POINT OF VIEW: CRESCITALIA

Piattaforme di invoice trading, come ottenere facilmente liquidità dalle fatture

L’invoice trading aiuta a risolvere i problemi legati alla gestione del capitale circolante. Vediamo come funziona la piattaforma digitale di CrescItalia

Pubblicato il 27 Mag 2022

Immagine di Photo Smoothies da Shutterstock

Cresce l’invoice trading, ossia la cessione attraverso una piattaforma online di fatture commerciali in cambio di un anticipo di denaro. Secondo il quarto report sulla finanza alternativa per le PMI del Politecnico di Milano, tra il primo semestre 2020 e il primo semestre 2021 le piattaforme di invoice trading hanno mobilitato per le PMI 1,24 miliardi di euro: si registra un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. Non solo: il settore dovrebbe crescere nei prossimi mesi, grazie anche a nuove risorse provenienti da fondi specializzati nell’investimento in crediti commerciali.

Una delle società più innovative nell’invoice trading è CrescItalia. La sua piattaforma digitale aiuta le PMI a risolvere i problemi riguardanti la gestione del capitale circolante e al contempo supporta gli investitori istituzionali nella valutazione e validazione dei crediti commerciali.

Come utilizzare le piattaforme di invoice trading

L’impiego delle piattaforme di invoice trading è relativamente semplice: nel caso di CrescItalia, basta accedere al sito della piattaforma e, dopo una fase di onboarding che dura poche ore, si possono subito caricare le fatture da cedere.

La maggior parte delle aziende clienti effettua la richiesta di cessione delle fatture tramite accesso al sito. “Nel caso di società più strutturate, la piattaforma di CrescItalia può essere integrata con gli ERP sia dei cedenti che dei debitori, anche in ottica di partnership. Anche le aziende segnalate dai nostri partner possono essere integrate”, afferma Valentina D’Ambrosio, Inside Sales Inbound e Gestione Partnership di CrescItalia.

La piattaforma, inoltre, collabora con marketplace fintech e consulenti delle PMI in ambito amministrativo che propongono le soluzioni di CrescItalia. Sono altresì in vigore degli accordi di segnalazione con rete di agenti. Inoltre, la piattaforma, riconosciuta come best in class, viene anche messa a disposizione in white label a operatori che vogliono offrire la propria soluzione.

D’Ambrosio spiega: “La decisione di investimento è gestita direttamente in modo digitale, con un’approvazione automatica e integrata. In particolare, per calcolare il pricing della cessione fatture, CrescItalia si avvale di algoritmi di scoring automatico, ma ogni singola pratica viene seguita da esperti, per cui l’intelligenza artificiale è abbinata a quella umana”.

I risultati sono ottimi, sia in termini di numero che di qualità delle operazioni: al marzo 2022, CrescItalia aveva erogato 150 milioni di euro di liquidità alle imprese cedenti a fronte di quasi 15 mila fatture processate, con perdite inferiori all’1%. Inoltre, la sua piattaforma è sviluppata internamente, il che consente di correggere gli errori ed effettuare nuovi sviluppi immediatamente.

I vantaggi dell’invoice trading

La piattaforma di CrescItalia offre flessibilità e completa autonomia nella gestione della cassa aziendale: caricando una fattura, l’azienda già iscritta può ottenere tutta la liquidità che le serve in tempi davvero molto rapidi. Il fattore tempo è critico, ad esempio quando l’azienda ha bisogno di liquidità per l’approvvigionamento di materie prime, come in questo momento.

Inoltre, l’azienda ha la possibilità di pianificare la propria liquidità facendo valutare tutti i propri debitori e scegliendo le fatture in modo da ottimizzare la liquidità. La flessibilità è evidente nella possibilità di scelta di quali e quante fatture anticipare e verso quali clienti, senza alcun vincolo, mentre quando l’azienda si rivolge a banche o società di factoring spesso deve far confluire l’intero fatturato.

La cessione delle fatture porta con sé anche un miglioramento della posizione finanziaria netta e del rating aziendale, il tutto senza alcuna segnalazione in Centrale Rischi né per l’azienda cedente, né per l’azienda ceduta.

I vantaggi di CrescItalia

Il primo vantaggio della piattaforma è che la cessione del credito è pro-soluto, in cui per definizione l’azienda cedente si libera da rischio di insolvenza del cliente dato lo spostamento della titolarità del credito in capo agli investitori in CrescItalia. Investitori che l’azienda cedente non occorre che “aspetti” che comprino il credito. D’Ambrosio chiarisce: “La piattaforma non è infatti un marketplace, per cui una volta che la cedente ha approvato le condizioni di cessione della piattaforma, è sicuro che l’operazione sarà automaticamente portata a termine”.

In termini di pricing CrescItalia è oltretutto molto competitiva. L’Inside Sales Inbound della piattaforma precisa: “Non chiediamo costi di abbonamento o commissioni, in aggiunta al tasso d’interesse, come altre piattaforme. Con noi, il cliente sa esattamente quanto paga: quando carica la fattura, un popup indica il tasso d’interesse, che varia ogni volta a seconda della fattura ceduta. Non ci sono costi di istruttoria, di abbonamento o di accesso alla piattaforma, ma si paga per singola fattura ceduta. Il cliente riceve il 90% del valore della fattura subito e in seguito viene detratto il tasso di rendimento dal restante 10%. Questo perché i nostri servizi vengono pagati dagli investitori”.

CrescItalia ha alle spalle investitori e fondi molto importanti, sia privati che istituzionali, per cui non ha nessun problema di capienza e di erogazione della liquidità. Quest’ultima avviene in tempi molto rapidi: bastano mediamente 72 ore per completare il processo e cedere la prima fattura. Al contempo, l’azienda riceve comunicazioni in tempo reale sul processo, grazie alle notifiche via mail. Questa velocità è dovuta al fatto che “CrescItalia gestisce l’intera filiera di erogazione, per cui una volta che l’azienda ha caricato le fatture e ha condotto uno scoring dei debitori, può farsi prezzare fatture in tempo reale ed erogare la liquidità in tempo reale”, racconta D’Ambrosio.

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Redazione EconomyUp
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