Esistono già diverse soluzioni per semplificare e velocizzare il modo di muoversi in città, ma non devono essere sviluppate separatamente. Per aiutare davvero i cittadini di domani, che vivranno in prevalenza nelle metropoli, serve una strategia integrata tra vari soggetti come i fornitori di mobilità, le società tecnologiche, le agenzie di trasporto pubblico e i proprietari delle infrastrutture. Lo sottolinea uno studio pubblicato da Visa e Stanford University, dal quale è emerso anche il ruolo cruciale dei pagamenti in mobilità: se fosse più facile pagare per il trasporto pubblico, l’uso medio aumenterebbe del 27%. Inoltre quasi un intervistato su due ritiene che la necessità di biglietti diversi per le diverse modalità di viaggio sui mezzi pubblici sia un problema. È la conferma della necessità di far collaborare i vari attori tra loro per offrire una soluzione di mobility as a service, ovvero quel nuovo modello di business per l’erogazione di servizi di trasporto che prevede un pagamento a forfait per l’utilizzo personalizzato di un bundle di trasporti pubblici e privati. Ma vediamo in cosa consiste lo studio e quali dati sono emersi.
Lo studio Visa-Stanford University: 19mila intervistati in 19 Paesi
Visa e Stanford University hanno pubblicato uno studio globale, “Il futuro dei trasporti: mobilità nell’epoca delle megalopoli“ per comprendere meglio le sfide che i pendolari devono affrontare. Si tratta di uno dei più vasti studi sui trasporti a livello mondiale cui hanno partecipato oltre 19.000 pendolari in 19 Paesi: lo studio valuta le tendenze e le sfide nei settori dei trasporti pubblici e dei parcheggi, rispetto alla crescita della popolazione e ai modelli di migrazione urbana. I risultati principali sono stati combinati con il panorama di innovazioni esistenti o prossime future fornite dagli esperti della Stanford University, per comprendere meglio i gap tecnologici da superare per affrontare le nuove sfide. Sfide imminenti e molto impegnative, se si pensa che, secondo le Nazioni Unite, entro il 2050 il 68% della popolazione mondiale vivrà nei centri urbani, e il numero di megalopoli con popolazioni superiori a 10 milioni di persone aumenterà da 43 a 51 entro lo stesso periodo.
Smart mobility: soluzioni integrate per aiutare i pendolari
Herman Donner, PhD e Postdoctoral Researcher della Stanford University, co-autore del rapporto, ha così riassunto il senso dell’indagine: “Quando si guarda al panorama tecnologico, esistono già molti prodotti che potrebbero facilmente risolvere le frustrazioni quotidiane dei pendolari. Tuttavia, queste soluzioni non dovrebbero essere sviluppate separatamente. Un’importante sfida consiste quindi nell’individuare in primo luogo le tecnologie che forniscono prodotti idonei per il mercato, gestendone poi l’attuazione in collaborazione con un’ampia gamma di parti interessate, compresi fornitori di mobilità, società tecnologiche, proprietari di infrastrutture e agenzie di trasporto pubblico. Dalle nostre ricerche, riteniamo che molti di questi piccoli cambiamenti incrementali possono potenzialmente fare la differenza nei viaggi quotidiani della gente, sia che servano a trovare parcheggio, sia che servano a ottenere il prezzo migliore per rifornire la propria auto o pianificare il viaggio con i mezzi pubblici.”
Smart mobility: i pagamenti in mobilità fulcro del viaggio
I pagamenti sono il fulcro di ogni forma di viaggio e continueranno a diventare sempre più completi man mano che le città si spostano verso il trasporto pubblico contactless, i pagamenti digitali per i parcheggi e i servizi di noleggio come biciclette o scooter. La complessità nei pagamenti è spesso alla base di molti reclami comuni.
REPORT VISA-STANFORD: I DATI
Tendenze chiave globali
Tempo di viaggio
- Il 46% dei consumatori a livello globale ha visto aumentare i tempi di pendolarismo
- La metà (52%) è frustrata dall’esperienza nell’uso dei trasporti pubblici
- Un terzo degli intervistati (il 37%) si aspetta che il tempo del pendolarismo aumenti nei prossimi cinque anni.
