La questione della presenza e della leadership femminile nel mondo del lavoro, e non solo, interessa in misura diversa tutti i Paesi del mondo, e ha la sua definizione: gender gap. Sul tema lavora e promuove iniziative anche il World Economic Forum, che stimola anche Governi, istituzioni e aziende private a trovare soluzioni per sostenere una maggiore inclusione femminile a tutti i livelli. Tra le altre cose il WEF realizza il Global Gender Gap Report che monitora i progressi realizzati nel mondo per chiudere la disparità, la cui sintesi è una classifica. Qui di seguito una mappa interattiva, per sintesi diciamo subito che l’Italia non è messa molto in termine di inclusione femminile.
Ai primi posti ci sono Islanda, Norvegia e Finlandia, l’Italia è all’82 posto.
Restringendo il campo a dati italiani più freschi sull’imprenditoria femminile e innovativa possiamo dire anche che alla fine del 3° trimestre 2018 in Italia le startup innovative con una prevalenza femminile – in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.313 (13,6% del totale, oltre 9.600). Arrivano invece a 4.154, con il 43,1%, le startup innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale. Per quanto riguarda le PMI innovative sono 73 con prevalenza femminile su 899, l’8,1% del totale. (Fonte: InfoCamere – startup.registroimprese.it).
Sono dunque importanti iniziative come la neonata MIA – Miss In Action il primo programma di accelerazione dedicato alle startup e alle PMI innovative italiane, che sono state fondate da donne imprenditrici. Digital Magics, BNP Paribas International Financial Services, BNP Paribas Cardif, Findomestic, Arval Italia e BNL Gruppo BNP Paribas sono gli ideatori del programma che ha l’obiettivo di accelerare e supportare il talento digitale delle donne e di contribuire a far crescere la presenza femminile all’interno dell’ecosistema dell’innovazione italiano.
Layla Pavone, Digital Magics: “L’acceleratore al femminile ‘MIA’ è stato concepito circa un anno fa da un’idea che ho proposto durante un momento di networking all’interno di un importante evento nazionale con diverse top manager e imprenditrici fra cui Isabella Fumagalli, che l’ha subito accolta con entusiasmo. Da donna e da professionista, credo davvero molto in questo progetto su cui stiamo lavorando da mesi e che ho fortemente voluto”.
“Realizzando per primi questo progetto vogliamo dare un forte messaggio al mercato, ai consumatori e a tutte le donne. – ha detto Isabella Fumagalli, tra i promotori del progetto MIA ed esempio di donna top manager BNP Paribas in Italia – MIA è uno strumento efficacissimo per sostenere nuove professionalità promuovendo l’imprenditoria al femminile, a sostegno della competitività del paese. Ci auguriamo anche che alimenti le ambizioni delle giovani donne e che le sproni a credere di più in loro stesse, sviluppando competenze e abilità che saranno centrali nel futuro”.
Ma come funzionerà MIA?
Ci sarà un percorso di accelerazione in tre fasi che si svolgerà a Milano presso la sede di Digital Magics: formazione dedicata e sviluppo dei prodotti e dei servizi, migliorandone i modelli, della durata di 3 mesi; la seconda di MVP (Minimum Viable Product), che coinvolgerà le startup e le PMI innovative per due mesi nella realizzazione di un prototipo funzionante per il lancio sul mercato e l’Investor Day, l’evento finale con gli investitori per presentare i risultati raggiunti dopo l’accelerazione di MIA – Miss In Action.
La call per la selezione dei progetti è già aperta all’indirizzo www.missinaction.it. Fra tutti i progetti inviati entro il 13 gennaio 2019 saranno selezionate le 10 migliori startup/PMI che verranno convocate per il pitch il 21 febbraio 2019 che avverrà nell’ambito dell’Innovation Day. Tra queste saranno individuate 4 startup per il programma di accelerazione.
Per approfondire, leggi l’articolo di EconomyUp.