Mabasta (realtà anti-bullismo), Leaf (virtual banking per rifugiati e migranti) e Uyolo, community impegnata per lo sviluppo sostenibile, sono rispettivamente il primo, il secondo e il terzo vincitore di Open-F@b Call4Ideas 2018. I tre sono stati premiati il 29 novembre durante l’evento finale del contest internazionale promosso da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, in collaborazione con Insurance Up. A selezionare in real time le migliori idee che hanno un impatto sociale positivo sulle persone e sulla società, una giuria di esperti e il pubblico in sala che hanno votato i dieci finalisti via webapp durante l’avvincente Final Challenge in cui si sono sfidati con passione e creatività. I tre vincitori verranno ora supportati dal team R&D di BNP Paribas Cardif che li seguirà nello sviluppo e nella concretizzazione del loro progetto, tenendo in considerazione le esigenze del mercato e della Compagnia.
I tre migliori progetti hanno rappresentato al meglio il connubio tra innovazione e sostenibilità. Con Mabasta sarà possibile prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole con azioni svolte “dal basso”, da parte dei ragazzi stessi; Leaf offre servizi bancari virtuali alle popolazioni vulnerabili che attraversano i confini territoriali, permettendo a rifugiati e migranti di viaggiare in sicurezza, senza contanti, proteggendo i propri risparmi; Uyolo è una startup innovativa che si occupa di ideare, sviluppare e commercializzare prodotti innovativi ad alto valore tecnologico nei campi della filantropia, volontariato e imprenditoria sociale. Tra i fattori chiave che hanno portato alla vittoria le tre idee figurano, oltre al contenuto tecnologico e alla capacità della proposta di generare un impatto positivo su persone e società, anche la fattibilità del progetto.
“Quest’anno il tema di Open-F@b Call4Ideas ci sta particolarmente a cuore perché per noi l’innovazione non è più solo una questione tecnologica. Vogliamo innovare per prevenire, assistere e proteggere meglio i nostri clienti, migliorando la qualità della vita delle persone. Questo significa offrire prodotti con un valore tangibile e riconosciuto attraverso servizi di assistenza di alta qualità inclusi, per supportare i clienti in situazioni difficili, migliorare la customer experience, favorendo l’interazione con nuovi touchpoints, e rendere le polizze ampiamente accessibili e semplici” ha dichiarato Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif. “Il fattore abilitante che ci aprirà nuovi scenari di miglioramento dei bisogni sociali, sostenendo anche la nostra competitività, sarà la capacità di saper creare e gestire ecosistemi dove integrare competenze assicurative, tecnologia, servizi, collaborazione con startup, partner, player di altri settori, attori sociali, dipendenti e comunità”.
La cerimonia di premiazione – presentata dal blogger e conduttore radiofonico Luca Viscardi – si è tenuta il 29 novembre a Milano presso la Fondazione Catella, trasformata per l’occasione in una “Foresta delle idee”. Prendendo spunto dalla pianta del nuovo parco, La Biblioteca degli Alberi, all’interno del quale è inserita la Fondazione Catella, gli ospiti sono stati accolti sin dal cortile da sfere luminose a simboleggiare i progetti e le idee che iniziano a germogliare. All’interno della sala i partecipanti hanno potuto, quindi, visitare un percorso espositivo con alberi luminosi, ognuno dei quali rappresentava un progetto finalista.
La serata è stata aperta dagli interventi di Isabella Fumagalli, Head of Territory for Insurance in Italy di BNP Paribas Cardif, e di Kelly Russel, CEO e Direttore Generale della Fondazione Catella, cui sono seguiti altri interventi di esperti del mondo Insurtech che hanno portato la loro esperienza e hanno animato la serata. Tra questi, Andrea Rangone, CEO di Digital360, Gabriele Benedetto, Amministratore Delegato di Telepass e Marco Pozzi, Incubation Manager di ImpactHub. La Final Challenge, condotta per la prima parte da Luca Viscardi e poi da Giovanni Iozzia, Chief Editor di Economy Up, ha visto le startup sfidarsi con confronti a coppie ed eliminazione diretta. L’evento si è concluso con la premiazione dei progetti vincitori a cura di Isabella Fumagalli e di Andrea Veltri, Chief Marketing Officer&Strategy di BNP Paribas Cardif.
Open-F@b Call4Ideas 2018: i progetti vincitori
1° classificato: MABASTA
“Mabasta” è nato nel 2016 come movimento ideato e animato da adolescenti, per contrastare e, possibilmente, prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo con azioni svolte “dal basso”, da parte dei ragazzi stessi. È un’impresa sociale che opera principalmente attraverso l’uso consapevole e positivo del web e della tecnologia. Mabasta si esprime e agisce nei linguaggi multimediali e interattivi dei ragazzi in quanto “è” dei ragazzi.
