Non è un acceleratore, non è un venture builder: è Hits, il CorpUp Studio di Generali, un nuovo strumento per lavorare con le startup e realtà innovative.
In un settore in mezzo a una profonda trasformazione come quello assicurativo, l’innovazione aperta in collaborazione con l’ecosistema è imprescindibile per continuare a crescere. Ma lavorare con le startup non è facile per una grande azienda. Sono tanti i modelli e i framework disponibili per seguire la strada dell’open innovation, ognuno con i suoi pro e i suoi contro. E c’è anche chi innova a partire dal metodo per innovare, cercando una strada nuova: è il caso di Generali, che attraverso il suo CorpUp Studio ha messo a punto un modello di innovazione aperta che presto potrebbe essere replicata in altri Paesi.
Vediamo di cosa si tratta.
Hits, il CorpUp Studio di Generali per fare open innovation
Lanciato a Zurigo, Svizzera, nel 2019, Hits (House of Insurtech Switzerland) è una vera e propria società indipendente dalla compagnia assicurativa, guidata dal CEO Pietro Carnevale, precedentemente Director Strategy and Innovation di Generali.
“Abbiamo cominciato con una collaborazione con l’incubatore svizzero F10, che ci è servita per capire il mondo delle startup ma che non era più sufficiente per poter accogliere le energie di queste nuove imprese” racconta Carnevale, “Così ha preso forma a partire dal 2017 l’idea di Hits come entità indipendente: una fabbrica dove lavorare con le startup in progetti capaci di crescere fino al punto da poter essere adottati da un partner industriale in un mercato regolato”.
Hits infatti non ha come obiettivo solo la realizzazione di Proof of Concept (POC), ma prodotti e servizi che possono entrare nell’offerta della compagnia assicurativa.
Come Generali fa innovazione con Hits
Hits lavora su tre pilastri: aprire, connettere, fare.
Il CorpUp Studio da quindi da struttura che offre alle startup l’opportunità di scalare, sviluppandosi sulla base di una cornice customer-centrica definita da Generali. Uno strumento che va oltre il corporate venture builder: creare nuove venture è il 20% del lavoro, dedicato a realizzare use case rilevanti per la strategia della corporate.
“Non si parte da zero, ma dalla necessità di risolvere problemi concreti,” spiega Carnevale. “C’è quindi un approccio molto pragmatico”
Uno strumento che va oltre anche alla logica dell’acceleratore, creando valore sia per Generali sia per le startup: la compagnia guadagna in velocità (time-to-market), flessibilità (nei costi e negli investimenti) e nell’acquisizione di talenti, mentre le startup ottengono un canale privilegiato di accesso al mercato, traggono benefici dal know how di Generali e posso contare sulle risorse finanziarie necessarie per affrontare sfide di medio-lungo termine.
Il CorpUp Studio di Generali: i risultati
“I numeri dicono che il modello adesso è stato messo a punto” conclude Carnevale, “Da quando abbiamo cominciato dal primo contatto al primo giorno di lavoro passa sei volte meno tempo, così come è raddoppiata la velocità media con cui si vadal prototipo all’MVP. Il nostro ecosistema di startup è cresciuto di sei volte e la nostra capacità di delivery di quattro. Mentre il tasso di fallimenti è sceso del 30%.”
Ora il progetto è replicare il modello, costruendo altri innovation garage: “puntiamo a un modello hub & spoke, con diversi raggi che partono da un centro”.
Articolo originariamente pubblicato il 14 Dic 2022