Italian Insurtech Summit, parola chiave: collaborazione

Grande successo per questa prima edizione che, grazie allo streaming, ha coinvolto un pubblico di oltre 20mila partecipanti. 100 speaker hanno delineato lo scenario italiano e internazionale dell’insurance e i trend post Covid, premiate le migliori inziative insurtech dell’anno

Aggiornato il 18 Set 2020

Donatella Cambosu

Giornalista

Simone Ranucci, presidente di IIA, all'Insurtech Summit 2020
Collaborazione è stata forse la parola più sentita ieri nel corso della prima edizione dell’Italian Insurtech Summit, organizzato dall’Italian Insurtech Association (IIA), e certamente è anche uno dei suoi più importanti messaggi.
Il livello degli interventi è stato quello di una grande manifestazione e ha permesso di fare il punto su diversi temi: lo scenario attuale dell’insurance e dell’insurtech in Italia e nel mondo, l’impatto e le aspettative generate dal Covid-19, i cambiamenti avvenuti nei comportamenti e nei bisogni delle persone, il ruolo delle startup per innovare e la responsabilità (verso i clienti) delle Compagnie, che in questo momento si giocano probabilmente la più grande partita dell’ultimo secolo: cambiare o soccombere, aut-aut.
Se già questo si era percepito in questi ultimi anni in riferimento al ritardo nella digitalizzazione, oggi nel post-Covid, è chiaro che non c’è più assolutamente tempo per procrastinare una trasformazione culturale, prima ancora che tecnologica, dei servizi e dei modelli di business.
Simone Ranucci Brandimarte, presidente di Yolo, socio fondatore e Presidente dell’IIA, ha dichiarato: “La grande partecipazione al primo summit dimostra che i tempi per accelerare l’innovazione tecnologica nel settore assicurativo sono maturi. Il cambiamento dei comportamenti di consumo e investimento sta generando una nuova domanda di protezione assicurativa alla quale si può rispondere solo con nuovi modelli d’offerta e distribuzione. C’è molto da fare, con urgenza, su tutti i fronti per dare una risposta efficace alla nuova domanda. L’IIA è nata per dare impulso alla digitalizzazione dell’industria e si propone come associazione aperta a tutti gli attori della filiera anche per rappresentarli nel confronto con le istituzioni. Anche la natura del Summit è stato innovativo ed ha messo in rilievo una filiera che sta cambiando non solo in Italia ma nel mondo”.
Se da un lato, quindi, è emersa chiaramente l’urgenza di un cambiamento, dall’altro è emersa con altrettanta forza la ricchezza di opportunità che rappresenta l’attuale momento storico per l’industria assicurativa, un momento decisamente espansivo per l’industria e gli operatori che sappiano interpretare la prossima normalità.
‘Le compagnie devono sentire un senso di urgenza – ha sottolineato Matteo Carbone, Global Ambassador IIA –  chi non innova perde competitività,  diventa meno rilevante.  L’insurtech è un super potere, l’unica chance per difendersi dai competitor, i newcomer e i tech giant‘.
In che modo le Compagnie devono accelerare, questa volta davvero, è presto detto: collaborazione con le startup. Che si tratti di open innovation, di partnership industriali o commerciali, tale collaborazione è la strada maestra per portare l’industria assicurativa al salto quantico di cui ha bisogno. Perché le startup hanno le idee, le tecnologie, l’agilità, la velocità.
Come sostenere un ecosistema fertile per questo tipo di collaborazione?
I messaggi emersi dalla giornata sono stati:
  1. Spingere gli investimenti per sostenere la digitalizzazione dell’industria assicurativa: serve per rispondere ai nuovi bisogni di protezione d’individui e famiglie e per consentire l’accesso al mercato assicurativo dei segmenti rimasti fin qui estranei all’offerta assicurativa
  2. Uno sforzo di tutti gli attori della filiera (compagnie, intermediari, fornitori di tecnologia), il sostegno degli investitori istituzionali (anche attraverso strumenti dedicati) e la definizione di un quadro regolamentare adeguato (autorità di controllo, istituzioni governative)
  3. Guardare agli eco-sistemi dei Paesi più avanti nell’insurtech che indicano qual è la strada da seguire

I premiati all’Italian Insurtech Awards

La parte conclusiva della giornata è stata dedicata alla premiazione dei 16 migliori progetti insurtech del 2020. Di seguito l’elenco dei vincitori:
  1. Toyota Insurance Services, miglior prodotto digital per il mercato retail
  2. Lokky, miglior prodotto digital per il mercato corporate
  3. Ticinum Aerospaces & Generali, miglior collaborazione tra compagnie e start-up
  4. Wide Group, broker più innovativo
  5. Wakam, compagnia più innovativa
  6. Quixa, miglior innovazione nella gestione dei sinistri
  7. Healthy Virtuoso, premio innovazione 2020
  8. Net Insurance, progetto Open Insurance di successo
  9. Yolo, miglior progetto di internazionalizzazione
  10. Mga Coverholder e Neosurance, servizi web più efficaci
  11. Quixa, progetto blockchain di successo
  12. Doyle, progetto intelligenza artificiale di successo
  13. Dacadoo, migliore iniziativa pro ecosistema insurtech dell’anno
  14. Yolo e Neosurance, start-up insurtech dell’anno (menzione d’onore ad entrambi)
  15. SMEs Tech underwriting, vertical workshop primo semestre 2020
  16. Vittoria Hub, premio della critica

Per chi si fosse perso l’evento, nel video seguente tutti gli interventi della giornata.

Articolo originariamente pubblicato il 18 Set 2020

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Donatella Cambosu
Donatella Cambosu
Giornalista

Scrive di tecnologie, startup e innovazione da diversi anni. È condirettore della testata Startupbusiness e direttore di University2Business, piattaforma del Gruppo Digital360 orientata al mondo degli studenti universitari. Collabora anche con EconomyUp e InsuranceUp.

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