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Startup europee dei pagamenti, record di exit nel 2023



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L’anno scorso sono state 31 le exit tra le aziende di payment in Europa, il picco massimo mai raggiunto. D’altra parte i fondi di VC hanno investito 2 miliardi di dollari, il livello più basso dal 2018. Tra le principali exit del 2023: SlimPay e PayU. I grafici di Sifted

Pubblicato il 25 mar 2024



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Exit delle startup dei pagamenti in Europa

Le exit dalle startup europee dei pagamenti hanno raggiunto il loro picco nel 2023, nonostante un calo degli investimenti nel settore.

A sottolinearlo è Sifted, attraverso il briefing settimanale di Sifted Intelligence: sono state 31 le exit tra le aziende di pagamenti in Europa lo scorso anno. D’altra parte il finanziamento di capitale di rischio (VC) in questo ambito ha totalizzato 2 miliardi di dollari, il suo livello più basso dal 2018. Dati che mostrano come il flusso di venture capital per le startup europee dei pagamenti sia diminuito bruscamente. Di conseguenza, le exit sono state numerose.

Cos’è una exit

Una exit, nel contesto delle startup, si riferisce alla strategia attraverso cui gli investitori e i fondatori di una startup escono dalla loro investimento riscuotendo un ritorno. Questo può avvenire in vari modi, tra cui la vendita della startup a un’altra azienda (acquisizione), la fusione con un’altra impresa, o tramite una offerta pubblica iniziale (IPO), dove le azioni della startup vengono offerte al pubblico in una borsa valori. Le exit sono momenti cruciali per gli investitori e i fondatori poiché rappresentano l’opportunità di capitalizzare sul successo dell’impresa, convertendo le loro partecipazioni in liquidità o in azioni di un ente più grande.

Esempi di exit 2023

Esempi di exit avvenute tra le startup europee dei pagamenti nel 2023 includono l’acquisizione da parte della società svedese di open banking Trustly di SlimPay e l’acquisto da parte dell’infrastruttura fintech Rapyd di PayU con sede nei Paesi Bassi.

QUI le prime 10 exit 2023

Il crollo delle valutazioni: il caso Klarna

Il sottosettore dei pagamenti è stato una delle vittime più colpite dalla scarsità di finanziamenti nel fintech l’anno scorso. Anche le valutazioni alle stelle dei principali attori nel settore sono state ridimensionate. Ad esempio, il gigante svedese del Buy now pay later (“compra ora e paga dopo”), Klarna, ha visto la sua valutazione crollare a 6,7 miliardi di dollari da un massimo di 46 miliardi di dollari quando aveva raccolto fondi nel 2022.

I round più importanti nel fintech: Redpin Holdings e Mews

Tuttavia, mentre il livello di capitale che fluisce nel settore fintech può sembrare piccolo in confronto al suo picco di 9,9 miliardi di dollari nel 2021, ci sono stati alcuni importanti round di finanziamento per le startup dei pagamenti.

Redpin Holdings, una società che fornisce servizi di pagamento per il mercato immobiliare, ha raccolto l’anno scorso un round di equity di crescita da 140 milioni di sterline da Blackrock, ad esempio. Quest’anno la società di gestione immobiliare e pagamenti Mews ha raccolto 110 milioni di dollari in un round di finanziamento guidato dalla svedese Kinnevik con una valutazione di 1,2 miliardi di dollari.

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