi operativi e tempi di gestione istruttoria.  Il tutto avviene in un ambiente sicuro, sempre accessibile e multidispositivo: è infatti possibile usare VideoFirma da qualsiasi smartphone, tablet o pc, con un’esperienza veloce e all’avanguardia che permette di migliorare l’immagine dell’intermediario e offre maggiori opportunità per nuovi clienti e nuove linee di business.

“Sappiamo bene come in Italia a volte la spinta innovativa sia frenata da resistenze culturali: per questo abbiamo studiato una serie di servizi basati sull’utilizzo di tecnologie video, immediate e facilmente utilizzabili da chiunque.” ha dichiarato Massimo Merlino Presidente di Vis-à-Bit, “I servizi possono essere facilmente inseriti all’interno dei processi esistenti e nelle attività commerciali di routine, producendo risultati immediati per poi costituire un innesco verso più ampie richieste di digitalizzazione e integrazione delle altre attività operative della Banca. ”

“Siamo orgogliosi di essere arrivati a lanciare sul mercato i nostri servizi di video identificazione e VideoFirma” – dichiara Anna Ragnoli, COO di Vis-à-bit. “Siamo riusciti a condensare tutte le nostre competenze in ambito tecnologico e di compliance in una soluzione semplice e immediata per ogni utente e operatore, che siamo sicuri possa essere utile a creare innovazione per tante realtà nel settore finanziario – e non solo.”

 La disruption apportata da Vis-à-bit in banca

“Il nostro servizio si caratterizza per essere stato progettato fin dall’inizio per gli intermediari finanziari: è un prodotto molto verticale, perché la KYC implica normative, approcci e applicazioni molto specifiche” dicono Massimo Merlino e Anna Ragnoli. “La rivoluzione che abbiamo in mente riguarda soprattutto il settore della distribuzione di prodotti e servizi finanziari. Il processo di disintermediazione di ogni rete distributiva – che ha caratterizzato i primi 30 anni del web e procederà inarrestabile –  nella finanza finora è stato rallentato in Europa per le stringenti norme antiriciclaggio e antiterrorismo che si sono aggiunte alla tradizionale prudenza delle Authorities”.  Vis-à-bit nasce nel rispetto della normativa italiana – “la più restrittiva d’Europa” puntualizzano dalla startup – e offre servizi che possono integrarsi facilmente nel processo di distribuzione per i vari attori del mercato finanziario: banche, ma anche SGR, SIM, assicurazioni, gestori fondi o emittenti di bond. L’impiego dei servizi Vis-à-bit – grazie anche alla cifratura e alla videoregistrazione di ogni sessione – rafforza la sicurezza e l’affidabilità delle operazioni, il cui rispetto della compliance turba i sonni di ogni manager. Inoltre questi intermediari possono inoltre sviluppare un nuovo canale distributivo “fintech”, accanto a quelli tradizionali, magari per alcuni prodotti pensati per il target millennial” concludono il Presidente e il COO di Vis-à-bit. 

(Articolo aggiornato il 28 agosto 2019)

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