Il futuro è promettente per i dispositivi smart home in Italia, uno dei grandi bacini potenziali (ancora molto poco sviluppati) per la diffusione di soluzioni assicurative ad alto contenuto tecnologico più innovative, personalizzate e flessibili.
Smart Home: come funzionano le tecnologie della casa del futuro
Nonostante le sfide economiche, il mercato della “casa intelligente” ha visto un trend di crescita costante nel nostro Paese negli ultimi anni. Nel 2022, i dati del Politecnico di Milano rilevavano una crescita del 18% sull’anno precedente, per una quota di 770 milioni di euro (trovi qui i dati).
Secondo l’ultima indagine di EY (Decoding the digital home study), basata su un sondaggio svolto su 2.500 famiglie italiane, nel 2023 il costo dei dispositivi smart home non rappresenta più un ostacolo significativo per i consumatori italiani. Vediamo i dettagli.
Smart Home in Italia, cosa pensano i consumatori nel 2023
Il primo dato a emergere dal sondaggio è che l’aumento del costo della vita ha reso circa 4 famiglie italiane su 10 meno interessate a contenuti digitali (40%) e dispositivi tecnologici per la casa (46%).
Aumenta però il numero degli intervistati a ritenere che i prodotti smart home abbiano oggi un prezzo ragionevole: il 34%, +5% rispetto al 2022. Questo dato è anche superiore alla media globale del 33%.
Inoltre, il 40% dei consumatori italiani percepisce il valore aggiunto portato da questi dispositivi, un dato in crescita del 3% rispetto al 2022 e in linea con la media globale.
Il 44% (+4%.) dei consumatori, infine, è familiare con i benefici dei dispositivi smart home.
Gli ostacoli: restano i timori per sicurezza e compatibilità
Uno dei grandi ostacoli alla diffusione dei dispositivi smart home restano i timori legati alla sicurezza dei dati e alla compatibilità tra dispositivi di diversi brand. Si registra tuttavia un trend positivo: queste preoccupazioni sono calate rispettivamente di 6 e 5 punti nell’ultimo triennio.
Anche il costo dei dispositivi smart home risulta un ostacolo ridotto rispetto agli ultimi anni, tanto da non essere più considerato significativo dai consumatori italiani.
I principali criteri di acquisto riguardano invece la fiducia nel brand, l’attrattività del prezzo e la sicurezza dei dati, tutti citati da 4 italiani su 10.
Articolo originariamente pubblicato il 10 Ott 2023