Santander punta sulla blockchain. L’istituto di credito spagnolo realizzerà insieme alla fintech californiana Ripple un’applicazione innovativa di “money transfer” per i propri clienti. Ad annunciarlo è stato Nathan Bostock, CEO di Santander Uk, dal palco dell’ultima edizione dell’International Fintech Conference che si è tenuta lo scorso 22 marzo a Londra. «In primavera – ha detto Bostock – diventeremo ufficialmente la prima grande banca al dettaglio a effettuare pagamenti transfrontalieri su larga scala con la tecnologia blockchain».
Secondo quanto riportato dal sito Business Insider, l’indiscrezione però non sarebbe stata confermata dai vertici di banca Santander, anche se i precedenti tra le due società fanno pensare che il progetto possa davvero vedere la luce. In passato, infatti, Santander ha già investito per due volte in Ripple. Lo ha fatto attraverso il proprio fondo di venture capital Santander Innoventures (che ha una dotazione di 100 milioni di dollari): prima nel 2015, puntando 4 milioni di euro sulla startup della blockchain; poi nel 2016 all’interno di un più ampio investimento di 55 milioni raccolti dalla startup. E inoltre il gruppo spagnolo di recente ha testato un’applicazione per i pagamenti internazionali utilizzando proprio la tecnologia di Ripple per i propri dipendenti.
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Fondata nel 2012 con sede a San Francisco, Ripple ha sviluppato una moneta virtuale che attualmente è la terza criptovaluta al mondo (dopo bitcoin ed ethereum) e vale circa 30 miliardi di dollari. Nel 2017 si è conquistata lo scettro di miglior moneta virtuale dell’anno con un incremento del proprio valore del 35mila%. A oggi, secondo quanto riportano i dati di Crunchbase, ha raccolto 93,6 milioni di dollari di finanziamento.
All’epoca del primo investimento Mariano Belinky, managing partner di Santander Innoventures, aveva spiegato così la strategia del fondo della banca. «Riteniamo che la tecnologia di ledger distribuito sia in grado di stravolgere in modo significativo molti processi all’interno del sistema bancario. Abbiamo deciso di concentrarci principalmente sulle considerevoli applicazioni in tutto lo spazio dei pagamenti internazionali, poiché questo è il luogo in cui riteniamo di offrire più valore ai clienti Santander nel medio-termine. Da un punto di vista normativo e di maturità, abbiamo visto in Ripple il miglior partner per andare avanti in questa direzione».
La partnership tra Santander e Ripple è solo uno dei tanti casi di open innovation messi in atto in campo finanziario. Proprio in questi giorni, per esempio, Nexi ha annunciato l’acquisizione di Sparkling18, startup fintech italiana attiva nel settore dei new digital payment. A metà 2017, invece, Deutsche Bank ha lanciato un acceleratore per startup della blockchain. Mentre sul versante dei prestiti Ing, in collaborazione con la startup americana Kabbage, ha lanciato un progetto di Instant lending per le pmi.