Come sta rimescolando l’industria la rivoluzione driverless car è davvero impressionante: se all’inizio erano sorprendenti le tech company come Google o Apple che entravano a gamba tesa nel settore auto (senza conducente), le case automobilistiche da qualeche tempo si sono svegliate e rendono pan per focaccia, entrando esse stesse nella tech industry attraverso l’acquisizione di startup tecnologiche. L’ultimo caso è quello di Ford: circa un miliardo di dollari per la startup che sviluppa software d’intelligenza artificiale Argo AI, fondata da ex manager di Google e Uber.
Per Ford l’investimento in Argo AI è solo l’ultima operazione di questo genere: negli ultimi mesi l’azienda guidata da Fields ha acquisito prima l’israeliana SAIPS per 75 milioni di dollari a settembre 2016, startup di machine learning e computer vision; poi, appena un mese dopo, ha messo le mani su Chariot (ridesharing, per cui avrebbe sborsato più di 65 milioni di dollari cash, secondo quanto riportato da Business Insider) startup che consente il noleggio con conducente di van. Poco tempo prima ad essere investite erano state Civil Maps (6,6 milioni di dollari per un seed di cui Ford è stato lead investor) e Pivotal startup che realizza software cloud based (182,2 milioni di dollari per un Series C con ancora Ford lead investor).
Ford è certamente tra le case automobilistiche che stanno investendo di più sulla driverless car e che vivono questo momento con grande intensità e consapevolezza. Bill Ford, nipote di quel Henry Ford che ha dato vita alla omonima casa automobilistica ha detto qualche tempo fa “Siamo sull’orlo di una seconda rivoluzione della mobilità individuale, mio nonno fece la prima, contribuì a modificare gli spostamenti. Ora ci troviamo di fronte a un cambiamento ancora più importante che coinvolge non solo il nostro modo di muoverci ma ribalterà ogni forma di trasporto, tutto ciò deve avvenire in un lasso di tempo brevissimo”. Così, per accelerare, Ford ha già investito nel suo centro di ricerca di Palo Alto, nella Silicon Valley, oltre 4,3 miliardi per accelerare lo sviluppo di tutte le tecnologie dedicate all’auto autonoma, non esclude future collaborazioni anche con tech company come Apple e Google, ha già cominciato a collaborare con la cinese Baidu (che sta producendo la sua driverless car) e insieme hanno acquisito Velodyne, società specializzata nella sensoristica; fa squadra con acceleratori come TechStar per trovare giovani imprese innovative sulle quali puntare.
L’acquisizione di Argo AI – startup con appena due mesi di vita, che sviluppa modelli tecnologici per veicoli autonomi sfruttando proprio le potenzialità dell’artificial intelligence – dimostra ancora una volta che la strategia Ford è rivolta non solamentead essere in pole position nella costruzione della driveless car, ma sopratutto a entrare da protagonista nella nuova mobilità: Ford si porta a casa la tecnologia e, sopratutto, tutto un team di ingegneri ed esperti in AI e robotica, a cominciare dai fondatori Bryan Salesky, che ha lavorato a Google nello sviluppo dell’hardware delle Google Car, e Peter Rander che arriva da Uber dove si è occupato della messa a punto delle tecnologie di guida autonoma. Il loro compito sarà anche quello di guidare un laboratorio di ricerca e sviluppo di robotica e veicoli autonomi a San Francisco. Argo AI, più nel dettaglio, si occuperà dello sviluppo di una nuova piattaforma software dedicata alla guida autonoma, con il supporto di un team di ingegneri ed esperti di robotica provenienti da Ford e da altre case automobilistiche esperte del settore.
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