Invitalia Ventures, fondo di venture capital dell’agenzia italiana per l’attrazione degli investimenti, e Panakès Partners, veicolo di investimento che finanzia società del settore medico al suo primo investimento, hanno co-investito 4 milioni di euro in Echolight Pmi innovativa spinoff del CNR di Lecce, che industrializza una soluzione non invasiva per la valutazione della resistenza ossea e la diagnosi precoce dell’osteoporosi. Per il fondo guidato da Salvo Mizzi si tratta del quinto investimento complessivo.
Echolight ha industrializzato EchoS, una tecnologia – si legge nel comunicato diffuso dagli investitori – che potrebbe portare al superamento dell’attuale gold standard, ovvero l’esame diagnostico basato sui raggi X. Il device EchoS è stato brevettato in ambito nazionale e internazionale e ha già ottenuto il marchio CE.
«Le nuove risorse disponibili consentiranno la diffusione delle nostre tecnologie e l’affermazione di EchoS – ha commentato Sergio Casciaro presidente e cofondatore di Echolight – come punto di riferimento per le persone affette da osteoporosi, che vedranno facilitato l’accesso alla diagnosi finalmente disponibile anche a livello ambulatoriale, e alla cura di questa patologia “silente” che rimane enormemente sotto-diagnosticata. Ciò consentirà di prevenire e ridurre gli eventi invalidanti associati alle fratture ossee, con ingenti risparmi per il sistema sanitario nazionale e sensibili miglioramenti dell’assistenza e della qualità di vita dei pazienti».
«Echolight ha sviluppato un densitometro osseo a ultrasuoni in ecografia di nuova generazione che rende la diagnosi precoce e il monitoraggio dell’osteoporosi più accurato , direttamente a livello dei punti strutturali più importanti del corpo, la colonna vertebrale e l’anca» Ha dichiarato Fabrizio Landi, fondatore e General Partner di Panakès Partner. «La non invasività può essere il principale vantaggio per diffondere tale diagnostica, come è già stato il caso in passato di altre applicazioni ecografiche volte a rimpiazzare l’uso dei raggi X»
«Siamo orgogliosi di investire in Echolight con Panakès – ha aggiunto Salvo Mizzi amministratore delegato di Invitalia Ventures – perché si tratta di una startup di valore indiscutibile. Una tecnologia per la diagnosi dell’osteoporosi – malattia che colpisce oggi più di 300 milioni di persone in tutto il mondo – che avrà un grande impatto. Attraverso la sua accessibilità, la prevenzione e le diagnosi più tempestive, con la riduzione delle liste d’attesa (che oggi possono anche durare un anno e mezzo in Italia) – e un abbattimento dei costi di circa due terzi. Ovviamente, tutto ciò avrebbe come conseguenza una maggiore sostenibilità del comparto sanitario».
Il team dei fondatori Echolight, composto da Sergio Casciaro, Matteo Pernisa, Stefano Pernisa, Ernesto Casciaro e Francesco Conversano, vanta una consolidata esperienza nel campo della densitometria ossea a ultrasuoni.
Echolight aveva già ricevuto un primo investimento da Life Sciences Capital S.p.A, veicolo finanziario di venture capital nato nel 2005 per fare investimenti nel settore italiano della salute con particolare enfasi legata alle nuove tecnologie medicali.
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