Progetto – Innovativo, attuale, d’impatto
La mission di Mabasta è quella di prevenire e contrastare il bullismo con azioni “dal basso”. Il progetto attraverso il quale viene svolta questa mission prende il nome di “Modello Mabasta” e consiste in una originale serie di consigli e azioni comportamentali che ogni classe e scuola d’Italia può liberamente adottare. È un innovativo protocollo di iniziative svolte quasi esclusivamente dagli studenti e supervisionate dagli adulti (insegnanti e presidi). Il Modello è rivolto a tutti i livelli di scuola, dalle elementari alle superiori.
Positive Impact Innovation
Il valore aggiunto consiste nel fatto che è, in assoluto, la prima volta che ad occuparsi di bullismo e cyberbullismo sono i giovani stessi, ossia coloro che sono direttamente coinvolti e protagonisti (vittime, “bulli” e “bulle”, ma anche gli spettatori). Ad oggi questo forte impatto è stato dimostrato sia dalla quantità di studenti e scuole che hanno interagito con Mabasta negli ultimi due anni, sia dalla grande attenzione dei media e delle istituzioni (Presidente Mattarella, Ministri, Camera, Sanremo, Spiderman, quotidiani, tv e radio nazionali, …).
Team: Giorgio Armillis, Martina Caracciolo, Mattia Carluccio, Mirko Cazzato, Denise De Cillis, Patrick De Silla, Marta Di Giuseppe, Niki Greco, Simone La Gioia, Andrea Laporta, Francesca Laudisa, Maria Marsano, Michela Montagna, Francesco Rizzo, Filippo Staccioli, Daniela Tafuri. Adult leader: Daniele Manni.
2° classificato: LEAF
Leaf offre servizi bancari virtuali alle popolazioni vulnerabili che attraversano i confini territoriali. Leaf sostiene le persone che hanno perso l’accesso a tutto ciò che hanno guadagnato, archiviando e trasportando i loro beni attraverso i confini mediante un dispositivo mobile, senza l’utilizzo dello smartphone. Rifugiati e migranti possono viaggiare senza contanti, sapendo che i loro account sono sicuri e accessibili a livello globale. Leaf protegge i risparmi dei clienti attraverso la tecnologia blockchain senza esposizione alla volatilità della criptovaluta, costruendo le basi per un’identità economica completa di dati biometrici, transazioni e risparmi.
Progetto – Sicurezza, identità, convenienza
Con Leaf un rifugiato crea un account, invia denaro mobile alla piattaforma e può quindi viaggiare senza contanti. Amici e familiari possono inviare denaro all’account del cliente. Una volta sicuri, i contanti vengono prelevati nella nuova valuta locale o utilizzati come garanzia per un microprestito. Il progetto sta partendo nella regione del Nord Kivu in Africa con 150.000 rifugiati provenienti da RDC, Rwanda e Burundi. Leaf guadagna con piccole commissioni di transazione, spread di valuta estera e investendo i risparmi dei clienti durante il trasporto.
Positive Impact Innovation
Consentendo ai clienti che attraversano i confini di conservare i propri risparmi, Leaf apre la strada alle rimesse internazionali creando, nel contempo, un’identità biometrica ed economica documentata. Leaf consente ai rifugiati di partecipare all’economia formale. Un maggiore accesso ai fondi fornisce sicurezza finanziaria e diminuisce la dipendenza dai Paesi ospitanti e dagli aiuti esteri. Trattare i rifugiati come clienti piuttosto che come beneficenza aiuta a stabilire la fiducia, a garantire la responsabilità e a dare dignità ai rifugiati.
Team
Nat Robinson, Tori Samples
3° classificato: UYOLO
Uyolo è una startup innovativa che si occupa di ideare, sviluppare e commercializzare prodotti innovativi ad alto valore tecnologico nei campi della filantropia, volontariato e imprenditoria sociale, con l’obiettivo di rendere queste attività parte integrante della nostra quotidianità e contribuire ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU. Lottare per l’uguaglianza, per i diritti delle donne, per una prosperità sostenibile e inclusiva e molto altro, sarà possibile da oggi grazie alla Uyolo App, il social network per l’impatto sociale.
Progetto – Fiducia, innovazione, felicità
Uyolo è la nuova community per chi desidera cambiare il mondo. Grazie alla Uyolo App, questa impresa diventa semplice e divertente. All’interno del nostro social network dedicato all’impatto sociale, gli utenti possono condividere contenuti legati alla causa sociale di proprio interesse, raccogliere fondi per associazioni no-profit certificate, ottenere informazioni sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e donare con un semplice “like”: una piccola rivoluzione tecnologica per realizzare un enorme cambiamento.
Positive Impact Innovation
Uyolo nasce con una grande promessa, quella di ispirare i giovani a diventare attori del cambiamento e protagonisti degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), per una società più propensa alla cura degli altri e alla condivisione (dal nostro motto, We Care, We Share) in particolare nei confronti dei soggetti più “indifesi.” Educando gli utenti sugli SDGs ed offrendo servizi innovativi per le imprese impegnate nella sostenibilità, Uyolo punta inoltre a contribuire allo sviluppo di un’economia etica e sostenibile.
Team
Alessandra Gargiulo, Yetoe Menye Akakpo Guetou, Audrey Solène Touboulic