Il 2016 è stato un anno in cui gli investitori internazionali hanno iniettato nell’ecosistema italiano dell’innovazione molte più risorse che nel passato. Secondo una stima dell’Osservatorio startup hi-tech della School of management del Politecnico di Milano, alle startup italiane sono arrivati dall’estero circa 35 milioni di euro.
Ecco quali sono i principali soggetti internazionali che nel corso del 2016 hanno investito su giovani società innovative del nostro Paese.
Nauta Capital
Spagna
Nauta Capital è un venture capital fondato in Spagna nel 2004 con sede principale a Barcellona e uffici a Londra e Boston. Punta risorse soprattutto su società innovative che operano in ambito IT sviluppando applicazioni b2b. Il fondo gestisce 170 milioni di euro e fa investimenti Series A e Series B. Solo alcune operazioni sono seed. I primi investimenti oscillano tra 1 e 3 milioni di euro e, nella sua storia, ha chiuso deal da un minimo di 500mila euro a un massimo di 7 milioni di euro. Le aree geografiche in cui Nauta Capital opera maggiormente sono Spagna, Regno Unito e costa est degli Stati Uniti. Secondo Crunchbase, ha effettuato in tutto 60 investimenti su 38 aziende, tra cui Groupalia e Privalia. L’investimento fatto in Italia è su BeMyEye, nell’ambito di un round da 6,5 milioni di euro.
Hamilton Ventures
Regno Unito
Hamilton Ventures è una boutique di investimenti e di advisory fondata nel 2009 a Londra e guidata dall’inglese Peter Middleton e dall’italiano Gustavo Perrotta, con esperienze in grandi banche come Credit Suisse e Morgan Stanley. Si concentra su investimenti nel fintech e in altri settori ad alto tasso di innovazione tecnologica. Nel team ci sono altri italiani: Pierpaolo Guzzo, che è senior local partner, e Bianca Granara, junior local partner. Hamilton Ventures ha investito in società note a livello internazionale come Facebook e Zynga e in diverse compagnie italiane: Directa Plus, realizzando una exit al momento dell’Ipo di quest’anno alla borsa di Londra; TransCash, impresa che commercializza carte prepagate; Smartika, piattaforma di prestito peer-to-peer che nel 2016 ha chiuso un aumento di capitale a cui il fondo ha preso parte attraverso il veicolo di private equity che gestisce, AFTH.
360 Capital Partners
Francia-Italia
360 Capital Partners è una società di venture capital italo-francese fondata nel 1997 che ha sedi a Parigi, Milano e Lussemburgo. Investe in startup innovative a livello europeo, soprattutto in Francia e Italia. Finora ha puntato su oltre 80 società. Il capitale gestito in 15 anni è di oltre 300 milioni di euro. Gli investimenti sono di tipo seed ed early stage e variano tra 300mila euro e 5 milioni. I settori su cui scommette sono: web, e-commerce, fintech, software, elettronica, media, retail e foodtech. Tra i sei general partner del fondo ci sono tre italiani: Fausto Boni, Emanuele Levi e Cesare Maifredi. Tra le numerose aziende italiane su cui 360 Capital Partners ha investito c’è anche Yoox, che ha generato una exit significativa. Nel 2016 ha puntato, tra le altre, su Musement, Supermercato24 e CharityStars.
Evolution Equity Partners
Stati Uniti – Svizzera
Evolution Equity Partners è un fondo di private equity e di venture capital che ha sede a New York e a Zurigo. Investe in aziende innovative ad alto potenziale di crescita tra Stati Uniti, Europa e Israele. I settori a cui la società guarda con più interesse sono la cybersecurity e i software aziendali. Ha investito in software company molto note come AVG Technologies. Secondo Crunchbase il capitale gestito è di 70 milioni di euro e finora ha messo a segno 10 investimenti su 8 aziende e realizzato due exit. La startup italiana su cui Evolution Equity Partners ha scommesso nel 2016 è DFLabs, che si occupa appunto di cybersicurezza, nell’ambito di un’operazione da 5,5 milioni di dollari.
500 Startups
Stati Uniti
500 Startups, fondato nel 2010 da Dave McClure e Christine Tsai, è uno dei più noti venture accelerator al mondo. Ha sede a Mountain View, in Silicon Valley, e ha fatto investimenti, soprattutto seed, su più di 1600 aziende in 60 paesi. Gestisce un capitale di oltre 200 milioni di dollari. Per gli investimenti post-seed ha lanciato un programma globale denominato Distro Dojo. Ha incubato (e investito su) numerose startup italiane, tra cui CoContest, AdEspresso, IWaboo, Italist.com, Timbuktu. Nel 2016 ha partecipato all’aumento di capitale da 12 milioni di euro di Talent Garden.
Endeavor Catalyst
Stati Uniti
Endeavor Catalyst è il veicolo di co-investimenti di Endeavor, la rete globale di imprenditori che mira a promuovere l’imprenditoria innovativa ad alto impatto sociale e ambientale. Investe sulle società degli imprenditori che fanno parte del network. Lanciato nel 2012, con sede a San Francisco, ha 35 milioni di dollari di capitale gestito attraverso due entità: Endeavor Catalyst Philanthropies (i cui fondi sono arrivati da 15 donatori) ed Endeavor Catalyst I (con capitali investiti da parte di 99 soci). A settembre 2016 Endeavor Catalyst aveva fatto 40 investimenti in 15 mercati diversi. I round a cui partecipa sono di oltre 5 milioni di dollari. Nel 2016 ha partecipato all’aumento di capitale di Talent Garden.
Sofinnova Partners
Francia
Sofinnova Partners è un venture capital con sede a Parigi nato dalla separazione in due entità della società di investimenti francese Sofinnova, fondata nel 1972. Indipendente dal 1997 (l’altra società si chiama Sofinnova Ventures e ha il suo quartier generale negli Stati Uniti), investe in startup e spinoff in area life sciences, con particolare riferimento a biotech industriale e farmaceutico e dispositivi biomedicali. Gestisce un capitale di oltre 1,4 miliardo di euro e inizia a finanziare le società dai round A e mira ad accompagnarle fino alla exit. Tra i suoi partner c’è l’italiano Graziano Seghezzi. Ha all’attivo 34 investimenti. Tra le exit più importanti di Sofinnova Partners c’è stata la vendita dell’italiana EOS, la società fondata da Silvano Spinelli, all’americana Clovis Oncology per 470 milioni di dollari. La collaborazione con Spinelli continua, visto che ora Sofinnova Partners è tra i soci di BiovelocITA, l’acceleratore italiano per imprese biotech cofondato dallo scienziato toscano. Nell’ambito di BiovelocITA, quest’anno sono nate due imprese: una startup anti-diabete e un progetto contro il cancro.
Cabot Square Capital
Regno Unito
Cabot Square Capital è una società di venture capital e private equity con sede a Londra che investe in startup e Pmi tra Regno Unito ed Europa Occidentale. Fondata nel 1996, investe soprattutto in società fintech. Gestisce diversi fondi: CS Capital Partners II, CS Capital Partners III e CS Capital Partners IV e amministra, secondo Crunchbase, un capitale di oltre 750 milioni di dollari. Ha investito nella startup fintech italiana Moneyfarm (che nel 2016 ha raccolto fondi anche da un altro soggetto estero: Allianz) nell’ambito dell’aumento di capitale da 16 milioni di euro chiuso a fine 2015 (e conteggiato dall’Osservatorio startup hi-tech nel 2016).