Founder Shield, la startup americana che assicura le startup

Una giovane startup di New York sta sperimentando una serie di polizze che coprono i rischi principali a cui vanno incontro le startup e i loro investitori

Pubblicato il 13 Nov 2015

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Per il momento è operativa solo sul mercato US, ma chissà che un giorno questa giovane compagnia non espanda la propria presenza in altri Paesi.

Quello che fa sembra quasi un azzardo: assicurare i rischi (elevati) a cui vanno incontro le startup e anche i venture capitalist. Dietro la startup, che ha sede a New York, un giovane team che ha già fondato altre startup e che pertanto ha in mente un solo obiettivo: eliminare, o almeno alleggerire, lo stress causato dall’alta percentuale di rischio cui la startup (founder, team, investitori, responsabilità per il prodotto, cyber security, ecc) è esposta.

Le tipologie di polizze proposte da Founder Shield rispondono in alcuni casi a obblighi di legge posti a carico, nel sistema a stelle e strisce, di ogni società (vedi la polizza di responsabilità civile generale, che serve a copertura del rischio di danni a terzi – per esempio il vc o cliente che entra negli uffici della società e cada; oppure l’assicurazione sanitaria per i dipendenti); poi ci sono una serie di polizze che rispondono alle specifiche necessità della startup che, nel contesto US è sulla base degli accordi con gli investitori a ricevimento di un finanziamento, spesso tenuta a sottoscrivere alcuni tipi di polizze. Per esempio, sono spesso richieste assicurazioni a salvaguardia dei principali manager della società e in particolare del fondatore.

E’ possibile visionare le diverse tipologie su questa pagina.

Una particolare formula assicurativa è quella denominata Key Man Insurance, cioè Assicurazione dell’uomo chiave, tipicamente il fondatore.

Si tratta di una sorta di assicurazione sulla vita, ma a favore dell’azienda.

Mentre le normali polizza di assicurazione vita compenseno il coniuge o figli dopo un evento fatale (o qualsiasi altro che porti a invalidità permanente o estesa), con questa polizza assicurativa si compensa la startup di cui la persona chiave era un il dirigente principale, il leader. I criteri possono anche essere ampliati per coprire non solo la morte o incapacità della persona chiave, ma anche alcuni tipi di altre disabilità (ad esempio l “incapacità”).

Negli US gli investitori richiedono spesso nel term sheet questo tipo di copertura ed è abbastanza semplice capire il perchè: se si è deciso di mettere 2M di dollari in una società che ha una buona idea, nessun prodotto, ma una squadra assolutamente stellare, su che cosa si sta realmente scommettendo? Sulle persone, sui fondatori, di conseguenza (nel quadro di una tipologia d’investimento che è “investimento in capitale di rischio”) se si riesce a dare copertura assicurativa almeno a qualche elemento di rischio, non è poco.

I pacchetti di Founder Shield sono al momento suddivisi in tre categorie, Bootstrapper, Venturer e Rockstar; uno dei forti asset dell’azienda è di essere completamente digitale, quindi fa leva sulla piattaforma online per ottimizzare il processo di richiesta quotazione e acquisto del cliente. Ma offre anche possibilità di consulenza personalizzata per offrire delle polizze ritagliate “su misura”.

Infine, la nuova compagnia assicurativa si definisce pronta a scalare, cioè a seguire la startup cliente anche nella sua crescita. Il che significa che, fondamentalmente, oggi attira le startup, ma vedendole già come grandi aziende.

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