LA GUIDA

Revenue based financing: come funziona l’innovativo meccanismo di finanziamento alle startup

Destinato alle startup e alle aziende in crescita, questo strumento è fondato su un rimborso del prestito in base alle entrate. Differisce dal finanziamento del debito poiché non prevede il pagamento di interessi sul saldo in sospeso. Inoltre, il finanziatore non acquisisce mai il controllo dell’azienda finanziata

Pubblicato il 13 Apr 2022

Revenue based financing

Revenue based financing: tradotto in italiano suona finanziamento basato sulle entrate. Si tratta di un sistema innovativo che inizia a farsi largo anche nel nostro Paese. Le aziende che praticano il revenue based financing, sostanzialmente, fanno credito alle startup per finanziare le loro campagne di marketing e pubblicità, facendosi ripagare non appena queste ricevono i primi profitti. Questo sistema ha origine nel New England, Usa, negli anni Novanta, a opera del finanziere Arthur Fox (che lo battezza anche come “royalty financing”), ma resta confinato per oltre vent’anni oltreoceano. La svolta arriva intorno al 2010, con la digital transformation e i big data, che consentono una più semplice ed efficace condivisione delle informazioni sull’andamento di un’azienda. Nel giro di dieci anni, il revenue based financing sbarca anche in Italia.

Revenue based financing, cos’è

Garantire finanziamenti per una startup non è sempre facile. Le banche possono essere riluttanti a prestare denaro o richiedere garanzie personali per i prestiti. I venture capitalist e i cosiddetti business angel sono per lo più alla ricerca di grandi rendimenti e pretendono una consistente parte di capitale.

Il finanziamento basato sulle entrate va quindi a riempire un vuoto.

Ma cos’è il revenue based financing? In sostanza, è un prestito che un’azienda accetta di rimborsare nel tempo, promettendo una parte delle proprie entrate future al finanziatore, fino a quando non viene raggiunto un importo fisso.

Revenue based financing, come funziona 

Vediamo di spiegare meglio il meccanismo del revenue based financing:

  • è un prestito con un obiettivo di rimborso fisso, che viene raggiunto in un periodo di diversi anni;
  • viene fornito generalmente con un importo di rimborso da 1,5 a 2,5 volte il prestito principale;
  • prevede periodi di rimborso flessibili; si può rimborsare l’importo concordato prima, potendo, o più tardi se necessario;
  • gli imprenditori non devono vendere le loro azioni e non rinunciano al controllo dell’azienda quando utilizzano questo tipo di finanziamenti;
  • le società di finanziamento basate sulle entrate lavorano più a stretto contatto con le startup rispetto alle banche, ma adottano un approccio più pratico rispetto agli investitori di private equity.

Revenue based financing: un esempio 

Facciamo un esempio di come funziona il meccanismo del revenue based financing. Supponiamo che gli investitori cerchino un obiettivo di rendimento “3x” e abbiano investito 100mila euro; riceveranno la loro quota di entrate quando l’investitore avrà incassato 100.000 x 3 = 300mila euro. È importante notare che il rendimento del capitale degli investitori dipenderà dalla tempistica dei pagamenti, quindi dal tasso di crescita dei ricavi. Lo stesso obiettivo di rendimento 3x avrà un ritorno sul capitale molto migliore se l’azienda avrà una rapida crescita dei ricavi rispetto alla stessa azienda se sperimenta una crescita dei ricavi più lenta.

A differenza di un prestito bancario tradizionale, in cui i rimborsi fissi vengono effettuati secondo un programma mensile, con il modello basato sulle entrate, se le aziende non effettuano vendite non pagano nulla, con evidenti vantaggi per quelle che hanno problemi di supply chain.

