Accusata in passato di essere rimasta indietro nello sviluppo dell’auto del futuro e di aver lasciato spazio alle tech company come Google e Apple, General Motors ha nei giorni scorsi fatto sentire la sua decisa risposta: sulla driverless car GM ora c’è.
Grazie all’acquisizione della startup Cruise Automation, per una cifra non divulgata ma che potrebbe essere oltre il miliardo di dollari, secondo quanto riportato da Fortune, che ha dedicato alla notizia un approfondito articolo.
Cruise Automation è una startup di San Francisco di appena tre anni di età, attiva nel settore software e conosciuta per aver sviluppato un kit per l’upgrade di alcuni modelli di auto che permette la guida autonoma in autostrada. Grazie alle sue tecnologie Cruise ha in questi anni raccolto oltre 18 milioni di dollari da investitori di venture capital.
Per GM l’acquisizione rappresenta un’importante tassello di una strategia aggressiva per recuperare terreno sul fronte della nuova mobilità che ha già portato a segno nei mesi scorsi operazioni come la creazione di un team dedicato allo sviluppo della driverless car; la partnership (e un investimento da 500 milioni di dollari) nella società di ride-sharing Lyft; la creazione di un proprio servizio di car-sharing chiamato Maven.
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Qui il comunicato stampa di General Motors
– nella foto, il presidente di General Motors Dan Ammann (destra) con i fondatori di Cruise Automation Kyle Vogt (centro) e Daniel Kan (sinistra)