“I dati sono il petrolio del nuovo millennio. Ne avremo a disposizione una quantità sempre maggiore. E il vero problema, in futuro, non sarà il loro accesso, ma la loro analisi e comprensione. La differenza, però, la saprà fare solo chi metterà il fattore human al centro”. Christian Camarda ne è certo. “I dati ci aiutano a creare prodotti mirati ma se non mettiamo la persona al centro non c’è mercato e non c’è successo”. Torinese, 36 anni, ingegnere delle telecomunicazioni, Camarda è il Ceo di Midori, startup vincitrice della sesta edizione di Open-F@b Call4Ideas di BNP Paribas Cardif dedicata alla Human Data Science.
Midori, la pmi per un consumo energetico consapevole. La storia
Midori è una PMI innovativa nata nel 2011, ospitata dapprima all’interno dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino e dal 2018 con sede all’Energy Center del Politecnico di Torino. Si tratta di una società che realizza e vende servizi di analisi energetica e smart metering per fornire dati energetici precisi e di dettaglio. “L’idea è nata durante un master universitario a Torino dove ho incontrato colleghi che, come me, hanno la passione per l’efficienza energetica” racconta il founder della startup. “Insieme ad altri ingegneri ho iniziato a pensare alla possibilità di offrire alle persone strumenti più avanzati di quelli che erano (e che di fatto sono ancora) presenti sul mercato per un consumo consapevole dell’energia”. L’idea alla base dell’allora startup è chiara: realizzare soluzioni per far comprendere meglio a persone e aziende in che modo usano l’energia e come possono ridurre inutili sprechi. La consapevolezza è l’elemento che caratterizza ogni soluzione proposta da Midori, mentre la tecnologia e l’innovazione sono messe al servizio dell’individuo, parte attiva e responsabile di un nuovo modo di vivere sostenibile.
A Christian Camarda, si uniscono subito Awet Abraha Girmay (etiope, ingegnere delle telecomunicazioni), Davide Comba (senior developer, con esperienza nella programmazione web e mobile), Francesca De Santis (si occupa di comunicazione e clienti: “Abbiamo iniziato a vendere i prodotti e i feedback dei clienti sono fondamentali per noi” puntualizza Camarda), Virginia Vassallo (psicologa sociale, si occupa del design sociale del prodotto: l’analisi dei bisogni dei clienti si trasformano in funzionalità e servizi da inserire all’interno del prodotto).
Oggi questa pmi collabora con aziende del settore energetico come Iren, Liquigas, Repower, Evolvere e Domotica Labs, e ha saputo generare revenues sin dal primo anno di attività per una cifra complessiva di 1,2 milioni di euro, potendo autofinanziare così lo sviluppo delle sue tecnologie, frutto di un know-how accumulato in 7 anni di ricerca e sviluppo nel campo ICT.
Alla base di questo successo ci sono i prodotti realizzati da Midori, Kiui (il primo già lanciato sul mercato) e NED (il prodotto con cui la pmi ha vinto Open F@b).
Kiui, il primo prodotto di Midori (fratello maggiore di NED)
Kiui è una piattaforma web per il calcolo del profilo energetico di casa, pensato per essere integrato nei sistemi digitali di aziende di fornitura di energia elettrica e gas. Non serve hardware da installare. Tutto è sul web. Il funzionamento di Kiui si basa su un’intervista sull’abitazione analizzata e i dispositivi presenti e in pochi minuti viene generato un report dettagliato sui consumi di casa. In base al risultato del report, Kiui segnala come si possono ottimizzare i consumi di casa e limitare la spesa energetica, fornendo una simulazione dei consumi che si avrebbero adottando i suggerimenti di risparmio energetico. Kiui, infatti, fornisce una fotografia del consumo annuale degli elettrodomestici in kWh, Euro e kg di CO2; dati ad oggi sconosciuti perché nascosti all’interno del dato aggregato fornito dalla bolletta energetica. Grazie a questo prodotto, realizzato subito dopo la fondazione della startup, Midori avvia importanti collaborazioni con Repower, Liquigas, Iren ed Evolvere. “Con i ricavi ottenuti da queste partnership abbiamo lavorato su NED, il prodotto premiato a Open F@b” racconta Camarda.
NED, il primo smart meter Made in Italy che controlla i consumi degli elettrodomestici
NED è un dispositivo che permette di tenere sempre sotto controllo quanta energia consumano gli elettrodomestici di casa. Si connette contemporaneamente con tutti i dispositivi di casa, senza la necessità di installare numerosi, costosi e invasivi strumenti di misura. Oggi, infatti, il mercato del monitoraggio energetico offre soltanto soluzioni composte da strumenti di misura (Smart Plug) da collegare ad ogni elettrodomestico; questo significa alti costi per l’utente e l’impossibilità di installare le Plug in prossimità di elettrodomestici incassati o a muro. NED invece si collega facilmente al quadro elettrico di casa e tramite una sola app per smartphone permette di accedere a un’intera gamma di servizi, per scoprire il reale utilizzo dell’energia e imparare a risparmiare sulla bolletta fino al 20% ogni anno.
