Abbiamo segnalato in un articolo recente come nel 2015 in Asia gli investimenti nel fintech (che comprende anche il settore assicurativo) si siano addirittura quadruplicati.
Tra le società insuretech emergenti nell’area, target di un colossale investimento, c’è Zhong An, nata nel 2013 come prima assicurazione online – only, cioè caratterizzata dalla vendita di polizze esclusivamente via web.
Una strategia più che azzeccata se andiamo a guardare alcuni dei risultati raggiunti in circa 3 anni: lo scorso anno ha ottenuto investimenti per oltre 900 milioni di dollari con una valutazione oltre 8 miliardi, basata anche sul fatto che l’azienda nel 2014 contava già su un fatturato di 4,1 milioni di dollari, offriva oltre 200 prodotti assicurativi, e avesse più di 3.6 miliardi di polizze sottoscritte da 369 milioni di clienti.
Tra i suoi investitori ci sono Morgan Stanley e China Internaional Capital, ma sopratutto Alibaba (attraverso la controllata Ant Financial Services Group che è il principale azionista con il 16% delle quote) e addirittura Tencent Holdings, che è il principale gigante cinese dell’internet rivale di Alibaba. L’affare Zhong An è talmente grande e solido, che ogni rivalità viene superata e entrambi sono felici investitori della società.
Che entro il 2016 andrà in Borsa, come anticipa il Wall Street Journal in questo articolo.
Come sia riuscita questa società ad avere questa straordinaria presa sul mercato e ad essere cresciuta così velocemente, è certamente dovuto anche al contesto geografico in cui è nata, ma la sua vera forza è la tecnologia.
Zhong An è nata sul presupposto che l’intera catena del valore assicurativo e l’esperienza utente possa essere digitalizzato. Facendo leva su cloud e bid data analytics è riuscita a sviluppare una quantità eccezionale di prodotti assicurativi, sia per le aziende che per gli individui, assicurando beni tradizionali ma anche nuovi rischi legati a internet; gestendo via web tutto il processo dall’acquisto ai claim.
Qui di seguito un’intervista al COO della società, Wayne Xu, concessa a Bloomberg, in cui appunto si spiega dove nasce il successo della società.