Uso dell’automobile
- L’auto personale rimane la migliore modalità di trasporto sia per il pendolarismo (60%) sia per i viaggi personali (61%)
- L’aspetto più antipatico della guida è la ricerca del parcheggio, citato dal 64% degli intervistati,
Seguito dal rischio di ottenere una multa se il parcheggio è più a lungo del previsto (44%) e di pagare più del necessario per il tempo di parcheggio (42%)
Uso del trasporto pubblico
- Meno della metà delle persone intervistate utilizza il trasporto pubblico come modo per andare al lavoro, a scuola o all’università (44%),
- Il numero sale al 54% nel caso di viaggi personali e attività di intrattenimento.
- I pendolari scelgono il tipo di trasporto in base a tre fattori: convenienza, affidabilità e sovraffollamento. L’importanza di ciascun fattore varia a seconda dell’età:
Baby Boomers (età 56+) – Convenienza (82%), affidabilità (84%) e sovraffollamento (72%)
GenX (46-55) – Convenienza (79%), affidabilità (82%) e sovraffollamento (71%)
Millennials (26-45) – Convenienza (74%), affidabilità (76%) e sovraffollamento (67%)
GenZ (18-25) – Convenienza (62%), affidabilità (67%) e sovraffollamento (55%)
Pagamenti
- La complessità nei pagamenti è spesso alla base di molti reclami comuni.
- Se fosse più facile pagare per il trasporto pubblico, l’uso medio aumenterebbe del 27%.
- Il 47% afferma che la necessità di biglietti diversi per le diverse modalità di viaggio è un problema,
- il 44% ha dichiarato che non sapere quanto pagare è un problema, e
- Il 41% ha dichiarato che i servizi “cash only” sono una noia. Secondo gli intervistati, queste frustrazioni li rendono meno propensi a utilizzare i trasporti pubblici e più probabilmente a guidare le proprie auto
- Per gli utenti delle auto, il 47% vorrebbe vedere innovazioni che consigliano il combustibile più economico disponibile
- Il 35% vorrebbe un’app che riconosca la posizione in cui sta tentando di effettuare il rifornimento e pagare tramite app
LE CINQUE RACCOMANDAZIONI DI VISA
- Investire in connettività. I governi delle città dovrebbero investire in un’infrastruttura di dati “always on”, fondamentale per le soluzioni tecnologiche richieste dai consumatori. Questa struttura è in grado di supportare lo scambio di dati in tempo reale in modo da tenere sempre informate le persone sul loro viaggio e allo stesso tempo, e può fornire informazioni alla città per garantire che i servizi soddisfino la domanda in continuo cambiamento.
- Creare un’esperienza di pagamento senza interruzioni per supportare i viaggi dei pendolari con più mezzi. I governi delle città e gli urbanisti dovrebbero collaborare con gruppi di riflessione, aziende automobilistiche e tecnologiche e fornitori di pagamenti come Visa. Poiché un singolo viaggio coinvolgerà sempre più di un mezzo di trasporto (per esempio auto + metropolitana + bici), diventa quindi indispensabile creare un’esperienza di pagamento semplice per i pendolari, a partire da soluzioni transito contactless ai pagamenti in-app o alle soluzioni basate su piattaforma.
- Integrare l’autenticazione personale nell’esperienza di pagamento. Poiché le aziende e i comuni incorporano sempre più pagamenti digitali, devono anche integrare l’autenticazione istantanea. Il ruolo dell’ID digitale nell’ecosistema è fondamentale per affrontare i cambiamenti nel modo in cui le persone utilizzano i trasporti, assicurando che sia l’autenticazione di pagamento sia quella personale siano facili e senza interruzioni.
- Progettare ecosistemi di commercio che tengano conto di tutti i membri della società. Quando si progetta l’ecosistema del commercio, tutti i membri dell’ecosistema dei trasporti devono sfidare il proprio pensiero per includere anziani e meno abbienti, garantendo che nessuno venga dimenticato.
- Sviluppare partnership strategiche per guidare la visione. Le città dovrebbero collaborare con le aziende che possono avere una visione più ampia, aiutando nella pianificazione. L’Intelligenza Artificiale in combinazione con i Big Data può essere utilizzata per analizzare i dati sui consumi, i movimenti e le tendenze in evoluzione per anticipare i bisogni in tempo reale e fornire alle città informazioni dettagliate che possano aiutare nella pianificazione futura.