Perché i giganti tedeschi dell’auto hanno comprato le mappe di Nokia

Bmw, Audi e Daimler si sono consorziate per acquisire Here. 3,1 miliardi investiti per sviluppare la driveless car senza dipendere da Google e Apple

Pubblicato il 06 Ago 2015

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I giganti tedeschi dell’auto, BMW, Audi e Daimler, hanno annunciato di aver raggiunto l’accordo per l’acquisizione di Here, il sistema di mappatura ad alta definizione di Nokia, per la cifra di 3,1 miliardi di euro. Secondo quanto annunciato nella nota diffusa congiuntamente dalle tre holding “l’acquisizione ha lo scopo di assicurare la disponibilità a lungo termine dei prodotti e servizi basati sulla tecnologia Here, che rimarrà una piattaforma aperta e indipendente sul mercato, accessibile quindi a tutti i costruttori di automobili e servizi mobile basati su mappatura e geolocalizzazione. I tre partner deterranno ciascuna quote equivalenti. Previa approvazione delle autorità antitrust competenti, la transazione dovrebbe chiudersi nel primo trimestre del 2016”.

Il mapping della multinazionale finlandese sarà dunque uno dei pilastri nello sviluppo del settore driverless car per i costruttori tedeschi, che in questo modo si rafforzano tecnologicamente senza lasciare campo ai principali competitor nel servizio di mappatura rappresentato dalle americane Google ed Apple.

Si intravede una sorta di “distretto” europeo nello sviluppo tecnologico dell’automotive del futuro, indipendente dal sistema “Silicon Valley”, di cui il consorzio delle tre case automobilistiche per l’acquisto di Here, rappresenta un primo punto fermo.

“Le mappe digitali ad alta precisione sono una componente cruciale della mobilità del futuro. Con l’acquisizione congiunta di Here vogliamo garantire l’indipendenza di questo servizio fondamentale per tutti i veicoli produttori, fornitori e clienti in altri settori “, ha dichiarato Dieter Zetsche, Presidente di Daimler AG.

Here ha dichiarato un utile operativo per 46 milioni di euro nella prima metà del 2015, ha circa 6,5 mila dipendenti, è un servizio disponibile in 200 paesi e 50 lingue, la sua applicazione è disponibile per sistemi iOS, Windows Phone e Android, è considerato una tecnologia molto sofisticata e avanzata, e non è rivolto solo al mondo auto ma a tutto il settore mobile e web che utilizza sistemi di mappatura per la geolocalizzazione.

L’acquisizione è stata commentata in modo molto positivo da diversi analisti, che pongono sopratutto l’accento su come la collaborazione tra aziende concorrenti possa condurre a condividere una risorsa preziosa per avvantaggiarsi, ma anche per aprire maggiormente il mercato.

“Il mondo dell’auto è minacciato dai grandi ecosistemi come Google e Apple, che incoraggiano gli utenti a visualizzare l’auto come un altro dispositivo in cui i loro servizi possono operare”, ha dichiarato a CNet l’analista indipendente Richard Windsor. “L’acquisizione di Here è un passo in avanti per le case automobilistiche tedesche, ma la navigazione è solo una parte dell’esperienza digitale che gli utenti attendono. Audi, BMW e Daimler hanno tutti gravi carenze per quanto riguarda l’esperienza di ‘vita digitale’ nell’auto e questa acquisizione dovrebbe aiutarli a dare una svolta”.

La creazione del consorzio per l’acquisizione di Here rivela l’importanza che i servizi di mappatura evoluti hanno oggi e nel futuro dell’automobile e non è escluso che altre case automobilistiche possano aderire in futuro a questo network. Il Ceo della Daimler Dieter Zetsche ha fatto sapere nei giorni scorsi che saranno invitate a entrare nel consorzio Fiat Chrysler, Renault, Peugeot, Ford, Toyota, General Motors.

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