C’è una bella notizia per insurtech e compagnie d’assicurazioni in tutta Italia: nasce una sandbox regolamentare per il settore, un progetto realizzato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in collaborazione con l’Ivass, la Banca d’Italia e la CONSOB.
Come si legge sul sito ufficiale dell’Ivass, si tratta di “un ambiente controllato nel quale operatori tradizionali e del fintech / insurtech potranno testare prodotti e servizi tecnologicamente innovativi beneficiando di un regime semplificato transitorio, in costante dialogo e confronto con le Autorità di vigilanza.”
Dal 15 novembre 2021 al 15 gennaio 2022 sarà possibile presentare all’Ivass le richieste di ammissione.
Perché una sandbox regolamentare?
Quello della mancanza di regolamentazione adeguata è uno dei più grossi ostacoli per lo sviluppo del modello open insurance, e per la trasformazione digitale del settore assicurativo in generale. È per questo che l’iniziativa rappresenta un importante passo avanti per la digitalizzazione del settore in Italia.
Commenta Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA e Founder di YOLO: “Secondo l’Italian Insurtech Association è una iniziativa UNICA per creare sperimentazione, metriche e nuove iniziative. Speriamo vivamente i progetti siano numerosi e di qualità”.
Come funziona la sandbox regolamentare per l’insurtech
La sandbox agisce come un ambiente controllato all’interno del quale sarà possibile testare prodotti e servizi tecnologicamente innovativi in ambito insurtech e fintech, beneficiando di un regime semplificato e transitorio.
L’Ivass utilizzarà la sandbox come banco di prova, per valutare i progetti insurtech e attuare gli interventi normativi necessari per agevolare lo sviluppo tecnologico e digitale del settore assicurativo riducendo i potenziali rischi.
Come sperimentare nella sandbox
Dal 15 novembre 2021 al 15 gennaio 2022, e in seguito in altre finestre temporali determinate dalle autorità, sarà possibile presentare richiesta d’ammissione tramite il modulo scaricabile in questa pagina.
Potranno partecipare attività “significativamente innovative”, in uno stato sufficientemente avanzato per la sperimentazione e sostenibili da un punto di vista economico e finanziario.
Qui i criteri per la valutazione stabiliti dall’Ivass.