Insurtech e auto, «l’Italia è avanti di almeno cinque anni»

Lo sostiene Marco Marinucci Ceo di Mind the Bridge, l’organizzazione che supporta le startup innovative nella crescita internazionale. E che ha fatto incontrare a San Francisco una selezione di nuove imprese con le più grandi compagnie mondiali. «Con 7 milioni di connected car l’Italia è all’avanguardia nei nuovi business model per le assicurazioni»

Pubblicato il 11 Lug 2017

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In Italia siamo sempre pronti a buttarci un po’ giù per quanto riguarda l’innovatività delle imprese. Eppure la realtà spesso smentisce quest’atteggiamento culturale.

Per quanto attiene all’industria assicurativa e alla sua evoluzione, tempo fa abbiamo parlato della società italiana Octo Telematics come pioniere assoluto dell’insurtech a livello globale. Ora, sulla capacità italiana di essere all’avanguardia nell’innovazione auto e assicurazione, interviene anche Marco Marinucci, Ceo di Mind the Bridge, l’organizzazione a supporto delle società innovative fondata appunto da Marinucci e Alberto Onetti.

“Contrariamente a quanto siamo abituati a leggere, l’Italia proprio nel settore Automotive e Insuretch si mostra 5-6 anni in avanti rispetto agli altri paesi, con circa 7 milioni di connected car su cui sono installate le black box, l’Italia è all’avanguardia nei nuovi business model per le assicurazioni grazie all’analisi dei comportamenti degli utenti monitorati dai sistemi telemetrici”.

Mind the Bridge, che ha una sede anche nella capitale della Silicon Valley San Francisco, ha realizzato la prima edizione del Global Matching Program di Mind the Bridge dedicato ai mercati Automotive e delle Assicurazioni, che ha ospitato 25 startup e 23 grandi aziende provenienti sia dalla Silicon Valley che da altri mercati internazionali, programma culminato con l’evento “Demo Day” che comprende una presentazione delle aziende e incontri di matching 1:1 altamente selezionati tra aziende e startup.

“Siamo molto orgogliosi dei risultati e dell’entusiasmo dimostrato dalle aziende in questa prima edizione – ha commentato Marco Marinucci, fondatore e CEO di Mind the Bridge“Tutto è nato con il nostro Report ‘European Innovation Outposts in Silicon Valleyda cui è emerso che i settori Automotive e Fintech sono quelli maggiormente rappresentati dalle aziende europee con un avamposto in Silicon Valley. Così ad aprile siamo partiti con il programma e oggi finalmente ospitiamo il Demo Day per presentare le startup a una selezione di 23 grandi aziende provenienti da Stati uniti, Regno Unito, Germania, Italia e Corea del Sud”.

Tra le grandi aziende internazionali coinvolte troviamo AAA, AIG, Aviva, Axa, AXA strategic Ventures, Bosch, Bosch-RBVC, BMW iVentures, BNP Paribas, Enel, Groupama, Hyundai, Hella, Munich Re Group, Munich Re Group-HSB Ventures, NXP, Group Renault, SAIC Motor, SAP, State Farm, Unipol, Wells Fargo. Tra le startup presentate, anche società italiane.

In primis a rappresentare l’Italia ci sarà AIR (che ha recentemente ricevuto un riconoscimento ai Digital360 Awards) di Igor Velandro. Fondata nel 2014, Air vende prodotti assicurativi tramite una rete di concessionari. Ha creato una piattaforma in white label che abilita a prodotti assicurativi nuovi, basati sull’analisi del comportamento di guida. Grazie a dati contestuali, informazioni diagnostiche e telemetria, Air offre una soluzione completa e integrata ai propri partner, come i produttori di automobili, le compagnie di assicurazioni, i concessionari di automobili e gli automobilisti.

Un’altra realtà da tenere in considerazione, basata negli Stati Uniti ma dallo sviluppo tutto italiano, è Saphibeat di Carlo Ciaramelletti. Fondata nel 2014 a Redwood City (CA), si occupa dello sviluppo di tecnologie all’avanguardia destinate a essere installate su dispositivi di sicurezza portatili. Slacciato dal servizio standard di localizzazione tramite celle telefoniche, PhiPal Adventure Monitor consente ad esempio alle persone di rimanere in contatto in caso di emergenza e di fornire report di stato e informazioni sulla posizione dei rispondenti.

Infine c’è Energica Motor Company S.p.A. di Livia Cevolini, il primo costruttore di moto elettriche supersportive Made in Italy e focalizzata sulla produzione di componentistica per la Formula 1. Da molti ribattezzata le “Tesla” del mercato motociclistico, Energica supporta l’intero evento con il suo nuovo prodotto, Eva, la prima streetfighter elettrica 100% made in Italy con centraline delle batterie, inverter, caricabatterie e ABS costantemente monitorati e gestiti da una sofisticata Vehicle Control Unit.

“I settori non esistono più – ha commentato Alberto Onetti, Chairman di Mind the Bridge – Le nuove tecnologie sono piattaforme trasversali che forniscono soluzioni e abilitano a nuovi servizi. Non a caso abbiamo deciso di mettere insieme Insurance e Automotive proprio perché vediamo tante startup che operano all’intersezione tra questi due mercati abilitando innovazione”.

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