L'OPERAZIONE

Open Banking, Poste Italiane investe sulla piattaforma svedese Tink

Poste Italiane ha partecipato alla chiusura di un round da 90 milioni per Tink, piattaforma di open banking fondata a Stoccolma che connette oltre 2.500 banche per raggiungere oltre 250 milioni di clienti

Pubblicato il 20 Gen 2020

Poste Italiane Tink

Non si arresta il percorso di innovazione di Poste Italiane. Il più importante operatore postale italiano ha partecipato a un investimento da 90 milioni di euro per Tink, piattaforma di open banking fondata a Stoccolma.

Tink, la piattaforma di open banking sulla quale investe Poste Italiane

I Co-founders di Tink: Daniel Kjellén (CEO) and Fredrik Hedberg (CTO)

Tink è una delle principali piattaforme di open banking in Europa e consente a banche, fintech e startup di creare servizi digitali intelligenti per i propri utenti. Attraverso un’unica API, Tink offre ai propri clienti la possibilità di accedere a dati finanziari aggregati, avviare pagamenti, ottenere informazioni tangibili dai propri dati e costruire strumenti personali di finance management. Tink connette oltre 2.500 banche, raggiungendo più di 250 milioni di clienti in tutta Europa. Fondata nel 2012 a Stoccolma, Tink conta oltre 270 dipendenti che operano su 14 mercati europei in 12 uffici.

I dettagli dell’operazione

Si tratta del completamento di un round di investimenti da 90 milioni. Questa operazione, infatti, segue un round precedente da 56 milioni di euro del febbraio 2019 e rende, di fatto, l’odierno finanziamento di Tink il più importante fino ad oggi.

Il round di investimento è stato co-guidato da due nuovi investitori – la venture capital specializzata nel software B2B Dawn Capital con sede a Londra e la società di investment management HMI Capital con sede a San Francisco – insieme all’investitore già coinvolto Insight Partners, la venture capital con sede a New York.

“Questo round di investimento faciliterà i nostri ambiziosi piani di crescita per il prossimo anno e oltre. Nel 2020 ci impegniamo ad aprire la nostra piattaforma ad ancora più connessioni bancarie e, oltre a ciò, espandere la nostra offerta di prodotti” spiega Daniel Kjellén, co-founder e CEO di Tink. “Il nostro obiettivo è diventare il fornitore pan-europeo di fiducia per i servizi bancari digitali e offrire la tecnologia necessaria a banche, fintech e startup per sfruttare le opportunità dell’open banking e consentire loro di sviluppare con successo i servizi finanziari del futuro. Due fattori chiave per riuscirci sono il rafforzamento della nostra presenza europea e la continua offerta di nuovi prodotti basati sui dati che portano valore aggiunto alla nostra infrastruttura per supportare i nostri clienti”.

Poste Italiane tra i nuovi investitori di Tink

Il round include anche il più importante operatore postale italiano, nonché il più grande network di servizi finanziari in Italia, ossia Poste Italiane, come nuovo investitore, ed ulteriori investitori già attivi quali Heartcore Capital, ABN AMRO Ventures, BNP Paribas Fortis (la divisione di venture capital) ed Opera Tech Ventures.

Questo nuovo finanziamento supporterà la rapida espansione di Tink in Europa e sosterrà l’ulteriore sviluppo della sua piattaforma di open banking che consente a banche, fintech e startup di creare servizi finanziari intelligenti basati sui dati. Tramite un’API, Tink consente ai clienti di gestire i propri conti da un’unica app, effettuare pagamenti, trasformare i dati grezzi in informazioni tangibili e controllare meglio la propria vita finanziaria. La tecnologia e la connettività di Tink vengono utilizzate da alcune delle principali banche e fintech del mondo, tra cui PayPal, Klarna, NatWest, ABN AMRO, BNP Paribas Fortis e Nordea. La piattaforma di open banking è utilizzata anche da oltre 4.000 sviluppatori.

Open Banking, 10 domande (e risposte) sulla svolta del 14 settembre 2019

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati