Finanziamento record per Scalapay, la startup co-fondata da un italiano, Simone Mancini, che ha colto il trend del Buy Now Pay Later (BNPL) e ha ottenuto 497 milioni di dollari in un round serie B co-guidato dal colosso tecnologico cinese Tencent e da Willoughby Capital. Sifted, la testata incentrata sulle startup del Financial Times, parla del “primo unicorno italiano dal boom delle dotcom”, ma la società, dopo essere stata costituita a Milano, ha trasferito la sede legale a Dublino anche per volere degli investitori. Tuttavia ha sede operativa e dipendenti nel capoluogo lombardo, scelto appositamente dai fondatori perché capitale europea della moda. Con quest’ultimo finanziamento la società fintech, che ad oggi ha raccolto oltre 700 milioni di dollari, raggiunge il miliardo di dollari di valutazione, diventando una “unicorn company“.
QUI L’INTERVISTA DI ECONOMYUP AL FOUNDER DI SCALAPAY SIMONE MANCINI
La nuova, massiccia immissione di liquidità arriva dopo soli cinque mesi dal round Serie A da 155 milioni guidato da Tiger che ha spinto al rialzo la valutazione di Scalapay dopo un primo round seed nel gennaio 2021.
Come è nata e che cosa fa Scalapay
La società è stata creata nel 2019 da Simone Mancini e Johnny Mitrevski, a cui si sono uniti, nelle fasi iniziali, Raffaele Terrone, Daniele Tessari e Mirco Mattevi. I due co-fondatori si sono conosciuti in Australia, dove entrambi vivevano con le rispettive famiglie pur non essendo australiani di origine.
Scalapay è un’innovativa soluzione di pagamento per gli operatori dell’eCommerce in tutto il mondo, che permette ai clienti di acquistare subito e pagare successivamente, senza interessi. La sua offerta comprende tre alternative (Pay in 3, Pay in 4 e Pay Later), grazie alle quali i clienti non sono tenuti a effettuare pagamenti al momento dell’acquisto, e possono invece scegliere di pagare in 3 rate, 4 rate o integralmente dopo 14 giorni. In questo modo l’esperienza di acquisto diventa facile e piacevole, alleggerendo l’impatto finanziario sui clienti.
Scalapay ha anche lanciato la nuova piattaforma Magic. Destinata a rivoluzionare l’esperienza di pagamento, il nuovo sistema di checkout vuole risolvere i problemi più difficoltosi per gli esercizi commerciali che desiderano offrire una soluzione per l’eCommerce mondiale.
Scalapay è diventata in pochi anni un riferimento importante nel settore moda. Collabora attualmente con i più importanti esercenti e retailer internazionali, tra cui Twinset, Calligaris, Stroili, MSGM, Luisa Spagnoli, Decathlon, Calzedonia, Swappie e Seletti. È anche lo sponsor ufficiale della Camera Nazionale della Moda Italiana fino al 2023, con speciali attivazioni durante le sfilate di Milano Moda Donna FW22-23.
Chi sono gli investitori del nuovo round di Scalapay
A co-guidare il nuovo round di finanziamento è stata Tencent, colosso cinese fondato nel 1998 da Ma Huateng e Zhang Zhidong che ha colto le enormi opportunità offerte da Internet lanciando chat forum online e videogiochi per la nuova generazione di nativi digitali cinesi. Situata nel distretto di Nanshan a Shenzhen, tra i suoi servizi Tencent include reti social, portali web, commercio elettronico e giochi multigiocatore su internet, ma ha anche fatto investimenti nel settore europeo del BNPL, sostenendo la rivale francese di Scalapay, Alma, così come Afterpay e Billie di Berlino.
Co-leader del round è stata Willoughby Capital di New York, che in precedenza aveva investito in Bolt, unicorno dell’Estonia. Tra gli investitori anche i precedenti sostenitori Tiger Global e Fasanara, oltre ai nuovi Gangwal, Moore Capital e Deimos.
Come saranno usati i nuovi fondi
Scalapay continua a costruire un team di livello mondiale e punta a raddoppiare il numero di collaboratori entro la fine dell’anno, arruolando persone principalmente in ruoli tecnologici e ingegneristici in Italia. Ha anche in programma di aumentare il team di dirigenti e il consiglio di amministrazione. Tra i consiglieri di amministrazione aggiunti di recente c’è Amit Jhawar, in precedenza CEO di Venmo, e COO e CFO di Braintree. Secondo quanto riportato da “Sifted”, con la nuova liquidità la società fintech intende inoltre finanziare future acquisizioni.
Focus sul miglioramento del checkout
“Con soluzioni senza interessi abbiamo trasformato in qualcosa di piacevole una delle parti più faticose dell’esperienza di shopping, il pagamento”, commenta Simone Mancini, co-fondatore e CEO di Scalapay. “Ora con Magic ci spingiamo ancora oltre e aiutiamo i merchant europei a trasformare il checkout, facendo crescere il network di clienti e offrendo esperienze di acquisto ripetute che generano notevoli aumenti della conversione.”
“Magic ha un’incredibile opportunità di ridefinire l’eCommerce europeo, che ha una reputazione peggiore rispetto alle controparti negli Stati Uniti. Con Magic, abbiamo eliminato tutti i consueti punti di rallentamento al momento del pagamento e abbiamo risolto i principali motivi dell’abbandono del carrello come registrazione o login, spedizione, selezione del pagamento, e consensi per la privacy. Lo abbiamo fatto nel rispetto delle rigorose normative europee PSD2 e GDPR”, spiega Johnny Mitrevski, co-fondatore e CTO di Scalapay.
“Scalapay è una soluzione geniale che combina un elegante sistema per i commercianti con un’esperienza utente semplice ma potente. Ho capito che Scalapay era vincente quando ho visto che il servizio per esercente e consumatore offriva uno straordinario valore ai due fronti della rete in Sud Europa”, ha sottolineato Amit Jhawar.
Il trend del BNPL
La crescita dei servizi buy now, pay later è stata uno dei grandi tratti distintivi del mercato dell’e-commerce dell’era della pandemia. Sebbene l’opzione di pagare gli articoli a rate fosse diffusa da diversi anni prima del Covid19, l’uso del BNPL ha ritrovato vigore alla luce della nuova situazione di incertezza sociale ed economica.
Secondo la società di consulenza fintech Kaleido Intelligence, entro il 2025 assisteremo a un aumento del 92% della spesa dei consumatori globali che utilizzano questo tipo di finanziamenti solo su canali di ecommerce, per un valore che passerà dai 353 miliardi di dollari registrati nel 2019 ad almeno 680 miliardi di dollari.
La formula di pagamento ben si sposa con i cambiamenti nel comportamento d’acquisto causati dalla pandemia, che ha visto un aumento di acquisti sui canali ecommerce e, al contempo, una maggiore attenzione a formule di pagamento agevolato. (L.M.)