Trov, la prima piattaforma insurtech globale

La startup californiana propone polizze on-demand per oggetti personali, è già commercialmente attiva in UK e Austrialia e pianifica ulteriore espansione in nuovi mercati. Il suo segreto? Crescere collaborando con le grandi compagnie

Pubblicato il 13 Apr 2017

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Trov è una delle startup in ambito assicurativo di cui si sentirà più parlare in futuro, perché è la prima piattaforma insurtech globale.

Scott Walchek, CEO e fondatore di Trov, usa parole che suonano quasi come una minaccia:. “I primi successi di Trov in Australia e nel Regno Unito stanno dimostrando che i consumatori moderni apprezzano un nuovo modo per proteggere le loro cose. Con i nuovi capitali e le nostre ampie collaborazioni, presto milioni di persone in tutto il mondo avranno la possibilità di proteggere le cose che migliorano la loro vita quando e come vogliono.”

Trov ha ideato (sin dal 2012) una tipologia di polizza assicurativa assolutamente innovativa, che si indirizza in particolare ai millennial: polizze on-demand, per salvaguardare i propri beni personali (computer, smartphone, tv, biciclette, strumenti musicali, equipaggiamento sportivo, macchine fotografiche, ecc), anche per un breve lasso di tempo. Polizze che possono essere “accese o spente” con un paio di passaggi sul telefonino al momento della necessità, i reclami stessi possono essere gestiti nello stesso modo: addirittura con una chat in real time.

Ma, oltre a ciò, sta dimostrando di aver trovato una strategia di collaborazione con tutte le più grandi compagnie per gestire la propria crescita e affermazione sui mercati, decisamente vincente, i fatti parlano: ai primi di aprile ha annunciato la chiusura di un nuovo investimento pari a circa 45 milioni di dollari, guidato da Munich Re HSB Ventures, ma che comprende anche investitori di precedenti round (tra cui SunCorp Group, compagnia australiana) e Sompo Holdings, compagnia giapponese. In precedenti round Trov aveva raccolto capitali sostanziosi anche da Axa, compagnia attraverso la quale è entrata nel mercato UK, mentre con SunCorp Group è entrata in Australia. Ora Munich Re, che già dallo scorso settembre aveva stretto una partnership con Trov per supportarne il lancio in US, aprirà le porte alla startup in molti mercati ancora, in particolare quelli europei, Sompo collabora invece per l’ingresso in Giappone.

Cosa rende questa startup così speciale che le compagnie sembrano fare a gara per supportare ed entrare nel capitale? Probabilmente la sua capacità di raggiungere i millennial.

Gareth Howell, Managing Director di AXA in occasione del lancio del servizio in UK, lo ha espresso molto bene: “Il lancio di Trov nel Regno Unito annuncia una nuova era per le assicurazioni, che permetterà ai millennial, la generazione meno assicurata di sempre, di accedere a un modo nuovo di assicurare i propri effetti personali, un modo che si adatta con il loro stile di vita. Siamo orgogliosi di collaborare con Trov nel Regno Unito per essere in grado di raggiungere al meglio le generazioni emergenti.”

Anche Andy Rear, Head of Digital Partners business unit Munich Re, ha dichiarato: “La protezione on-demand di Trov rappresenta una vera innovazione nel settore delle assicurazioni per un mercato non servito o sotto-assicurato. La nostra presenza capillare aiuterà sicuramente la rapida espansione di Trov nei mercati più attivi in tutto il mondo. Siamo entusiasti di essere assumere un ruolo più profondo nella prima piattaforma insurtech globale del settore “.

Di solito, la crescita delle startup insurtech nei diversi mercati procede con piedi di piombo, sopratutto per ragioni “burocratiche”: le assicurazioni sono uno dei settori maggiormente regolamentati al mondo, e con molte differenze tra un Paese e l’altro. Negli stessi Stati Uniti, tra uno Stato e l’altro possono esserci diverse variabili che rendono l’espansione un processo complicato.

Ma non per Trov, che grazie alle alleanze con grandi compagnie entra facilmente in nuovi mercati “sulle spalle dei giganti”.

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