Il meccanismo di rimborso del prestito del revenue based financing (Fonte: Viceversa)

Revenue based financing all’italiana: Viceversa

Unico esempio di revenue based financing creata in Italia è la startup fintech Viceversa. Fondata alla fine del 2020 da Matteo Masserdotti, Pietro Pogliani, Pedro Salvi e Patrick David, l’azienda adotta un nuovo sistema basato sulla trasparenza e sulla tecnologia per sostenere le aziende nella crescita grazie alla possibilità di accedere a opzioni di capitale libere da vincoli e garanzie personali. In pratica, fornisce capitali alle aziende europee (debt financing), senza diluizione in equity né debiti a garanzia; la start up investe tra 10mila e un milione di euro in società digitali che stanno dimostrando potenzialità di crescita.

Matteo Masserdotti, Co-Founder & CEO di Viceversa

Viceversa, che ha sedi a Milano e a Dublino, a novembre 2021 ha chiuso un round di finanziamento da 23 milioni di euro, tra equity e debito.

Altri esempi di aziende di revenue based financing 

Sono diverse le società del panorama fintech europeo (e americano) a essere entrate nel revenue base financing, mercato con elevata crescita potenziale. Eccone alcune.

Capchase (Usa) 

Capchase nasce nel 2020 a New York. Nonostante la giovane età, può vantare già un team di quasi 100 dipendenti, nonché oltre 1.000 clienti e partner commerciali. Una crescita molto sostenuta: Capchase ha messo a disposizione delle aziende finora un ammontare totale di fondi pari a 800 milioni di dollari.

Ritmo (Spagna) 

Anche Ritmo è stata fondata nel 2020, a Madrid e garantisce finanziamenti da 50.000 fino a 3 milioni di euro, in 24 ore.

Requr (Olanda) 

Fondata ad Amsterdam nel 2021, Requr è la startup più giovane della lista. La società olandese si rivolge ad aziende che presentano un business model di tipo Software as a Service (Saas) o, più in generale, di “recurring revenue”, ovvero un modello di fatturato basato su entrate ricorrenti derivanti dalla sottoscrizione di abbonamenti. Per ricevere i fondi da Requr le società devono essere attive sul mercato da almeno 12 mesi e registrare entrate mensili non inferiori ai 20.000 euro.

Uncapped (Uk) 

Uncapped è stata fondata nel 2019, a Londra. Può vantare oltre 100 imprese clienti, tra cui Brand24, software company polacca quotata in Borsa, e Wise, azienda londinese, dal 2021 quotata alla London Stock Exchange con una valutazione pari a 11 miliardi di dollari. Uncapped concede finanziamenti tra le 10.000 e i 5 milioni di sterline, in 24 ore, applicando una “flat fee” pari al 6%.

Vantaggi del revenue based financing 

Sebbene una società che raccoglie capitali attraverso finanziamenti basati sulle entrate sia tenuta a effettuare pagamenti regolari per ripagare il capitale di un investitore, la differenza dal finanziamento del debito, e quindi il vantaggio, sta nel fatto che gli interessi non vengono pagati su un saldo in sospeso e non ci sono pagamenti fissi. Se un mese le vendite diminuiscono, l’investitore vede ridotto il suo pagamento delle royalty. Allo stesso modo, se le vendite aumentano, aumentano anche i pagamenti all’investitore. In base all’obiettivo di rendere l’investimento sostenibile, nella visione di supportare una crescita etica delle aziende, la revenue sharing percentage, ovvero la percentuale di condivisione dei ricavi dell’azienda cliente, non supera mai il 20%.

Inoltre, a differenza dal finanziamento azionario, l’investitore non acquisisce la proprietà diretta nell’azienda.

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Pierluigi Sandonnini
Pierluigi Sandonnini

Ho una formazione ibrida, tecnologica e umanistica. Nuove tecnologie I&CT e trasformazione digitale sono i miei principali campi di interesse. Ho iniziato a lavorare nella carta stampata, mi sono fatto le ossa al Corriere delle Telecomunicazioni negli anni a cavallo del Duemila. Collaboro con Digital360 dal 2020

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