Superata quota 100 milioni. Sulle startup italiane, nel 2015, sono stati investiti poco più di 102 milioni di euro (102.347.000). A questa cifra EconomyUp è arrivata sommando tutti gli investimenti comunicati di cui ha avuto notizia dall’inizio dell’anno.
Il dato potrebbe essere ancora più robusto se tutte le operazioni di finanziamento delle startup in Italia venissero comunicate. Di solito, non tutti i deal al di sotto dei 200-300mila euro vengono infatti resti noti. Non a caso, secondo le stime di ottobre 2015 dell’Osservatorio Startup Hi-Tech realizzato dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, la cifra investita per tutto il 2015 sulle nuove imprese innovative si aggira sui 133 milioni di euro. Per il momento però facciamo riferimento al dato dei 102 milioni, che comunque non è molto distante e permette di fare diverse osservazioni più analitiche.
In tutto, le operazioni portate a termine sono 80. Nel primo semestre sono state 36, per una raccolta complessiva di 35,8 milioni (21,1 nei primi tre mesi e 14,7 nel secondo trimestre). Da luglio a settembre invece le startup italiane hanno raccolto nel complesso 66,5 milioni (31,8 nel terzo trimestre e 34,7 negli ultimi tre mesi dell’anno). L’investimento medio è stato di 1,27 milioni di euro. Le operazioni con un taglio superiore ai 500mila euro sono 44, più della metà del totale, con una raccolta complessiva di 92,9 milioni. Pertanto i deal riconducibili alle fasi in cui entrano in gioco i fondi di venture capital (early stage e successive) sono superiori anche per numero alle operazioni di angel investing comunicate.
L’operazione più importante per valore è stata quella di Moneyfarm, che a novembre ha raccolto 16 milioni di euro. Ci sono due deal di 10 milioni e 6 investimenti che superano i 3 milioni di euro.
Ecco le prime dieci operazioni del 2015 per importo investito.
1 Moneyfarm – 16 milioni (novembre)
La società fintech che fa consulenza finanziaria raccoglie un aumento di capitale sottoscritto dal fondo inglese Cabot Square Capital e da United Ventures.
2 DoveConviene – 10 milioni (settembre)
La startup dei volantini digitali ottiene un investimento da Highland Capital Partners Europe.
3 Genenta Science – 10 milioni (marzo)
La società biotech fondata da Ospedale San Raffaele, Pierluigi Paracchi, Luigi Naldini e Bernhard Gentner chiude un round da 10 milioni in due fasi.
4 Musement – 5 milioni (marzo)
La società che vende esperienze di viaggio chiude un round a cui hanno partecipato P101, 360 Capital, Micheli Associati e Italian Angels for Growth.
5 Uala – 5 milioni (settembre)
Immobiliare.it investe nella startup del mondo beauty che raccoglie i migliori saloni di hairstyling, centri di bellezza ed estetica.
6 Lovethesign – 3,6 milioni (aprile)
L’ecommerce di home design raccoglie un round di 4 milioni di dollari condotto da United Ventures e altri investitori nel campo della moda e del design
7 Soundreef – 3,5 milioni (novembre)
Soundreef Spa, società per migliorare la gestione delle royalty nell’industria musicale, raccoglie fondi da VAM Investments e LVenture Group e acquisisce il 100% della Soundreef Ltd, fondata sempre da Davide D’Atri nel 2011 e operante nel Regno Unito.
8 Wise – 3 milioni (giugno)
La società biomedicale italiana chiude un round di investimenti guidato dal fondo Principia SGR.
9 Satispay – 3 milioni (settembre)
La startup fintech che permette di effettuare pagamenti con lo smartphone raccoglie 3 milioni di euro da una cordata di investitori italiani e internazionali.
10 Greenbone – 3 milioni (settembre)
La startup ottiene un primo round di finanziamento a cui hanno partecipato ZernikeMeta Ventures, IAG e alcuni investitori privati.
(articolo aggiornato il 19 luglio 2016 con investimenti di cui EconomyUp non era a conoscenza a fine 2015. La cifra complessiva prima di questo aggiornamento era 96.397.000 euro e l’investimento medio era di 1,25 milioni di euro)