OPEN INNOVATION

Open banking, Visa compra la fintech brasiliana Pismo per 1 miliardo di dollari

Dopo la svedese Tink, Visa acquisisce la brasiliana Pismo in un’altra mega-operazione: servirà a “fornire a istituzioni finanziarie e fintech soluzioni più differenziate per i loro clienti”. L’accordo dovrebbe concludersi entro fine anno. Pismo manterrà il suo attuale team e la sede a San Paolo

Pubblicato il 29 Giu 2023

Il team di Pismo

Visa ha annunciato quella che potrebbe essere la più grande operazione di quest’anno nel settore fintech: l’acquisizione per 1 miliardo di dollari della startup brasiliana Pismo e della sua piattaforma Saas per soluzioni di pagamento basate sull’open banking (la condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario).

L’accordo, soggetto ad approvazioni regolamentari, dovrebbe essere concluso entro la fine dell’anno. Pismo manterrà il suo attuale team, che rimarrà basato a San Paolo.

Che cosa fa Pismo

Fondata nel 2016 a San Paolo da Juliana Motta (CPO), Ricardo Josua (CEO), Daniela Binatti (CTO) e Marcelo Parise (VP of engineering), Pismo fornisce una piattaforma SaaS di elaborazione all-in-one per operazioni bancarie e pagamenti.

Basata sul cloud, la piattaforma permettere di lanciare rapidamente sul mercato prodotti per carte e pagamenti, digital banking, portafogli digitali e marketplace.

Questo è possibile tramite l’uso di API (application programming interface): un intermediario software che consente a due applicazioni di parlarsi l’una con l’altra per scambiare informazioni, così da non essere limitati a un database proprietario da costruire da zero.

In questo modo, Pismo consente alle aziende di crescere rapidamente, mantenendo elevati standard di sicurezza e disponibilità per le loro soluzioni bancarie e di pagamento digitali.

Pismo, dal round del 2021 all’acquisizione

Negli ultimi anni la startup brasiliana ha visto un’esplosiva crescita, in seguito al round di finanziamento di serie B da 108 milioni nell’ottobre 2021 a cui hanno partecipato investitori del calibro di SoftBank, Amazon, Accel, Pruven Capital, Falabella Ventures e Headline.

Se all’inizio del 2021 gestiva meno di 1 miliardo di dollari al mese in volumi di transazioni, oggi ne gestisce 40 miliardi all’anno, supportando oltre 80 milioni di account con 40 milioni di carte emesse, e conta su una corposa lista di clienti tra cui grandi nomi come Citi, Itaú (una delle più grandi banche del Brasile), Revolut, N26, Nubank e Cora.

Nel corso del tempo, Pismo si è espansa al di fuori del Brasile e ora opera anche in diversi paesi dell’America Latina, tra cui Messico e Cile, nonché negli Stati Uniti e in Europa, con clienti anche in India, Asia sudorientale e Australia.

“A Pismo miriamo a consentire ai nostri clienti di lanciare prodotti di pagamento e bancari all’avanguardia all’interno di una singola piattaforma nativa in cloud, indipendentemente dai sistemi di pagamento, dalla regione geografica o dalla valuta” ha dichiarato il CEO Ricardo Josua. “Visa ci offre un supporto senza precedenti per espandere la nostra presenza a livello globale e contribuire a plasmare una nuova era per il settore bancario e dei pagamenti”.

L’open innovation di Visa per l’open banking

Non è la prima volta che Visa investe per potenziare la sua infrastruttura di pagamenti integrando realtà che si specializzano in open banking, ovvero la condivisione dei dati tra i diversi attori dell’ecosistema bancario tramite API.

Nel marzo 2022, ha concluso l’acquisizione di Tink, una delle principali startup fintech in Europa focalizzata sulle interfacce di programmazione delle applicazioni per l’open banking, per 2,15 miliardi di dollari.

Visa aveva precedentemente tentato di acquisire Plaid, una popolare startup statunitense di open banking, per 5,3 miliardi di dollari, operazione che non è andata in porto a causa di ostacoli regolamentari.

Perché Visa acquisisce Pismo

Grazie all’acquisizione di Pismo, Visa sarà in grado di fornire capacità di core banking ed elaborazione emittente per carte di debito, prepagate, di credito e commerciali ai clienti tramite API native in cloud. La piattaforma della startup consentirà inoltre a Visa di fornire supporto e connettività per nuovi sistemi di pagamento, come Pix in Brasile, per i clienti delle istituzioni finanziarie.

“Attraverso l’acquisizione di Pismo, Visa può servire meglio istituzioni finanziarie e fintech con soluzioni più differenziate per i loro clienti”, ha dichiarato Jack Forestell, Chief Product and Strategy Officer di Visa.

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Redazione EconomyUp
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