Appuntamenti

Monete complementari e mercato: un connubio possibile?

Nel convegno “Moneta, economia, società. L’emergenza del cambiamento e l’urgenza delle riforme”, in programma martedì 17 marzo alla Camera, si discute dell’impatto che possono avere i circuiti alternativi di mutuo credito tra imprese (come Sardex) per combattere il credit crunch e favorire la crescita

Pubblicato il 13 Mar 2015

insieme-together-150313195650

In un panorama in cui l’accesso al credito per le aziende è ancora limitato, quali possibilità offrono le monete complementari e i circuiti di mutuo credito tra imprese?

Quanto sono affidabili e “sostenibili” queste nuove iniziative, promosse direttamente dalla società civile e dal mercato, nato sul modello della svizzera Banca Wir? Se ne discute martedì 17 marzo (ore 10) alla Camera dei Deputati, presso la sala Aldo Moro, nel convegno “Moneta, economia, società.L’emergenza del cambiamento e l’urgenza delle riforme“.

Al centro del dibattito, innanzitutto, ci sono le esperienze concrete dei circuiti di moneta alternativa. Come Sardex (nato in Sardegna ma attivo anche in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Lazio, Molise/Sannio, Sicilia), che sta aiutando migliaia di imprese piccole e medie, sane ma in difficoltà a causa del credit crunch, a resistere alla crisi. Il circuito prevede che le imprese aderenti si scambino tra loro beni e servizi senza ricorrere all’euro ma fatturando regolarmente e, ovviamente, pagando regolarmente le tasse.

Quello di Sardex e di altri circuiti è un modello che si può allargare e diventare un paradigma di finanza per le imprese che riesce davvero a competere con quelli tradizionali? La riflessione è condotta in tre momenti.

Nel primo panel, tre docenti che studiano da anni queste iniziative – Luca Fantacci e Massimo Amato della Bocconi, Luigi Doria del Centre Maurice Halbwachs di Parigi – si confrontano sulle prospettive aperte da un cambio di modello nel mercato.

Nella seconda parte del dibattito, c’è spazio per le esperienze: quella di Sardex, appunto, quella del Wir, nato in Svizzera dopo la crisi del 1929 e tuttora attivo, quelle francesi in via di attuazione nella Loira e l’esperimento avviato in Lombardia.

Nel terzo panel quattro parlamentari di diversa estrazione politica – Sergio Boccadutri (PD), Guido Guidesi (Lega), Antonio  Palmieri (FI) e Raffaello Vignali (NCD) – riflettono sul tipo di leggi e di misure utili per favorire questi modelli alternativi.

Concludono l’incontro, il viceministro all’Economia Luigi Casero, in rappresentanza del governo, e Alberto Baban, presidente della Piccola Industria di Confindustria, in rappresentanza delle imprese.

Ecco il programma del convegno

17 marzo, ore 10-13 (Camera dei Deputati, sala Aldo Moro)

“Moneta, economia, società.L’emergenza del cambiamento e l’urgenza delle riforme”, organizzato dall’Integruppo parlamentare per la sussidiarietà

Saluti introduttivi: 

Roberto Giachetti, Vicepresidente Camera

Antonio Palmieri, Intergruppo Sussidiarietà

Il cambiamento esige un cambio di prospettiva  

Massimo Amato, docente Dipartimento analisi politiche e management pubblico, Università Bocconi

Luca Fantacci, docente Dipartimento analisi politiche e management pubblico, Università Bocconi   

Luigi Doria, docente Centre Maurice Halbwachs (CNRS – EHESS – ENS), Parigi

modera Franco Bechis, vicedirettore di Libero

Esperienze in atto di positivo cambiamento 

Carlo Mancosu, responsabile comunicazione circuito Sardex,

Yves Wellauer, Banca WIR, Svizzera

Carole Delga, Secrétaire d’État chargée du Commerce, de l’Artisanat, de la Consommation et de l’Economie sociale et solidaire auprès du ministre de l’Économie, de l’Industrie et du Numérique, Francia   

Antonio Samaritani, direttore ICT Regione Lombardia

modera Gugliemo Vaccaro, Intergruppo Sussidiarietà

Il Parlamento può intercettare e sostenere il cambiamento?    

Sergio Boccadutri (PD)

Guido Guidesi (Lega)

Antonio  Palmieri (FI)

Raffaello Vignali (NCD)

modera Anna Masera, capo ufficio stampa Camera dei Deputati 

Conclusioni 

Luigi Casero, viceministro dell’economia

Alberto Baban, presidente Piccola Industria, Confindustria

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 2