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Insurtech 2024, crescono gli investimenti a livello globale e l’Europa sfida gli Stati Uniti



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Nel secondo trimestre gli investimenti insurtech hanno raggiunto il livello più alto dall’inizio del 2023. Cala il numero delle operazioni ma gli investitori si concentrano su round di maggiori dimensioni.Gli Stati restano in testa ma l’Europa fa un balzo del 35%

Pubblicato il 8 ago 2024



insurtech 2024

Nel secondo trimestre del 2024 il settore insurtech a livello globale ha registrato un significativo aumento degli investimenti, raggiungendo 1,3 miliardi di dollari di finanziamenti, il livello più alto dall’inizio del 2023.

Secondo un nuovo report di CB Insights si delinea un quadro caratterizzato da una forte domanda di soluzioni insurtech innovative da parte di investitori e compagnie assicurative, soprattutto nei segmenti P&C (danni) e L&H (salute).

Nonostante il calo del numero di operazioni, l’aumento dei finanziamenti e delle exit il settore stia attraversando una fase di consolidamento, con le aziende più promettenti che continuano ad attrarre ingenti capitali per espandere la loro attività. Allo stesso tempo, si nota un risveglio dell’Europa, con l’emergere di nuovi poli di innovazione insurtech a livello globale, pronti a sfidare il predominio statunitense. In questo contesto dinamico e competitivo, le insurtech dovranno dimostrare la loro capacità di offrire soluzioni efficienti e scalabili per conquistare fette di mercato sempre più ampie.

Insurtech 2024, le tendenze del primo trimestre

Secondo i dati di CB Insights (qui puoi leggere il report) questo incremento del 44% su base trimestrale è stato trainato principalmente dal ramo danni, che ha visto i finanziamenti crescere del 50% a 0,9 miliardi di dollari. Anche il segmento delle assicurazioni vita e salute ha registrato un aumento, passando da 0,3 miliardi di dollari nel primo trimestre 2024 a 0,4 miliardi nel secondo trimestre.

Un’ulteriore tendenza evidenziata dal report riguarda le dimensioni medie dei round di finanziamento, con la mediana che è salita a 5 milioni di dollari nei primi sei mesi del 2024, rispetto ai 4 milioni di dollari del 2023, segnalando un interesse crescente degli investitori verso il settore insurtec, nonostante le turbolenze del mercato.

Insurtech 2024, calano le operazioni

Nonostante l’aumento dei finanziamenti complessivi, il numero di operazioni di investimento nel settore insurtech ha subito una contrazione nel secondo trimestre 2024, scendendo del 27% su base trimestrale a 82 deal, il livello più basso dall’inizio del 2016.

Questo calo è stato pressoché proporzionale tra i diversi segmenti assicurativi, con le operazioni legate al ramo danni diminuite del 28% a 54 deal e quelle relative al comparto salute calate del 26% a 28 deal. Secondo CB Insights, questa divergenza tra l’aumento dei finanziamenti e la diminuzione del numero di operazioni suggerisce che gli investitori si stiano concentrando su round di dimensioni maggiori e su aziende insurtech più consolidate e promettenti.

I mega round della prima parte del 2024

Un’ulteriore analisi dei dati rivela che nel secondo trimestre 2024 si sono registrati solo due mega-round da oltre 100 milioni di dollari, il primo dei quali è stato il round da 165 milioni di dollari raccolto da Sidecar Health, una compagnia assicurativa sanitaria statunitense. L’altro mega-round è stato quello da 93 milioni di dollari della finlandese ICEYE, attiva nel settore delle assicurazioni danni.

Questi grandi round hanno rappresentato il 13% dei finanziamenti complessivi nel trimestre, una percentuale relativamente bassa rispetto ai trimestri precedenti, segnalando una maggiore cautela degli investitori nel sostenere aziende insurtech di grandi dimensioni.

Gli unicorni insurtech e le loro valutazioni

Nel secondo trimestre del 2024 non sono emersi nuovi unicorni nel settore insurtech, ovvero aziende private valutate oltre 1 miliardo di dollari.

Il numero complessivo di unicorni insurtech è rimasto fermo a 37, con la statunitense Devoted Health, che mantiene la valutazione più alta a 12,9 miliardi di dollari. Altre unicorni di spicco includono la tedesca Wefox (4,5 miliardi di dollari), la statunitense Next Insurance (4 miliardi) e la francese Alan (2,8 miliardi).

Nonostante l’assenza di nuovi ingressi, il report di CB Insights evidenzia come le aziende insurtech unicorno continuino ad attrarre ingenti investimenti, confermando il forte interesse degli investitori verso questo segmento di mercato ad alto potenziale.

Aumento le exit: IPO ed M&A

Dopo un lungo periodo di stasi, nel secondo trimestre 2024 si è assistito a un deciso recupero delle operazioni di exit nel settore insurtech, con un aumento del 150% su base trimestrale delle uscite tramite M&A, passate da 6 a 15.

Sul fronte delle quotazioni in borsa, due insurtech hanno completato con successo il loro IPO nel trimestre: la indiana Digit Insurance e la saudita Rasan, quest’ultima focalizzata principalmente sulle assicurazioni auto e sui servizi per veicoli.

Secondo CB Insights, questo risveglio dell’attività di exit rappresenta un segnale incoraggiante per il settore, indicando che gli investitori stanno nuovamente prendendo in considerazione le insurtech come potenziali opportunità di investimento redditizie nel lungo periodo.

Stati Uniti sempre leader, exploit dell’Europa

Dal punto di vista geografico, gli Stati Uniti hanno mantenuto la loro leadership nel settore insurtech globale, attirando il 49% dei deal complessivi nel secondo trimestre 2024 e raccogliendo 0,7 miliardi di dollari di finanziamenti.

Tra le operazioni più rilevanti negli USA spiccano il già citato round da 165 milioni di Sidecar Health, quello da 80 milioni di Cover Genius e il round da 60 milioni di Arbol, tutte società attive nel comparto danni.

L’Europa ha però registrato una performance particolarmente positiva, con una quota record del 35% dei deal globali e finanziamenti per 0,5 miliardi di dollari, il livello più alto degli ultimi sette trimestri. In questo contesto si sono distinte la finlandese ICEYE (93 milioni) e le britanniche Vitesse (93 milioni) e FintechOS (60 milioni), tutte operanti nel settore danni (P&C).

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