L’auto elettrica supera la pandemia: sarà il decennio della transizione elettrica

Il comparto automotive accusa il colpo della pandemia, ma le vendite di veicoli elettrici continuano a crescere. Si prevede che questo sarà il decennio della transizione elettrica nell’automotive: entro il 2025, tutti i nuovi veicoli dovrebbero essere connessi e, entro il 2030, il 30% di essi sarà probabilmente elettrico

Pubblicato il 11 Giu 2021

auto elettrica

Nemmeno la pandemia può fermare l’auto elettrica.

Nonostante la battuta d’arresto che l’emergenza sanitaria ha provocato nel comparto automotive nel suo insieme, non solo le vendite di veicoli elettrici continuano a crescere, ma potrebbero raggiungere in piena emergenza sanitaria una quota record del mercato complessivo dei veicoli per il 2020, e dovrebbe raggiungere quasi 10 milioni quest’anno.

Si prevede che questo sarà il decennio della transizione elettrica nell’automotive: entro il 2025, tutti i nuovi veicoli dovrebbero essere connessi e, entro il 2030, il 30% di essi sarà probabilmente elettrico. Il 45% dei fornitori di car-sharing in Europa gestisce già una flotta elettrica al 100%.

I fattori chiave di questa transizione si possono individuare principalmente in due punti: i regolamenti e gli incentivi governativi, e lo sviluppo di infrastrutture/tecnologie e la crescente predisposizione del cliente non solo verso l’idea di possedere un mezzo elettrico, ma anche la maggiore consapevolezza sull’impatto ambientale delle proprie scelte.

La rivoluzione elettrica, naturalmente, è destinata a cambiare gli attuali equilibri del settore. Si stima che entro il 2040, il volume delle batterie per auto elettrica e altri veicoli metterà a rischio dal 10% al 15% dei ricavi post-vendita dell’attuale industria dell’automotive a causa della modifica delle attività di manutenzione. Verrà inoltre a crearsi un nuovo ecosistema in evoluzione che include utility, sviluppatori di infrastrutture di ricarica, nuovi fornitori di servizi di mobilità e produttori di batterie, solo per citare alcune tra le categorie più importanti.

Anche gli OEM dovranno stare al passo, ed entrare nell’ottica di lavorare con nuovi player e imparare ad orchestrare l’ecosistema per sviluppare un’offerta coerente di veicoli, servizi ed esperienze di ricarica. In particolare, dovranno mettere in conto le nuove esigenze di sostenibilità e modelli di economia circolare, la propensione del cliente di nuova mobilità all’utilizzo di soluzioni di trasporto urbano multimodale (e i canali digitali), e le nuove tendenze di Connectivity, Autonomous, Sharing ed Electrification (CASE).

Leggi l’articolo integrale su Economyup

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 3