Come funziona NED
NED nasce da anni di ricerca e sviluppo nell’ambito del machine learning e del data analytics e il suo vero valore è negli algoritmi proprietari della piattaforma cloud di riconoscimento dei carichi elettrici. NED infatti analizza il consumo dell’appartamento catturato dal dispositivo di misura e ricerca le impronte elettriche che i principali elettrodomestici lasciano sul tracciato elettrico mentre sono in funzione, per scoprire quando vengono utilizzati e quanto consumano. Questo prodotto però è molto più di un semplice strumento di monitoraggio perché è in grado di segnalare consumi eccessivi ed anomalie elettriche, avvertire di possibili guasti degli elettrodomestici, suggerire tariffe energetiche più convenienti sul mercato o modelli più performanti di elettrodomestici.
“Il nostro obiettivo è rivoluzionare lo scenario della Smart Home applicata al settore energetico” puntualizza il CEO di Midori. “Grazie a NED saremo in grado di fornire a cittadini e aziende dati energetici precisi e di dettaglio, come quelli sui consumi degli elettrodomestici, fino ad oggi inaccessibili, ma fondamentali per conoscere come viene usata l’energia e comprendere quali azioni adottare per ridurre le emissioni e gli sprechi, oltre che il prezzo delle bollette”.
Il mercato di riferimento
Frigoriferi lasciati aperti o ghiacciati, lavatrici a mezzo carico, dispositivi obsoleti o malfunzionanti: ogni anno in Italia lo spreco energetico nel settore residenziale ammonta a oltre 4 miliardi di euro e di fatto 9 italiani su 10 dichiarano di non essere assolutamente consapevoli dei consumi dei propri elettrodomestici, né tanto meno di sapere come risparmiare ed evitare inutili sprechi. “NED nasce per rispondere a questa esigenza e rendere i cittadini sempre più green” continua il Ceo. Insieme a Sicurezza e Riscaldamento, le soluzioni per la gestione degli elettrodomestici trainano il mercato italiano dei servizi Smart Home rivolti a cittadini ed aziende, che nel 2017 nel nostro Paese valeva 250 milioni di euro (+35% rispetto al 2016). NED si inserisce in uno dei settori di maggiore interesse all’interno di un mercato in rapida ascesa, il cui valore atteso a livello europeo entro il 2020 è pari a 15 miliardi di euro.
Il modello di business
Il modello di business è B2B: “Vogliamo coinvolgere partner come utilities, ma anche assicurazioni e banche. Questi 3 player potranno proporre NED alla loro clientela” spiega Camarda. “Ad esempio l’assicurazione può essere interessata a dare ai propri clienti quella che noi definiamo la scatola nera della casa, un servizio di efficientamento energetico: è anche uno strumento utile all’assicuratore per comprendere meglio le necessità dei propri clienti, aumentando il valore della loro offerta” continua il Ceo. Che è anche al lavoro con una utility piemontese per l’installazione e la prova di mille NED. “Verranno installati l’anno prossimo e si sta creando una partnership con loro per poter rinnovare questo ordine” spiega. Inoltre, “ne abbiamo venduti 200 sul nostro e-commerce: costa 249 euro, inclusi il sensore di misura, l’accesso all’app, il servizio di monitoraggio e di efficientamento elettrico, e tutti gli aggiornamenti software dell’app sono compresi nel prezzo”.
Presto, però, Camarda e il suo team sperano di trovare accordi con i fornitori di energia elettrica e gas: “Immaginate che bello se un giorno il vostro fornitore possa consegnarvi non solo una bolletta, ma anche uno strumento che vi permetta di risparmiare soldi ed energia. Questo è il futuro che sogniamo”.
Al momento la pmi è concentrata solo sul mercato italiano. “È un contesto interessante – continua Camarda – Noi italiani siamo sensibili ai temi energetici. Inoltre nel nostro Paese ci sono circa 700 rivenditori di energia elettrica, realtà di medie e piccole dimensioni ma molto forti a livello territoriale. Crediamo sia un Paese interessante sul quale puntare”.
La vittoria della di Open F@b call4ideas di BNP Paribas Cardif
“Iniziative come quelle di Open F@b sono una grande occasione per le startup perché permettono di avere una vetrina difficilmente raggiungibile seguendo il classico iter commerciale” dice il Ceo. E ci anticipa: “Hanno mostrato interesse verso il nostro prodotto; nelle prossime settimane ci incontreremo per poter aprire dei tavoli di lavoro e ci auguriamo di poter lanciare dei progetti pilota sulla loro clientela e avviare una partnership con loro”.
Articolo originariamente pubblicato il 05 Dic 2019