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Kabbage, la startup che punta a rivoluzionare il mondo dei prestiti online alle pmi

Fondata nel 2008, la società ha sviluppato un algoritmo di machine learning in grado di analizzare, senza intervento umano, l’affidabilità creditizia di chi richiede un finanziamento online e approvare la richiesta nel giro di qualche minuto. Ecco come funziona il modello che è stato replicato in Europa da ING DIRECT

Pubblicato il 20 Mar 2018

Kabbage

Nel 2015 Forbes l’ha inserita nella classifica delle 100 società americane più promettenti, al 63esimo posto. Nello stesso anno Smittipon Srethapramote, all’epoca vice presidente di Morgan Stanley, ha paragonato il suo potenziale innovativo a quello di Uber e Airbnb. Col tempo gli investitori ne hanno apprezzato il modello di business,  tanto da portare la raccolta di capitali della società a oltre un miliardo e mezzo di dollari in meno di dieci anni.

Stiamo parlando di Kabbage società americana, fondata nel 2008, che punta a rivoluzionare il settore dei prestiti online alle piccole e medie imprese. La sua innovazione sta tutta in un algoritmo di machine learning in grado di analizzare – senza alcun intervento umano – l’affidabilità creditizia di chi richiede un prestito online, e approvare la richiesta nel giro di appena dieci minuti. Ad oggi, la società di Atlanta, offre linee di credito fino a 250mila dollari, pagabili in sei o dodici mesi, e ha erogato più di 4 miliardi di dollari di prestiti per finanziare 300mila progetti imprenditoriali. La media dei prestiti erogati oscilla tra i 25 e i 30mila dollari.

STORIA, MISSION E VISION DI KABBAGE

Tutto nasce da un’intuizione del suo fondatore Rob Frohwein, avvocato specializzato in proprietà intellettuale, oggi CEO della società, il quale nel 2008 si accorge delle potenzialità che offre la tecnologia cloud, strumento tramite cui accedere a una quantità enormi di informazioni, e che allo stesso tempo società come Ebay e PayPal rendevano possibile l’accesso alle loro Api (Application Programming Interfaces). Grazie all’analisi di queste applicazioni i prestatori riuscivano a ottenere informazioni in tempo reale sulle transazioni dei clienti delle due società.

Di lì a poco Frohwein e soci mettono in piedi un business in grado, già nel 2009, di raccogliere i capitali iniziali: prima 500mila dollari attraverso la formula del “convertible note”; poi 1,5 milioni da un gruppo di business angel. Ma è con i 270 milioni raccolti nel 2014 (grazie a un finanziamento ricevuto da parte della banca d’investimento Gugenheim Securities) e i 500milioni del marzo dello scorso anno che Kabbage compie un vero e proprio salto di qualità.

Ad attrarre gli investitori, più di ogni altra cosa sembra essere la capacità di tenere basso il tasso di default dei prestiti. Nonostante, infatti, il processo di verifica dell’affidabilità creditizia sia rapido e non vengano richiesti particolari garanzie al richiedente, secondo Frohwein i prestiti erogati dalla sua piattaforma hanno le stesse probabilità di essere ripagati di quelli erogati dalle banche.

Il servizio messo sul mercato da Kabbage vanta poi un’altra particolarità: nella valutazione del merito creditizio fa ricorso all’uso dei cosiddetti dati alternativi, vale a dire informazioni rilevanti estratte dai social network. In questo modo un richiedente può vedere accettata o meno la sua richiesta di prestito anche in relazione alla valutazione che l’algoritmo di Kabbage fa delle sue metriche sui social. In altre parole, oltre ai follower di Twitter o Facebook, l’algoritmo prende in considerazione la capacità di interazione con la propria rete e il tasso di credibilità che il profilo di un’azienda sviluppa nel tempo con i propri contatti.

IL MODELLO KABBAGE REPLICATO DA ING DIRECT

Un modello simile a quello di Kabbage, con cui tra l’altro ha stretto una partnership strategica, lo ha sviluppato in Europa ING DIRECT. Il gruppo olandese da poco tempo ha lanciato sul mercato del vecchio continente Prestito Arancio Business, il primo prestito per le Pmi interamente digitale. Si tratta di una soluzione che offre prestiti fino a 100mila euro, completamente paperless, e che garantisce una risposta sulla valutazione creditizia in appena 10 minuti.

Tornando a Kabbage, a testimoniare la bontà dell’iniziativa, a fine 2017 è arrivato nuovo ossigeno finanziario, con l’ultimo round di investimento raccolto ad oggi dalla società. Questa volta a investire nella piattaforma dei prestiti online è stato il colosso del credito Credit Suisse, che ha messo sul piatto ben 200 milioni di dollari. Grazie a questa operazione Kabbage ha chiuso un 2017 da favola, inaugurato con i 500milioni di dollari raccolti a marzo e i 250 milioni ad agosto.

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