Nemmeno la pandemia può fermare l’auto elettrica.
Nonostante la battuta d’arresto che l’emergenza sanitaria ha provocato nel comparto automotive nel suo insieme, non solo le vendite di veicoli elettrici continuano a crescere, ma potrebbero raggiungere in piena emergenza sanitaria una quota record del mercato complessivo dei veicoli per il 2020, e dovrebbe raggiungere quasi 10 milioni quest’anno.
Si prevede che questo sarà il decennio della transizione elettrica nell’automotive: entro il 2025, tutti i nuovi veicoli dovrebbero essere connessi e, entro il 2030, il 30% di essi sarà probabilmente elettrico. Il 45% dei fornitori di car-sharing in Europa gestisce già una flotta elettrica al 100%.
I fattori chiave di questa transizione si possono individuare principalmente in due punti: i regolamenti e gli incentivi governativi, e lo sviluppo di infrastrutture/tecnologie e la crescente predisposizione del cliente non solo verso l’idea di possedere un mezzo elettrico, ma anche la maggiore consapevolezza sull’impatto ambientale delle proprie scelte.
La rivoluzione elettrica, naturalmente, è destinata a cambiare gli attuali equilibri del settore. Si stima che entro il 2040, il volume delle batterie per auto elettrica e altri veicoli metterà a rischio dal 10% al 15% dei ricavi post-vendita dell’attuale industria dell’automotive a causa della modifica delle attività di manutenzione. Verrà inoltre a crearsi un nuovo ecosistema in evoluzione che include utility, sviluppatori di infrastrutture di ricarica, nuovi fornitori di servizi di mobilità e produttori di batterie, solo per citare alcune tra le categorie più importanti.
Anche gli OEM dovranno stare al passo, ed entrare nell’ottica di lavorare con nuovi player e imparare ad orchestrare l’ecosistema per sviluppare un’offerta coerente di veicoli, servizi ed esperienze di ricarica. In particolare, dovranno mettere in conto le nuove esigenze di sostenibilità e modelli di economia circolare, la propensione del cliente di nuova mobilità all’utilizzo di soluzioni di trasporto urbano multimodale (e i canali digitali), e le nuove tendenze di Connectivity, Autonomous, Sharing ed Electrification (CASE).