Prevenire è meglio che curare recita un celebre detto. E oggi più che mai, grazie alle tecnologie digitali, molti settori industriali stanno costruendo modelli di business basati proprio sulla prevenzione. Perché attraverso l’uso di big data, intelligenza artificiale, machine learning e strumenti di misurazione analitica è possibile accelerare con convinzione sul terreno dell’analisi predittiva. Un terreno su cui il mondo assicurativo può giocare la sua partita, puntando a modelli sempre più orientati alla tutela del cliente che non al risarcimento.
Chi in quest’ambito sta già scommettendo è Lapetus Solutions, startup che ha sviluppato Chronos, una tecnologia, concepita per il supporto al ramo delle polizze vita, che utilizza algoritmi di machine learning per estrarre i volti umani dalle immagini. Il suo motore AI cerca quei complessi segnali che sono presi in considerazione dalle assicurazioni quando devono emettere delle polizze vita e che quindi incidono sulla definizione del rischio e conseguente premio.
Ad esempio, Lapetus deduce l’indice di massa corporea dalla rotondità dell’area della mandibola e della guancia, mentre il sesso viene determinato misurando la dimensione della bocca o dell’orbita degli occhi di un individuo. Chronos può anche interpretare le abitudini di fumo, l’uso di droga e i segni di depressione. Ma questo è solo il primo step: la società già lavora per aggiungere il rilevamento di disturbi genetici, diabete e malattie cardiache al suo software.
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