Una fattura elettronica basata su blockchain (la smart invoice) e saldata in automatico, grazie a uno smart contract, in moneta elettronica, ovvero corone digitalizzate. E’ quanto successo tra il retailer locale islandese Nordic Store che ha acquistato merci da IKEA e saldato la smart invoice utilizzando la corona islandese digitale Monerium. L’operazione è stata effettuata su una piattaforma fornita dalla società di gestione della supply chain Tradeshift (startup in cui ha investito anche Goldman Sachs) e ha utilizzato i “contanti digitali programmabili” Monerium, della società ConsenSys.
Monerium, con sede a Reykjavik, è una startup che è stata autorizzata dall’Autorità di vigilanza finanziaria islandese (FME) come primo istituto di moneta elettronica, rendendola la prima ad avere l’approvazione normativa per fornire servizi di pagamento fiat su sistemi blockchain in tutta Europa. Questa moneta non è una criptovaluta, ma moneta ‘vera’ in formato elettronico, un’alternativa digitale al contante, programmabile negli smart contract.
Tradeshift – che ha creato la “fattura intelligente” per la transazione – è una startup stato investita da Goldman Sachs in un round di finanziamento di 250 milioni di dollari della serie E lo scorso maggio. La società è già valutata 1,1 miliardi di dollari ed è considerata tra quelle che hanno portato avanti le applicazioni più solide nella tecnologia della catena dei blocchi.
Come ha funzionato la transazione
Lo smart contract ha il vantaggio di essere ‘automatizzato’ , cioè al verificarsi di determinate condizioni prestabilite, scattano in automatico delle ‘conseguenze’ predeterminate. Come ha funzionato in questo caso? Spiega Tradshift:
“L’operazione è stata effettuata con Nordic Store come acquirente e IKEA Iceland come venditore. Nordic Store ha ordinato mobili, mentre IKEA Iceland ha emesso una fattura elettronica attraverso la rete Tradeshift. Nordic Store ha immediatamente approvato la fattura su Tradeshift e poi su Ethereum. Alla data di scadenza, che abbiamo impostato per essere il giorno dopo l’invio della fattura, che è stata saldata automaticamente grazie allo smart contract”.
L’operazione mette in luce come l’avanzare di determinate tecnologie, la loro traduzione in applicazioni pratiche, sia uno sforzo corale e complesso: in questo caso le tecnologie che hanno reso possibili l’esecuzione dello smart contract sono da un lato la ‘smart invoice’ di Tradeshift che si basa su un’infrastruttura blockchain per la supply chain; dall’altra, la moneta elettronica di Monerium, anch’essa su blockchain, che ha la particolarità di essere programmabile.
“Il denaro programmabile regolamentato dai governi diventerà la base per i pagamenti del commercio elettronico perché permette i cosiddetti “contratti intelligenti”. I contratti intelligenti hanno molti casi d’uso. Ad esempio, possono essere utilizzati per generare ‘Fatture intelligenti’, che sono fatture che fondamentalmente si saldano da sole”, ha detto Gert Sylvest, co-fondatore di Tradeshift. “Vediamo le fatture intelligenti non solo per ridurre gli ostacoli amministrativi nelle transazioni transfrontaliere business-to-business (B2B), ma anche per costruire nuovi modelli di finanziamento che rendano più facile per le imprese migliorare l’accesso al credito e il flusso di cassa. Per questo motivo abbiamo costruito la prima fattura intelligente al mondo e ora l’abbiamo saldata con contanti digitali autorizzati insieme a Monerium. Questo è un importante passo avanti”.