Una startup italiana tra le più promettenti nel campo fintech (tecnologia applicata alla finanza), faire.ai, ha ottenuto 3 milioni di euro in un seed round appena chiuso. La fintech B2B specializzata nell’automazione del credito al consumo che utilizza modelli di intelligenza artificiale per stimare i profili di rischio dei consumatori utilizzerà i fondi per lo sviluppo della società.
Chi sono gli investitori in faire.ai
Il round è stato guidato dai lead investors Francesco Beraldi e Lorenzo Lamberti Sagliano, assistiti dalla advisory company CII3 e dallo studio legale Alma, composto dal partner Avv. Roberto Nigro e dall’associate Avv. Sveva Ricci. All’investimento hanno partecipato la società Fabrick come partner industriale ed un pool di investitori: Cristiano Esclapon (Mamacrowd), Matteo de Brabant e Marco di Dio Roccazzella (Jakala), Paolo Barberis (Nana Bianca), Paolo Griffo (Panda), Francesco Marini (Lio Factory), Gianandrea Streklej (Venere.com), Massimo Ferro (Nestlè), Jan Sprengnetter (Sprengnetter Group), Guido Polesello (Arcom), Edi Polesello (Maronese), Davide Marmondi ed Enrico Angella (Swan Asset Management), Tommaso Mascetti (WMM Asset Management).
Come nasce faire.ai
Fondata a Milano nel 2020 da Gianluigi Davassi, Gilberto Taccari, Giorgio Fiorentino, Cristina Bonacina e Claudia Chiesa, Faire.ai è una startup fintech specializzata nell’automazione del credito al consumo, che sfrutta l’open banking (PSD2) come fonte e utilizzo dei dati, machine learning e AI per stimare i credit score dei consumatori. Faire.ai gestisce l’intero ciclo di vita di un prestito e abilita le banche ad erogare in modo istantaneo attraverso un’unica API.
Di fatto faire.ai nasce come startup nel 2020, collaborando con Banca Progetto e con Fabrick, realtà che promuove l’Open Finance a livello internazionale e piattaforma di riferimento per lo sviluppo di servizi finanziari digitali basati sull’Open Banking, nel lancio dell’app Cream, che permette di ottenere istantaneamente un prestito da 300 a 3.000 euro.
Cosa farà la startup con i nuovi fondi
faire.ai mira al consolidamento sul mercato italiano per due servizi principali, Data Analytics e Lending as a service, tra cui il prodotto FairePay recentemente lanciato sul mercato. Il primo è un servizio di analisi dei dati che rende accessibile la valutazione creditizia in tempo reale delle persone fisiche; il secondo permette agli utenti di rateizzare i propri pagamenti, potendo accedere ad un prestito personale che varia da 2.000 a 20.000 euro. La società ha velocemente scalato il numero di collaboratori – quasi tutti laureati in ingegneria, informatica o computer science – dai 4 iniziali ai 26 attuali e mira ad assumerne ulteriori 10 entro il 2023, anche grazie al capitale raccolto in occasione di questo round. La società, inoltre, è pronta ad espandere la propria attività in tutti i paesi europei in cui è possibile cogliere le opportunità offerte dall’Open Banking.
“Sono orgoglioso che investitori così importanti come Francesco Beraldi e Lorenzo Lamberti Sagliano abbiano creduto in noi e nel progetto a cui abbiamo dato vita ormai due anni fa. Siamo partiti con la volontà di creare qualcosa di totalmente innovativo nel fintech, innovare il merito creditizio analizzando i dati Open Banking con Machine Learning e Intelligenza Artificiale, e in quel momento non ci immaginavamo di poter raggiungere questi traguardi” afferma Gianluigi Davassi, co-founder e CEO dell’azienda. “Sono stati i risultati conseguiti, insieme alla nostra strategia di sviluppo, a convincere un parterre di investitori di primario rilievo a credere in noi, dando vita a un seed-round che, per il suo valore (3 milioni di euro), si posiziona fra i principali in Italia. Proseguiamo nel nostro obiettivo di crescita e di ampliamento, certi che i prodotti che offriamo sul mercato siano estremamente validi e degni del grande interesse che stiamo riscuotendo”.
“Abbiamo deciso di effettuare un investimento così rilevante perché siamo convinti della capacità e delle competenze tecniche del team, oltre alla qualità del supporto operativo che sarà apportato dagli investitori di grande esperienza che hanno scelto di sostenere la crescita della società” aggiunge Lorenzo Lamberti Sagliano, lead investor e banker con grande esperienza negli investimenti in tecnologia – “Peraltro, sono poche le realtà che, in Europa, sono in grado di sviluppare deeptech in ambito finanziario, caratteristica che contraddistingue faire.ai sul mercato”.
“Lo startup studio Nana Bianca nasce per sostenere la crescita di imprese innovative, seguendo con dedizione, apertura e coinvolgimento lo sviluppo dell’ecosistema digitale e cercando di agevolare passo passo nuovi capitoli di futuro. Il nostro contributo a faire.ai va in questa direzione: ci interessa molto seguire il percorso di crescita di una fintech con un grande potenziale innovativo, per esplorare nuove possibilità, rese possibili ancora una volta dallo sviluppo di sofisticate tecnologie digitali” afferma Paolo Barberis, co-founder di Nana Bianca.