L’Italia compie un altro passo in avanti lungo il sentiero dei pagamenti digitali. Dopo anni di lento movimento, nel 2017 il Mobile Payment & Commerce sembra essere pronto a decollare anche nel nostro Paese. Lo scorso anno, infatti, il valore delle transazioni effettuate con carta ha raggiunto quota 220 miliardi di euro (+10% rispetto al 2016), cifra che corrisponde al 28% dei consumi totali delle famiglie italiane.
Di queste transazioni, il 21% sono state effettuate tramite modalità innovative di pagamento digitale (eCommerce, ePayment, Mobile Payment & Commerce, Contactless Payment, Mobile POS), in crescita del 6% rispetto al 2016, guidate da pagamenti con carte contactless (+150%) e mobile (+60%). A scattare la fotografia del settore è stato l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, durante l’evento “Mobile Payment & Commerce: allacciate le cinture” che si è svolto mercoledì 7 Marzo a Milano.
IL MERCATO DEI NEW DIGITAL PAYMENT
Secondo i dati emersi dallo studio dell’Osservatorio, i pagamenti con carte contactless (18 miliardi di euro, +150% sul 2016) e quello Mobile (6,7 miliardi, +60%) valgono insieme oltre la metà del mercato dei New Digital Payment (quel 21% del totale dei pagamenti con carta di cui sopra). Che, secondo le previsioni dell’Osservatorio, potrà raggiungere i 100 miliardi di euro già nel 2020. A spingere la crescita sarà una svolta, già in atto per la verità, nell’approccio e nelle abitudini di consumatori ed esercenti (che dimostrano di aver ormai compreso il valore di queste soluzioni, predisponendo i punti cassa e formando il personale), ma soprattutto giocherà un ruolo fondamentale il decollo di modalità di pagamento come il “Contactless Payment” e il “Mobile Proximity Payment”.
Nel dettaglio, durante il 2017, l’acquisto di beni e servizi e il pagamento di ricariche, bollette e tasse tramite pc o tablet con carta di credito o tramite wallet valgono 20,3 miliardi di euro, al netto dei pagamenti effettuati con l’ home banking, in crescita del 10% rispetto al 2016. Gli acquisti tramite smartphone crescono del 65% nel 2017 e superano i 5,8 miliardi di euro, pari a un quarto degli acquisti online complessivi.
E ancora, i Mobile POS raggiungono i 900 milioni di euro a valore (+9%): sono 90mila le unità attive (+6%) e ognuna transa in media circa 10mila euro. Mentre superano gli 8 milioni i parcheggi pagati tramite cellulare nel 2017, negli oltre 240 comuni in cui almeno uno di questi servizi è attivo. Crescono anche car sharing e bike sharing, che insieme raggiungono 76 milioni di euro (+41%). Il segreto di questi servizi? Accessibilità, flessibilità e velocità, che rappresentano le caratteristiche più apprezzate per la customer experience nell’uso del Mobile Wallet.
I pagamenti innovativi con carta
Come anticipato in precedenza, i pagamenti contactless con carta crescono di oltre il 150% e sfiorano i 18 miliardi di euro (l’8% del transato con carta). A circa 400 milioni ammontano le transazioni effettuate in modalità senza contatto dai possessori delle carte (l’11% delle transazioni con carta e oltre il 15% delle transazioni con carta in negozio). Cosa vuol dire? Che quasi una carta su due (51 milioni di carte a fine 2017, con un incremento del 28% rispetto al 2016) e oltre un POS su due (1.400.000 a fine 2017, con un incremento del 40% rispetto al 2016) è contactless. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2020 varranno tra i 50 e i 90 miliardi di euro.
I pagamenti tramite smartphone
Il pagamento presso i punti vendita attraverso il cellulare (Mobile Proximity Payment) registra oltre 70 milioni di transato, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016, trainato dalla crescita dei servizi basati sul conto corrente e dall’arrivo di Apple Pay. Si stima siano circa 500 mila gli utenti attivi. Nel 2020 il transato potrebbe valere dai 3,2 ai 6,5 miliardi di euro.
Gli acquisti tramite Mobile site o app di beni e servizi, ovvero la componente Mobile Remote Commerce, continua la sua corsa anche nel 2017 facendo registrare un +65% rispetto al 2016 e superando i 5,8 miliardi di euro di transato (valeva 3,5 miliardi nel 2016) pari a circa il 25% del totale transato eCommerce (12 mesi fa rappresentava il 18%).
Nel 2017 il Mobile Remote Payment rallenta per la prima volta un po’ nella sua crescita (+35% rispetto al 2016) e vale quasi 800 milioni di euro, dimostrando di aver raggiunto la sua maturità.
Il pagamento di parcheggi e trasporti
Tra i Mobile Remote Payment, ovvero i pagamenti di ricariche telefoniche, bollette, parcheggi, biglietti del trasporto, noleggi auto e taxi c’è una componente che dimostra di essere sempre più dinamica: i servizi di mobilità valgono infatti oltre 120 milioni di euro (+33% rispetto al 2016). In particolare, cresce il Mobile Parking superando i 27 milioni di euro (+63% rispetto al 2016). Crescono anche il Car Sharing e il Bike Sharing, che insieme raggiungono i 76 milioni di euro (+41% rispetto al 2016). Restano invece pressoché stazionari i volumi di transato relativi al settore Taxi (attivi in oltre 45 comuni) e TPL (quasi 100 comuni), rispettivamente pari a 4 e 13 milioni di euro transati nel 2017.
In sintesi lo smartphone, nell’innovazione dei pagamenti, diventa una componente centrale, spesso indispensabile, per abilitare l’innovazione stessa. Tuttavia, l’inserimento di una pluralità di servizi all’interno dei Mobile Wallet non è stato ancora realizzato pienamente e rimane dunque uno degli sviluppi futuri più interessanti in ambito Mobile Payment & Commerce.
CHE COSA CI RISERVA IL FUTURO
Fatto salvo lo scenario attuale, tutti gli attori in gioco dovranno guardare con forte attenzione alle future evoluzioni. Dall’analisi di 281 startup internazionali operanti nel settore del Mobile Payment & Commerce che hanno ricevuto almeno un finanziamento negli ultimi 2 anni risulta una predominanza del mercato USA, che rappresenta il 37% delle startup censite, e della Cina, che con sole 7 startup ha raccolto il 47% dei 6,14 miliardi di dollari di finanziamento totale. Anche l’India si dimostra vivace: 20 startup hanno infatti sede nel subcontinente indiano, seppur i finanziamenti risultino ancora modesti.