L’ecosistema delle delle startup vede tra i suoi protagonisti i vari incubatori e programmi di accelerazione che aiutano le giovani realtà a meglio definirsi. Sono centinaia nel mondo gli incubatori di startup, la maggior parte dei quali legati all’industria digitale, alcuni dei quali si sono imposti come fucine di startup di grande successo, per esempio Y Combinator o 500 Startups.
Ma quali sono gli incubatori che si sono già mossi per cavalcare il boom dell’insurance tech?
Come ribadiamo frequentemente, le assicurazioni sono entrate in una fase di cambiamento epocale, il tema dell’innovazione si pone oggi con forza e con urgenza, ragion per cui tutte le grandi compagnie del mondo si pongono l’obiettivo di accelerare i processi di rinnovamento puntando su diverse strategie di open innovation che pongono sempre al centro la startup, come la creazione di fondi di corporate venture, di innovation center o di contest volti all’individuazione di nuovi progetti. E naturalmente puntando sulla collaborazione con incubatori/acceleratori o creandone di propri.
Al momento non c’è paragone tra il numero di incubatori che si occupano di digitale o di fintech ampiamente inteso, e il numero di iniziative dedicate specificamente all’insurance tech, che sono cancora contate; ma questo è solo l’inizio. Ecco chi sono i pionieri.
Global Insurance Accelerator – Des Moines (Iowa) – Nato nel 2014 è un incubatore che realizza programmi di accelerazione mentor-driven focalizzati su startup che sviluppano soluzioni per il settore assicurativo. Non è un tipico acceleratore: i mentor sono executive del mondo assicurativo e gli investitori sono le compagnie.
Startupbootcamp – London – Nella famiglia dell’incubatore già specializzato con i suoi programmi di accelerazione in diversi settori verticali, compreso il fintech, l’insurance tech ha da meno di un anno una sua autonomia e gode di ottima salute. Aperto a startup di tutto il mondo, la call per il prossimo ciclo si è riaperta da poco.
Open Innovation Lab – Parigi – Promosso e gestito da L’Atelier di BNP Paribas Group realizza programmi di accelerazione per startup che vogliano collaborare con il Gruppo a 360°, anche in ambito fintech. La prima stagione ha attirato 142 startup da tutto il mondo (vedi l’infografica).
Kamet – Incubatore di AXA lanciato nel 2015 con una dotazione di 100 milioni di euro. Ha la particolarità di essere aperto sia a imprenditori esterni che ai progetti proposti dal personale della società.
Plug and Play – È un incubatore della Silicon Valley che realizza programmi di accelerazione molto verticali, tra cui quello dedicato appunto all’insurance tech.
Y Combinator – È ritenuto il miglior acceleratore per startup al mondo da investitori del calibro di Marc Andresseen. Non ha fatto particolare promozione del fatto che tra i suoi focus è entrato l’insurance tech (già dal 2013), che punta alle startup di questo settore. Semplicemente lo fa. Qui un esempio tra i più recenti.
Allianz Digital Accelerator – Si trova a Monaco. È un incubatore/innovation lab che mira a sviluppare progetti dall’idea al prodotto. Gli imprenditori possono candidarsi sempre, le startup più mature possono accedere ad Allianz Corporate Venture.
Swiss RE – La compagnia basata in Svizzera ha lanciato un acceleratore per startup insurance tech in India a Bengaluru (dove già possiede un centro per l’innovazione tecnologica) lo scorso aprile. Focus su IoT, nuovi modelli di distribuzione, analytics, robotica.
Aviva Digital Garage – Lanciato sia a Londra che Singapore, è un incubatore/innovation center destinato allo sviluppo di soluzioni innovative e disruptive in ambito assicurativo.