Se pensate che siano gli Stati Uniti a guidare la corsa all’internet of things, vi state sbagliando. E’ la Cina. Seguita da US, Giappone, Brasile e India. E non c’è un testa a testa.
Secondo quanto riportato dal GSMA, le connessioni M2M (machine-to-machine, la base per lo sviluppo della internet degli oggetti) sono oltre i 74 milioni, contro i 50 degli States. Entro il 2020, la Cina vuole andare oltre le 336 milioni di connessioni, gli US raggiungeranno al massimo le 150.
La Cina è dunque il più importante mercato mondiale della IoT. Alla base di questa accelerazioni ci sono diverse ragioni, ma il principale è sicuramente la spinta che arriva dalla potente strategia governativa messa in campo per raggiungere la leadership nel settore.
In un report realizzato da GSMA, si analizzano le azioni del Governo cinese sia di supporto diretto che indiretto. Il Govero ha promosso la nascita, già nel 2010, a Shangai del National IoT Center, si è data l’obiettivo di creare un mercato IoT pari a 163 miliardi di dollari entro il 2020; ha sempre sostenuto la diffusione delle tecnologie mobile e delle connessioni M2M fattoche ha portato alla creazione di forti economie di scala e tecnologie standard). Ha selezionato 202 città affichè sperimentassero progetti “smart city”: Beijing, Shanghai, Guangzhou, Hangzhou e altre grandissime città hanno realizzato enormi database e sistemi di sensori per raccogliere, archiviare ed analizzare informazioni relative a trasporti, sistema elettrico, pubblica sicurezza, fattori ambientali.
A tutto ciò si accompagnano il sostegno all’imprenditoria privata e ai grandi operatori affinché si collabori per mettere a fattor comune ricerca, investimenti, operazioni.
I grandi operatori di telecomunicazione cinesi come China Mobile, China Telecom and China Unicom, hanno tutti il proprio da fare nel settore IoT , e cercano di indirizzarsi sempre più al mondo consumer aumentando i servizi e collaborando con settori industriali nuovi, come quello dell’auto, per esempio. Ma i campi di applicazione per la IoT cinese sono anche altri: agricoltura, smart home, wearable, logistica.
E’ possibile scaricare il report completo a questo indirizzo.