Se il buongiorno si vede dal mattino, il 2016 sarà un anno speciale per il mondo assicurativo che innova, quello che cerca di accelerare la propria trasformazione, in un’economia in cui il principale driver sembra essere ormai la tecnologia, investendo sulle startup.
Il termine insurtech nasce di conseguenza proprio a identificare una declinazione del fintech che fa leva sulla tecnologia per innovare il settore assicurativo. E dopo aver assistito nel 2015 a un anno di boom di questo settore, il 2016 promette anche di più.
Secondo la società di analisi CB Insights, nel primo trimestre del 2016 si sono registrati investimenti per 650 milioni di dollari, spalmati su un numero di investimenti (47) che è raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2015. Ben 400 milioni di dollari sono confluiti in un unico investimento, ricevuto da Oscar Health.
Rispetto al fintech, che in questo primo quarter ha raggiunto globalmente i 6,7 miliardi di dollari d’ investimenti, l’insurancetech è ancora un fratello minore (quanto a cifre investite), ma cresce velocemente.
In particolare, dice CB Insights, dal 2011 a oggi è cresciuto, come numero di deal, di 6 volte.
C’è da segnalare anche il fatto che la maggior parte degli investimenti realizzati sono stati in fase di seed stage delle startup e per il 60% sono stati realizzati in US, con un 32% di picco sull’health insurance: poco movimento si è visto, invece in altri Paesi, con qualche investimento in UK, Germania, Canada, e India.
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