Ennesima operazione di open innovation nel fintech. Il Gruppo Intesa Sanpaolo entra con un investimento di 7 milioni di euro nel capitale di MatiPay. Si tratta di una startup fintech fondata da Matteo Pertosa e nata nella divisione IOT di Sitael, facente parte del Gruppo Angel. Obiettivo: rafforzarsi nel fintech e crescere nei sistemi di pagamento digitali.
Che cosa fa MatiPay, la fintech su cui investe Intesa Sanpaolo
MatiPay ha sviluppato un nuovo sistema di pagamento che consente di acquistare con cash servizi e prodotti online, utilizzando la rete fisica dei lettori di banconote e gettoniere delle vending machine.
Grazie a questa operazione, in linea con la strategia di continua trasformazione digitale del Gruppo, la Banca si attende importanti sinergie nel canale mobile e nell’integrazione dei servizi di digital payment utilizzabili attraverso smartphone. Inoltre, Intesa Sanpaolo sarà in grado di allargare la propria offerta di servizi per la gestione del risparmio, attraverso l’integrazione con prodotti esistenti o lo sviluppo di nuovi.
MatiPay e la digital transformation dei pagamenti
MatiPay è una soluzione di Digital Transformation dell’industria della distribuzione automatica e consente di sostituire l’attuale chiavetta “fisica” con un wallet digitale installato sullo smartphone degli utilizzatori e ricaricabile sia con i contanti, da inserire nei distributori, sia attraverso carta di credito. MatiPay permetterà, inoltre, di raggiungere clienti non bancarizzati, quali ad esempio i più giovani che non possiedono ancora una carta di credito.
La tecnologia MatiPay, applicata ai distributori automatici e combinata con la piattaforma di Intelligenza Artificiale ed un gestionale dedicato, è in grado di potenziare il volume di affari dei gestori che operano nell’industria delle Vending Machine e di offrire ai clienti finali nuovi servizi come il pagamento di beni digitali attraverso i contanti.
I nuovi capitali raccolti da MatiPay consentiranno alla startup di accelerare la propria crescita nei mercati internazionali di riferimento, vale a dire Europa, Giappone e Usa, dove la presenza di vending machine è molto diffusa: si stima una rete composta da circa 16 milioni di dispositivi.
Perché Intesa Sanpaolo entra in MatiPay
E spiega perché Intesa Sanpaolo punta su questa startup: “MatiPay ne è l’esempio, si tratta di un partner dalle grandi potenzialità in ambito fintech che potrà contribuire ad accelerare la leadership nei sistemi di pagamento digitali del nostro Gruppo. Questo progetto apre una nuova prospettiva strategica perché valorizza il DNA di tre generazioni di innovatori – in settori chiave come aerospazio railway e internet of things -, realizza il sogno di un giovane imprenditore di sviluppare nel suo territorio nuove tecnologie da portare nel mondo e investe in una terra ricca di valori dove tradizione e innovazione possono rappresentare un esempio da replicare per la crescita del Paese”.
Il Corporate venture capital di Intesa Sanpaolo
L’operazione è stata realizzata attraverso Neva Finventures, il Corporate Venture Capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center – società del gruppo bancario presieduta da Maurizio Montagnese e diretta da Guido de Vecchi – e che investe in società fintech e in startup che intendono entrare in nuovi mercati e settori chiave quali la circular economy e data-driven economy.
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Intesa Sanpaolo e la digital transformation
Negli ultimi tre anni Intesa Sanpaolo ha intrapreso un percorso di trasformazione digitale suddiviso in 3 macro aree: Multicanalità (sviluppo di piattaforme retail multicanale come internet e mobile banking), Digital Factory (digitalizzazione dei processi end-to-end e sviluppo di nuovi servizi digitali) e Big Data (Data lake, Data governance framework e Big Data Lab set-up). Grazie al suo modello operativo applicato all’innovazione, Intesa Sanpaolo riesce a individuare in modo veloce e circoscritto soluzioni innovative per specifici problemi o future esigenze delle Business Unit.
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5 operazioni di open innovation nel fintech in pochi giorni
Quella di Intesa Sanpaolo è la quinta operazione di open innovation nel settore fintech avvenuta nel giro di pochi giorni. Ecco quali sono le altre:
26 settembre: Deutsche Bank entra con il 5% nel capitale sociale di Deposit Solutions, fintech con sede ad Amburgo, che ha sviluppato un’innovativa piattaforma di Open Banking. Con questa operazione la startup, valutata 1 miliardo, diventa un nuovo unicorno fintech in Europa;
26 settembre: Aumento di capitale da 40 milioni per Moneyfarm. Il lead investor è Poste Italiane che ha anche siglato un accordo con la scaleup fintech per offrire ai suoi clienti innovativi servizi di investimento digitali e di gestione digitale del risparmio;
27 Settembre: Engineering, società che accompagna aziende pubbliche e private nella trasformazione digitale, ha acquisito il 100% di capitale di Deus Technology, società che sviluppa tecnologie per gli investimenti finanziari. Obiettivo: creare un’offerta di Digital Wealth Management basata su soluzioni di ultima generazione;
7 ottobre: Minsait, società di Indra che si occupa di consulenza su Digital Transformation e Information Technologies in Spagna e America Latina, ha acquisito il 100% di Afterbanks, startup spagnola che ha lanciato una tecnologia per aggregare dati da diverse banche e elaborare i pagamenti in modo istantaneo e sicuro.