In Italia c’è una società fintech che passerà alla storia dell’ecosistema dell’innovazione del Paese: è l’ex startup, oggi azienda italiana, attiva anche nei mercati esteri, che ha rivoluzionato il settore dei pagamenti in mobilità.
Il 10 febbraio 2025 la realtà innovativa che fornisce un’app di pagamento mobile alternativa alle carte di credito e debito ha annunciato che, a partire dal 7 aprile 2025, tutti i commercianti avrebbero dovuto sostenere una commissione dell’1% anche sui pagamenti sotto i 10 euro nei negozi fisici. L’annuncio ha suscitato numerose reazioni, soprattutto da parte dei piccoli esercenti. Ma rientra nella normale evoluzione di una startup che, pur avendo egregiamente risposto a una necessità del mercato ed essendo arrivata a una valutazione oltre il miliardo di dollari nel 2022, finora non è mai stata in attivo.
Ma ripercorriamo la sua storia.
Satispay: cos’è, i numeri 2025
Satispay è un’app di pagamento mobile alternativa alle carte di credito e di debito. Permette agli utenti di pagare nei negozi fisici e online e di scambiare denaro gratuitamente tra amici, oltre a beneficiare di una serie di altri servizi come buoni pasto, ricariche telefoniche, pagamenti di bollette, bollettini pagoPA, bolli auto, donazioni, buste regalo e risparmi. Ad oggi, nel 2025, ha un team di quasi 700 persone, e sviluppa e offre servizi utilizzati da oltre 5 milioni di utenti e più di 400 mila esercenti. Tra questi ci sono piccoli negozi ma anche grandi rivenditori come Autogrill, Benetton, Boggi, Carrefour, Decathlon, Eataly, Trenitalia e Trenord, in Francia, Lussemburgo e Italia.
Satispay vuole offrire agli utenti un’esperienza di pagamento semplice, immediata e sicura, e agli esercenti un modello di prezzo trasparente e vantaggioso.
Come funziona Satispay
La piattaforma può favorire una varietà di transazioni finanziarie come:
- Acquisti nei negozi: gli utenti possono pagare per beni e servizi nei negozi fisici che accettano Satispay come metodo di pagamento.
- Scambio di denaro tra amici: la piattaforma permette anche di trasferire denaro facilmente tra utenti, il che è utile per dividere il conto al ristorante o per rimborsare piccoli prestiti.
- Pagamento di servizi: con Satispay, gli utenti possono anche pagare per servizi come bollette, ricariche telefoniche e altri servizi ricorrenti.
- Risparmi: alcune funzionalità dell’applicazione aiutano gli utenti a risparmiare denaro, come la possibilità di impostare obiettivi di risparmio o di arrotondare gli acquisti e mettere da parte la differenza.
Breve storia di Satispay: da startup a scaleup a unicorno italiano
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Fondata nel 2013 da tre giovani imprenditori cuneesi, Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, dopo un periodo di sviluppo e di studio delle normative del mercato e delle tecnologie già esistenti, il sistema di pagamento Satispay viene lanciato all’inizio del 2015. La storia ricalca quella di molte startup di successo: gli inizi con pochi soldi, tanto duro lavoro, i primi riconoscimenti (l’interesse dei family office italiani, dei piccoli esercenti ma anche dei grandi player come Esselunga), i successivi aumenti di capitale, i primi progetti di l’espansione all’estero.
La svolta: il megaround di novembre 2020
Nel novembre 2020, Satispay annuncia un round di finanziamenti di serie C dal valore complessivo di circa 93 milioni di euro. Scommettono su di lei l’italiana Tim Ventures, il braccio di venture capital di TIM che da tempo non effettuava operazioni di rilievo, ma anche e soprattutto big internazionali come Tencent, Square poi diventato Block, Lightstone.
L’aumento di capitale è così ripartito: 68 milioni di euro di capitale risultanti dall’acquisto di azioni di nuova emissione e 25 milioni di euro dall’acquisto di quote in capo a precedenti investitori che, per favorire la risposta all’eccesso di domanda, hanno lasciato spazio a soggetti in grado di sostenere la crescita internazionale. Sommando questo nuovo round di serie C ai 42 milioni di euro dei precedenti round di serie A e B, sottoscritti da business angel e investitori industriali e internazionali, Satispay, nel 2020, raggiunge complessivamente 110 milioni di euro di investimenti raccolti dalla nascita nel 2013. L’operazione ha come base una valutazione pre money di 180 milioni di euro, che portano il valore dell’azienda post investimento a 248 milioni di euro.
“Agli investitori abbiamo raccontato non solo Satispay ma l’Italia stessa” ha detto il CEO Alberto Dalmasso in una conferenza stampa online. “Speriamo di costituire un nuovo precedente per il venture capital nel mercato italiano”. Un elemento rilevante dell’operazione è che è avvenuta in piena pandemia.
Satispay e la pandemia
Nel contesto piuttosto complesso generato dalla pandemia dovuta al virus Covid-19, Satispay ha visto un forte incremento nelle iscrizioni e nell’utilizzo dei servizi dell’app, arrivando a contare quasi 450.000 nuovi utenti e 35.000 nuovi esercenti affiliati al network nei primi dieci mesi del 2020, tra cui importanti gruppi come Carrefour, Auchan, Autogrill, Mondadori, KFC e partner tecnici di rilevanza mondiale, come Docomo e Vtex. Nei primi dieci mesi del 2020, inoltre, è stato registrato un numero di pagamenti pari a circa 21,5 milioni, per un valore complessivo di €400 milioni, in crescita del 78% rispetto allo stesso periodo nel 2019.
