Il mercato insurtech in Italia cresce, ma con gli investimenti in startup non ci siamo.
È quanto emerge dall’lnsurtech Investment Index 2022, il barometro di Italian Insurtech Associaton con l’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano che ogni anno monitora lo stato di avanzamento degli investimenti e il grado di innovazione del settore assicurativo nel nostro paese. La sentenza quest’anno è dura: 14/30, una netta insufficienza e una forte flessione dopo il 20/30 totalizzato lo scorso anno. Un risultato inferiore anche al primo voto del 2020, che era stato una risicata sufficienza.
La causa principale del punteggio negativo è da attribuirsi al rallentamento degli investimenti in startup innovative rispetto alle medie internazionali.
Un dato che trascina in basso il voto finale, nonostante nel suo complesso il mercato mostri una progressione per quanto riguarda progetti insurtech interni alle compagnie assicurative e partnership con realtà tecnologiche.
Insurtech in Italia: gli investimenti in startup non bastano
Secondo i dati di Italian Insurtech Association, negli ultimi 30 mesi sono stati investiti in Italia circa 120 milioni di euro in startup insurtech. Una somma risicata rispetto agli altri Paesi Europei, dove gli investimenti in startup sono stati circa 10 volte superiori, e un dato che non incontra le aspettative di crescita necessarie alla competitività del mercato italiano.
“La difficoltà ad aumentare gli investimenti in startup non ci consente di fare quel cambio di passo necessario per ridurre il gap esistente con gli altri Paesi europei” commenta Simone Ranucci Brandimarte, presidente dell’Associazione.
Segnale positivo invece per quanto riguarda le partnership e la crescita dei canali digitali per l’acquisto di polizze, anche grazie alla proliferazione di offerte integrate con il modello embedded insurance, una delle maggiori prospettive di crescita del settore.
Il confronto con il 2021: meno investimenti in startup, aumentano le collaborazioni
I risultati di quest’anno sono ribaltati rispetto all’edizione precedente, che rilevava nel 2021 una promettente crescita di investimenti in startup accompagnata a una contrazione del numero di sperimentazioni insurtech interne e partnership tra compagnie assicurative e con player tecnologici – tra cui startup.
Questa volta, il 27% degli intervistati ha dichiarato di aver effettuato almeno un investimento in una startup o PMI insurtech nell’ultimo anno (in linea con i dati raccolti nel 2021) e il 75% del campione afferma di aver avviato almeno una partnership, un progresso rispetto al precedente 53%.
Insurtech in Italia, quali i prossimi passi?
“Ci auspichiamo di vedere aumentare ulteriormente gli investimenti in insurtech, toccando quota di un miliardo di euro entro fine 2024” dichiara Ranucci Brandimarte, in linea con il nuovo manifesto dell’Associazione. “Appare chiaro che per ottenere questo risultato sarà fondamentale creare sinergie tra tutti i player coinvolti, dalle compagnie, ai ventur capital, sino alle startup, che devono essere in grado di rispondere all’appello di un mercato alla ricerca della svolta tecnologica.”