Il gigante assicurativo giapponese Tokio Marine & Fire Insurance Nichido, insieme a un altro colosso ma dell’information technology, la NTT Data Corporation, hanno iniziato la sperimentazione della tecnologia blockchain per la definizione delle polizze nel settore degli scambi commerciali in particolare quelli marittimi.
Nell’ambito delle attività di import-export, le polizze assicurative a copertura delle merci, vengono scambiate da esportatori a importatori e circolano a livello internazionale attraverso le diverse parti di interesse, come le banche. Tuttavia, gli scambi sono principalmente cartacei, il che crea perdita di tempo dovuta al trasferimento della carta e il rischio di smarrimento dei documenti.
La tecnologia blockchain è probabilmente la soluzione digitale che il settore attende da tempo, poichè permette di condividere informazioni, trasferire contratti e capitali in modo del tutto sicuro, tra soggetti accreditati dal sistema. NTT DATA, che è il fornitore della piattaforma blockchain in questo caso, è già da tempo impegnata nello sviluppo della tecnologia e nell’applicazione di essa in ambito commerciale, così come la Tokio Marine & Fire Insurance Nichido ha già in altre occasioni dimostrato il suo impegno nell’innovazione, non a caso nel 2016 ha vinto l’ “Innovation in Insurance Awards” di Efma e Accenture.
In una dichiarazione di Tokio Marine & Nichido Fire Insurance, riportata da IBTimes, si legge: “Il flusso principale dei documenti di spedizione utilizzati nel commercio mondiale si basa ancora sulla carta, a causa del fatto che alcuni di loro sono negoziabili, è dunque necessario che tali documenti che siano autentici e non soggetti a cyber minacce. Uno dei principali vantaggi offerti dalla blockchain è la sicurezza. E’ considerato impossibile riscrivere o alterare i dati contenuti in un sistema blockchain, che risulta essere una tecnologia altamente affidabile per i documenti importanti. Inutile dire, un altro vantaggio è la riduzione dei tempi per inviare e ricevere documenti cartacei, nonché una riduzione dei costi “.
Le due società realizzeranno nei prossimi mesi un POC (proof of concept) nell’ambito del commercio marittimo, digitalizzando le polizze (e tutta la documentazione correlata come la lettera di credito) e distribuendole su blockchain, per verificarne la sicurezza, l’efficienza dei costi e l’applicabilità pratica compresa la sua efficienza operativa.
Sostituendo il metodo di scambio cartaceo convenzionale con la rete blockchain, le due società si aspettano che il costo tempo e lavoro per le transazioni sarà notevolmente ridotto. I tempi della sperimentazione saranno molto brevi: si concluderà il prossimo marzo e se tutto soddisferà le attese, le polizze basate sulla blockchain diventeranno una realtà che, in pratica, farà saltare in un colpo solo 20 anni di didgitalizzazione al mondo del grande commercio.