L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando le assicurazioni, abilitando soluzioni sempre più innovative e personalizzate, con importanti applicazioni nella valutazione dei rischi, nell’automatizzazione dei processi, in soluzioni di predictive insurance e molto altro. Come in tutti i settori, tuttavia, l’adozione dell’AI nell’industria assicuativa comporta anche la necessità di confrontarsi con questioni etiche riguardo al suo utilizzo.
Nasce per questo il Consorzio per l’Intelligenza Artificiale Etica nelle Assicurazioni (Ethical AI in Insurance Consortium), organizzazione fondata da insurtech tra cui Cloverleaf Analytics, Exavalu e Socotra che punta a instaurare una collaborazione per definire standard a livello industriale riguardanti l’equità e la trasparenza nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel settore assicurativo.
Che cosa fa il Consorzio per l’Intelligenza Artificiale Etica nelle Assicurazioni
Il Consorzio per l’Intelligenza Artificiale Etica nelle Assicurazioni mira a favorire la condivisione delle conoscenze tra compagnie assicurative, sviluppatori di intelligenza artificiale e organi di regolamentazione, nonché gruppi di difesa dei consumatori. L’organizzazione nasce per lavorare alla definizione di linee guida etiche per il settore, relative all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella valutazione dei rischi, nell’elaborazione dei sinistri e nella determinazione dei premi assicurativi.
L’obiettivo è sviluppare un codice di etica che includerà linee guida su come evitare pregiudizi e garantire l’equità, compresa l’affrontare la trasparenza nell’utilizzo di modelli algoritmici e nella presa di decisioni analitiche.
Quali sono i rischi dell’Intelligenza Artificiale nelle assicurazioni?
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle assicurazioni offre indubbi vantaggi, ma comporta anche alcuni rischi significativi. Il principale è rappresentato dal pregiudizio algoritmico, ovvero il fatto che i modelli di intelligenza artificiale possono basarsi su dati storici che riflettono discriminazioni o disuguaglianze esistenti, perpetuando tali discriminazioni nella valutazione dei rischi, nell’elaborazione dei sinistri o nella determinazione dei premi assicurativi. Non a caso, questo tema rappresenta il primo obiettivo del consorzio:
“L’impatto iniziale più importante è sensibilizzare sull’etica nella presa di decisioni algoritmiche,” ha affermato Abby Hosseini, chief digital officer di Exavalu, uno dei membri fondatori. “La nostra speranza è che, ponendo l’accento su questa questione per l’intero settore, possiamo contribuire ad accelerare l’uso dell’intelligenza artificiale con adeguate linee guida etiche e migliori pratiche, anziché cercare di controllare l’adozione crescente dell’intelligenza artificiale.”
Altri possibili ostacoli includono la difficoltà dell’AI di comprendere il contesto o le sfumature delle situazioni, portando a possibili errori di valutazione, o una mancanza di trasparenza causata dal fatto gli algoritmi di AI possano essere complessi e difficili da interpretare.
“Il secondo impatto che ci auguriamo è che lo standard etico porti a un maggior livello di trasparenza nel settore e cerchi di eliminare decenni di diffidenza tra gli assicurati e le compagnie,” ha aggiunto Hosseini. “Il successo del consorzio può essere misurato solo dalla sua capacità di implementare l’uso dell’intelligenza artificiale con solide norme etiche seguite dai membri.”
È possibile aderire al Consorzio?
I criteri per la selezione dei nuovi membri non sono ancora stati definiti completamente. Il target saranno le compagnie assicurative e i fornitori di soluzioni assicurative.
Il consorzio non è attivamente coinvolto con gli organi di regolamentazione, ma ha già avviato conversazioni sul tema con diversi di essi.
Articolo originariamente pubblicato il 08 Set 2023