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Pagamenti digitali, round da 250 milioni per Stripe. Ora vale 35 miliardi di dollari

Con un round da 250 milioni di dollari, la valutazione di Stripe, fintech americana dei pagamenti digitali, vola a 35 miliardi. All’operazione hanno partecipato General Catalyst, Sequoia e Andreessen Horowitz. I nuovi capitali saranno utilizzati per promuovere l’espansione internazionale e far crescere la suite di prodotti

Pubblicato il 20 Set 2019

John Collison, Presidente e Co-Founder di Stripe

A febbraio con una valutazione di 22.5 miliardi di dollari, Stripe era tra le startup americane più valutate. Oggi, la società di pagamenti digitali ha annunciato un nuovo founding round da 250 milioni. Operazione che porta la valutazione aziendale complessiva (pre-money) a ben 35 miliardi di dollari.

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Pagamenti digitali, chi investe su Stripe

La scaleup ha raccolto 250 milioni di dollari in finanziamenti aggiuntivi (con una nuova valutazione pre-money di 35 miliardi di dollari). All’operazione hanno partecipato, General Catalyst, Sequoia e Andreessen Horowitz. I nuovi fondi saranno utilizzati per promuovere l’espansione internazionale, far crescere la suite di prodotti ed estendere le capacità aziendali.

Stripe, la fintech valutata 35 miliardi di dollari

The opportunity ahead (and at Stripe)

The opportunity ahead (and at Stripe)

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Stripe nasce nel 2010 dall’idea di due fratelli irlandesi, John e Patrick Collison. Programmatori sin da bambini, i fratelli decidono di lasciare il MIT e Harvard per fondare la loro prima impresa, Auctomatic, un sistema per agevolare la gestione degli affari dei venditori su eBay che poi vendono a una società canadese per ben 5 milioni di dollari. Dopo la prima impresa nasce la sfida a PayPal, grazie ad un sistema che consente la completa gestione della transazione inclusa la memorizzazione delle carte e gli accrediti sul proprio conto. In soli sette giorni è possibile proteggere i business da frodi e trasferire i soldi sull’account bancario. Dopo una prima sperimentazione con American Express come partner, in poco tempo adottano il loro sistema alcuni dei giganti della Silicon Valley come FacebookLyft e Salesforce, a cui si aggiungono Alibaba ed Apple.

Oggi  si definisce un’azienda tecnologica che costruisce infrastrutture per l’economia online. L’azienda costruisce “autostrade per i pagamenti e la tesoreria”, cioè le infrastrutture per permettere ad ogni merchant online di ricevere e gestire pagamenti da qualunque parte del mondo e con qualsiasi modalità, dalle carte di credito ai mobile wallet ai bonifici.

Aziende di ogni dimensione – da aziende tecnologiche a crescita elevata come Deliveroo e Kickstarter, a società quotate come Salesforce e Booking.com – utilizzano il software di Stripe per accettare pagamenti online e gestire operazioni finanziarie complesse  in oltre 130 paesi. Con sede a San Francisco, Stripe aiuta le startup a muovere i primi passi e a far crescere i loro ricavi, e le aziende affermate ad accelerare la propria crescita in nuovi mercati e a lanciare nuovi modelli di business.

L’espansione della copertura globale

La scaleup fondata dai fratelli Collison sta puntando all’espansione verso nuovi mercati: è stata recentemente lanciata in altri otto Paesi e si espanderà ad altri nei prossimi mesi portando il totale a 40 nazioni servite – che coprono il 70% dell’economia globale – con molte altre aperture previste per il 2020.

L’ampliamento della selezione di prodotti

La fintech americana ha costruito un’infrastruttura programmabile per i movimenti di denaro a livello globale, la Global Payments and Treasury Network (GPTN), e una crescente selezione di prodotti e servizi basati su di essa, tra cui Connect, Billing, Terminal e Radar.

Di recente,  ha annunciato diversi nuovi prodotti, tra cui Stripe Capital, per consentire alle aziende un accesso semplificato ai fondi; la Stripe Corporate Card, per gestire le spese aziendali; oltre a pagamenti istantanei su tutti i conti Stripe continuerà a investire in modo convinto nella GPTN, così come nella propria suite di software e servizi aggiuntivi, per aiutare i suoi utenti in tutto il mondo a far crescere le loro aziende più velocemente. 

Gli obiettivi di Stripe: operare su vasta scala e ampliare le capacità aziendali

La scaleup elabora centinaia di miliardi di dollari all’anno per milioni di aziende in tutto il mondo. Tra queste ci sono Wayfair, Twilio, GitHub e The RealReal. La sua base di utenti si sta espandendo. Da un lato, gli imprenditori continuano a scegliere Stripe come il modo più semplice per avviare un’attività su Internet; dall’altro, complesse imprese internazionali si affidano sempre più a Stripe per gli elementi fondamentali dell’elaborazione dei pagamenti.

“Nel 2019, meno dell’8% del commercio avviene online,” ha dichiarato John Collison, Presidente e Co-fondatore di Stripe. “In questo momento stiamo investendo per costruire l’infrastruttura che alimenterà l’e-commerce nel 2030 e oltre. Se lo facciamo nel modo giusto, possiamo aiutare Internet a realizzare il suo potenziale come motore per il progresso economico globale”.

La missione della scaleup è far crescere il PIL di Internet, rendendo semplice per le aziende di tutto il mondo avviare, gestire e fare scalare la propria attività.

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