Negli Stati Uniti la generazione dei Millennials è oramai quella che rappresenta la maggior fetta della popolazione, e presto sarà così anche nel resto del mondo. I più vecchi tra loro sono trentenni, lavorano, hanno spesso famiglia, spendono e hanno da fronteggiare questioni come la sanità, la previdenza, la sicurezza, l’abitazione. I più giovani tra di loro sono anche detti Generazione Z (o Centennials), si tratta per lo più di giovani che ancora studiano e vivono in famiglia. Il tratto che accomuna i Millennials e i Centennials è che sono nativi digitali: lo smartphone è quasi un’estensione corporea, il mondo è un villaggio globale; notizie, informazioni, acquisti, intrattenimento, scelta di servizi, viaggiano prevalentemente in rete.
L’esperienza di acquisto che fa da punto di riferimento per questa generazione è quella offerta da Amazon; comprano meno case dei loro predecessori, usano forme di mobilità più sostenibili, viaggiano low cost e usano Airbnb, adorano i servizi di delivery. Sono perfettamente a loro agio nella service economy.
È una delle grandi sfide che fronteggia l’industria finanziaria e assicurativa, che hanno stentato a digitalizzarsi e capire che per conquistare questa generazione serve una nuova customer experience digitale e anche nuovi prodotti, più adatti a uno stile di vita diverso, che rispondano a nuovi bisogni, che siano più flessibili, più personalizzabili, meno costosi.
Il boom dell’insurtech nasce su queste premesse: adattare il mondo delle assicurazioni a una nuova generazione di consumatori facendo leva sulla tecnologia e sulle startup.
Ma non solo: l’open innovation si avvale anche di strumenti come la co-creazione, un metodo capace di coinvolgere in modo molto diretto i giovani Millennials nella creazione di nuovi prodotti.
E’ quanto ha fatto recentemente in occasione della Milano Digital Week BNP Paribas Cardif che, nell’ambito del workshop “Digital impact on sustainable mobility”, ha organizzato un evento di co-creation, centrato sul tema della mobilità sostenibile, invitando 20 studenti dell’Università Cattolica al 27° piano della Diamond Tower dove ha sede la filiale italiana.
L’obiettivo del workshop è stato duplice:
• dare agli studenti un primo contatto con il mondo del lavoro, facendoli inoltre interagire direttamente con la struttura Ricerca&Sviluppo di BNP Paribas Cardif
• far beneficiare la Compagnia di nuove idee innovative e soprattutto originali al fine di ottimizzare un nuovo prodotto che verrà lanciato nel 2018
Gli studenti coinvolti erano iscritti al corso di Laurea Magistrale di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, mentre un altro gruppo era iscritto al corso di Laurea Magistrale trasversale per Economia e Lettere.
Simone Macelloni, Head of Marketing R&D di BNP Paribas Cardif: “Essere vicino ai giovani oggi vuol dire cavalcare l’onda dell’innovazione e saper rispondere alle nuove esigenze dei clienti con un’offerta sempre al passo con i tempi. Ecco perchè BNP Paribas Cardif promuove la relazione con gli studenti universitari: le loro idee “incontaminate” e il loro entusiasmo possono stimolare il cambiamento nell’Insurtech, contribuendo a migliorare anche il nostro stile di vita.”
La Compagnia ha già sperimentato in passato eventi di co-creazione, persino il suo prodotto di punta per la smart home, la soluzione Habit@t è stata in parte frutto di un lavoro di co-creation realizzato con team formati da potenziali clienti, blogger, esperti del digitale.
La co-creation è stata anche la modalità scelta dalla Compagnia assicurativa per migliorare la sua comunicazione: ha infatti coinvolto i professionisti della rete in un progetto volto a “tradurre” il linguaggio assicurativo nella lingua di tutti i giorni. Un’iniziativa che ha permesso di migliorare l’esperienza degli utenti, facendo leva su relazioni più semplici e trasparenti.