Con il Piano Industria 4.0 del Governo approvato nel settembre dello scorso si è messo in moto anche nel nostro Paese un processo destinato ad accelerare (o in alcuni casi far ripartire) il sistema dell’innovazione nelle imprese italiane.
La sfida non riguarda solo le imprese che naturalmente stanno al centro di questo Piano ma che poco possono fare da sole senza un vero ecosistema macro-territoriale in grado di dare vita a quello che il vero principio base dell’Industry 4.0, vale a dire la integrazione. Integrazione ovviamente e totalmente basata sul digitale, sull’IoT, ma integrazione nelle imprese, tra i reparti, tra le aree di business, su tutta la catena del valore e poi anche integrazione tra le imprese, a livello di filiera o di distretto.
Se ne parlerà il prossimo 25 gennaio a Roma, presso la Camera dei Deputati, grazie all’evento INDUSTRY 4.0 – 360 SUMMIT, La nuova rivoluzione industriale italiana per una economia 4.0, con un’ agenda ricca di contenuti, di idee e di risposte ai temi che stano sul tavolo della maggior parte delle imprese italiane.
I grandi temi degli incentivi fiscali, della formazione, della valorizzazione delle eccellenze, del ruolo dei centri di competenza e delle strategie per dare vita a una vera Fabbrica 4.0. Il ruolo sempre più importante e centrale delle imprese che producono tecnologia, idee, soluzioni e stimoli, imprese che grazie a soluzioni e proposte tecnologiche come il Cloud (che diventa Cloud manufacturing) agli Analytics, alla Data Driven Innovation e ai Big Data, alla robotica e all’M2M, ai cambiamenti a livello di Facility e Field Management, e con il supporto di innovazioni radicali come la Blockchain, il 3D Printing, il Cognitive Computing che si agganciano alle piattaforme per la gestione della sensoristica, dell’IoT nei suoi ambiti applicativi, dell’Industrial IoT, dei wearable per cambiare radicalmente il modo di progettare, di testare e di produrre.
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