Luglio 2021: la prima acquisizione
La crescita dell’azienda non si è ferma e, già a luglio 2021, Satispay annuncia la sua prima acquisizione: AdvisorEat che, tramite l’app dedicata, consiglia i migliori ristoranti permettendo agli iscritti di accumulare punti da convertire in gift card, voucher o donazioni. Satispay entra così nel mondo del welfare aziendale.
Luglio 2021: il servizio Tessere
A luglio 2021 la società lancia il servizio TESSERE, che consente di visualizzare e conservare in app documenti, come la tessera sanitaria e il codice fiscale, carte fedeltà dei supermercati e dei negozi dove si va più spesso, gift card e presto anche il green pass. In poche parole: tutte le tessere dotate di codice e barre e, a breve, anche QR code. La nuova funzionalità permette agli utenti Satispay di dire addio alle tessere di plastica e di visualizzarle direttamente in app.
Settembre 2021: l’accordo Satispay-Shopify
A settembre 2021, Satispay stringe un’alleanza con la piattaforma internazionale di eCommerce Shopify. Grazie all’accordo, tutti i merchant che hanno scelto Shopify per il proprio store online possono accettare pagamenti dalla community di oltre 1 milione e 800 mila utenti di Satispay nel mondo. Così Shopify può fidelizzare la propria clientela e ridurre il tasso di abbandono del carrello, mentre Satispay dà modo agli esercenti di avviare una strategia omnicanale, rafforzando ulteriormente il suo presidio del canale e-commerce.
Settembre 2022: il round da 230 milioni e il titolo di unicorno
A fine settembre 2022 Satispay raggiunge un grande traguardo: raccoglie un nuovo megaround di serie D da 320 milioni di euro, e la sua valutazione supera il miliardo conferendogli lo status di unicorno. È tra le prime scaleup italiane a conquistarsi il titolo e la prima in assoluto ad avere sede in Italia.
L’operazione è guidata da una new entry, Addition, con la partecipazione di altri investitori che avevano sostenuto la crescita della fintech italiana tra cui Greyhound Capital, Coatue, Lightrock1, Block Inc.2, Tencent e Mediolanum Gestione Fondi SGR.
Settembre 2023: Satispay punta sui buoni pasto
Il 26 settembre 2023, Satispay espande il proprio raggio d’azione al mercato dei buoni pasto. Mercato che rappresenta un’ampia fetta dell’economia, con una spesa annuale di 4 miliardi di euro e 600 milioni di buoni distribuiti in Italia.
Le caratteristiche principali della soluzione proposta da Satispay includono:
- disponibilità iniziale di 70 mila attività già convenzionate con Satispay, offrendo una vasta scelta di luoghi dove utilizzare i buoni pasto;
- transazioni unificate: possibilità per i lavoratori di pagare in un’unica transazione, utilizzando sia i buoni pasto sia il saldo del proprio portafoglio Satispay, rendendo il processo di pagamento più snello;
- validità prolungata: durata di validità dei buoni pasto estesa a 2 anni, fornendo maggiore flessibilità ai lavoratori nel loro utilizzo;
- riduzione delle commissioni e dei tempi di attesa per i pagamenti, rappresentando un vantaggio significativo per gli esercenti rispetto al sistema attuale;
Febbraio 2024: i pagamenti anche agli adolescenti
Il 13 febbraio 2024 Satispay annuncia l’estensione del suo servizio anche ai giovani dai 14 anni. Oltre 2 milioni di adolescenti in Italia possono utilizzare Satispay e pagare in autonomia e sicurezza direttamente dal proprio smartphone. Il wallet può essere ricaricato ricevendo denaro dai familiari, che potranno anche impostare un budget ricorrente, come una paghetta digitale che i giovani potranno utilizzare per fare acquisti in negozi e e-commerce o per scambiare soldi tra amici.
Febbraio 2025: Satispay cambia le commissioni
Se finora Satispay applicava commissioni solo sui pagamenti superiori ai 10 euro, dal 7 aprile 2025, invece, tutti i pagamenti saranno soggetti a una commissione dell’1% per i negozi fisici e dell’1,5% per gli acquisti online, con una quota fissa di 20 centesimi sopra i 10 euro.
Ma attenzione: le commissioni non hanno mai riguardato direttamente, né per il momento riguarderanno, i consumatori, cioè le persone che decidono di pagare con l’app Satispay nei negozi. Riguarderanno solamente tutti gli esercizi fisici, i commercianti online, le attività in movimento come i “food truck“, i distributori automatici, i totem nei negozi.
La decisione, secondo quanto dichiarato dal CEO Dalmasso, è stata presa per ricavare ulteriori risorse finanziarie da destinare nuovi servizi, con l’obiettivo finale di incrementare anche il giro d’affari degli esercenti. Di fatto è apparsa come una decisione volta a superare la parziale discrepanza tra il successo nell’adozione dell’app e i ricavi effettivi.
A evidenziarla sono i numeri del bilancio. Secondo dati risalenti al 2023, nonostante la crescita degli utenti (all’epoca 4,2 milioni) e degli esercenti affiliati (300mila), i ricavi da servizi sono stati pari a 22 milioni di euro, mentre le perdite hanno raggiunto 46,3 milioni di euro. In sostanza la crescita degli utenti non si è tradotta in profitti. In quel contesto i revisori di EY sottolinearono che non era in dubbio la sopravvivenza della società per un periodo non “inferiore ai prossimi dodici mesi”, anche grazie a un patrimonio netto positivo di 155 milioni di euro e una liquidità di 50 milioni.
(Articolo originariamente pubblicato il 27 dicembre 2023 e aggiornato al 10/02/2025)