L’Insurtech continua la sua corsa in Italia. Nel primo semestre del 2023 gli investimenti nel settore hanno raggiunto la cifra di 370 milioni di euro, segnando un aumento di 170 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2022, quando si erano attestati a 200 milioni. Nel 2024 si prevede un incremento degli investimenti in Insurtech che supereranno il traguardo di 1 miliardo di euro.
È quanto emerge dall’ultimo report di Italian Insurtech Association (IIA), che ha coinvolto 24 compagnie assicurative e diversi Venture Capital – rappresentanti insieme il 95% dei premi italiani – per offrire una fotografia della crescita del settore e dell’avvicinamento al livello di investimenti degli altri paesi europei.
Ecco i dettagli.
Insurtech in Italia: 800 milioni di investimenti entro la fine del 2023
Secondo i dati dell’Italian Insurtech Association, si prevede che entro la fine del 2023 gli investimenti in Italia raggiungeranno gli 800 milioni di euro, una stima sotto le attese secondo la maggior parte del campione intervistato (65%). La causa principale rilevata dal report si ritrova nel complesso contesto macroeconomico (45%), nonché in una difficoltà progettuale nel ridefinire il modello di business delle imprese.
La maggioranza degli investimenti, il 53%, sono destinati a progetti innovativi interni alle compagnie, il 38% per progetti in collaborazione con terze parti e solo il rimanente 9% in startup. Il basso livello di investimenti in startup si riscontra nel fatto che i grandi gruppi assicurativi in Italia prediligono impegnare le proprie risorse per aumentare il livello di competenze interne (33%).
Insurtech Italia 2023, Simone Ranucci Brandimarte (IIA): ecco pro e contro
Insurtech in Italia: nonostante il ritardo, i prospetti per il 2024 sono positivi
Il ritardo nella crescita degli investimenti in Insurtech risponde al contesto di incertezza macro economica che stiamo vivendo: l’aumento dell’inflazione e dei tassi di interesse, uniti alla crisi del Ramo Vita, hanno reso più oneroso per le compagnie impiegare risorse in nuove soluzioni tecnologiche. Secondo il 55% del campione, infatti, gli investimenti in tecnologia e digitale realizzati dalla propria azienda sono insufficienti rispetto all’evoluzione di mercato.
I prospetti per il 2024, nonostante i diversi fattori esogeni che continuano a caratterizzare l’andamento dei tassi, sono positivi, con il 71% degli intervistati che auspica un aumento degli investimenti, che si concentreranno principalmente sull’abilitazione delle reti (33%) e in soluzioni di Embedded Insurance (22%).
“Lo scenario Insurtech sta vivendo un momento di grande incertezza ed è quindi impossibile fare previsioni per quanto riguarda gli investimenti. In qualità di Associazione noi possiamo studiare il mercato e i movimenti delle compagnie, ma ovviamente non siamo in grado di prevedere le mosse che faranno a seguito di una situazione macro-economica di grande complessità. Per tale motivo dobbiamo ritardare l’ambizioso traguardo del miliardo di euro di investimenti per il 2024. – ha commentato Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA.
“Quello che possiamo fare nell’immediato per fronteggiare la situazione in essere, in cui l’incertezza indebolisce gli investimenti sul lungo-medio periodo, è quello di concentrare gli sforzi dell’industria nella formazione del personale, che deve imparare a comandare il cambiamento tecnologico in atto.”
Il consumatore è sempre più digitale: il problema dell’alfabetizzazione assicurativa
Dall’altro canto, come rilevano le stime dell’Associazione, il consumatore è sempre più orientato al digitale: il 45% dei consumatori che effettua abitualmente acquisti online e transazioni digitali, mostra disponibilità a sottoscrivere polizze digitali senza problemi. Tuttavia, il 55% dei consumatori ammette di non avere conoscenza di altri prodotti assicurativi oltre al RC Auto, e il 30% dei consumatori non ha neanche un’idea di quali altri aspetti potrebbe assicurare.
Si pone quindi un problema di crescita dell’alfabetizzazione assicurativa che può essere affrontato con successo attraverso l’adozione diffusa di soluzioni innovative e digitali. In tal senso, secondo il 33% delle compagnie assicurative intervistate, nei prossimi cinque anni lo sviluppo Insurtech in Italia impatterà maggiormente proprio sull’aumento della distribuzione digitale dei prodotti e in una crescita significativa dei clienti.
Insurtech in Italia 2023, l’impatto delle nuove tecnologie
Infine, secondo il report, i rami di offerta che subiranno maggiormente l’impatto delle tecnologie insurtech saranno: il ramo Salute per 38% del campione e quello danni per il 24%. I prodotti che saranno maggiormente sviluppati nei prossimi anni saranno quello della cybersecurity (24%) e dei rischi climatici (19%), due asset che hanno avuto un’accelerazione incontrollata negli ultimi anni e richiedono un’enorme sforzo di adattamento e rinnovamento dell’industria, per fornire coperture adeguate a questi rischi.
“Nonostante il progresso evidente, con il volume degli investimenti Insurtech quasi raddoppiato in questo primo semestre a confronto del primo semestre nel 2022, l’Italia rimane ancora indietro rispetto ad altri Paesi europei. La digitalizzazione del settore rimane la massima priorità, rappresenta la chiave per attrarre sempre più talenti e colmare il divario di competenze esistente.” Conclude Ranucci Brandimarte.
Articolo originariamente pubblicato il 29 Set 2023