Gartner, prepariamoci all’era post-app

La customer experience su dispositivi mobili sta cambiando radicalmente: con chatbot, IoT e personal assistant si ridefiniscono le interazioni tra utenti e oggetti, e quindi tra clienti e imprese. Secondo la società di ricerche la nuova fase entrerà nel vivo dal 2020

Pubblicato il 20 Mar 2017

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“Il panorama del mobile è cambiato drasticamente negli ultimi anni, e ora è parte integrante dell’ambiente di business”, spiega David Willis, Vice President and Distinguished Analyst di Gartner, che precisa: “Per il 2017 Gartner prevede che saranno distribuiti circa 2,38 miliardi di dispositivi, con 342 milioni di wearable venduti in tutto il mondo. Prodotti che stanno reinventando il modo in cui le persone interagiscono e lavorano”. Innanzitutto consolidando il fenomeno del BYOD (Bring your own device) che si muoverà sempre più verso i concetti di Bring your own application prima e Bring your own thing poi. È all’interno di questi oggetti che secondo Gartner si materializzeranno le nuove piattaforme di scambio ed elaborazione dati.

Entro il 2018, infatti, il 25% delle nuove mobile app sarà in grado di dialogare con i dispositivi IoT.

Nei prossimi anni, considerando che sempre più dati e codice andranno nel cloud e meno sui terminali, e che l’intelligenza artificiale ha fatto (e fa ogni giorno) passi da gigante, scivoleremo progressivamente nella cosiddetta era post-app, più algoritmi e meno applicazioni. È questo il punto di vista di Gartner, che sottolinea il modo in cui i virtual personal assistants (come Siri di Apple e Cortana di Microsoft, senza contare le piattaforme su cui si appoggiano già moltissimi altri brand) e chatbot cambieranno l’interazione tra utenti, aziende e servizi. “L’era post-app sarà un processo evolutivo che entrerà nel vivo a partire dal 2020″, dice ancora Willis. “Si tratta comunque di qualcosa che è già cominciato, e per questo le imprese devono prepararsi diventando agili e pronte sul piano tattico, costruendo nuove competenze, valutando le opportunità create dai trend descritti e sviluppando infine una strategia di business che integri le diverse tecnologie”.

Gli strumenti con cui gli utenti potranno accedere ai servizi abilitati da queste interazioni sono essenzialmente l’intelligenza artificiale, la processazione del linguaggio naturale e i già citati bot. «Strumenti che implicano un passaggio dalla compilazione di form alla semplice formulazione di una domanda che avvia una negoziazione tra persone e sistemi», dice Willis. «e che a livello di Marketing e Sales stanno iniziando a generare un nuovo tipo di relazione tra imprese e clienti». Secondo l’analista, tuttavia, le classiche app non scompariranno: semplicemente – merito anche del continuo miglioramento delle capacità delle reti – assisteremo a una migrazione del codice dagli smartphone al Cloud.

(fonte: Digital4Executive)

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