E’ notizia di questi giorni il nuovo round d’investimento messo a segno da CoverHound, startup statunitense che ha realizzato una piattaforma innovativa per comparare e acquistare polizze, in particolare nei settori auto e immobiliare.
Quest’ultimo investimento da 33,3 milioni di dollari, vede coinvolto principalmente ACE Group, una della più grandi compagnie assicuratrici al mondo, che adesso detiene il 24% delle quote; e arriva a distanza di pochi mesi da un investimento raccolto lo scorso marzo ammontante a 14 milioni di dollari. D’altro canto, CoverHound, fondata nel 2010, ha una sequenza di investimenti di tutto rispetto che l’ha portata a una forte accelerazione nell’ultimo anno, che le ha permesso di raggiungere l’obiettivo di 50.000 polizze vendute e una crescita del 170% in 12 mesi.
Questa notizia conferma il grandissimo dinamismo del settore assicurativo nel mercato US (e non solo) che sta portando alla nascita di moltissime nuove tech insurance startup, alle quali non manca l’attenzione dei grandi venture capitalist, né tantomeno delle compagnie assicuratrici tradizionali (come InsuranceUp ha riportato in diverse occasioni).
“Con ACE tra gli investitori – ha dichiarato Keith Moore, Ceo di CoverHound, parlando all’Insurance Journal – ci potremo indirizzare anche alle piccole imprese e ai commercianti. Ci vogliamo focalizzare sulle imprese davvero piccole, in particolare sulle startup”.
Un mercato molto interessante quello delle startup e completamente nuovo per le compagnie assicuratrici, dichiara Moore “nessuno particolarmente aggressivo sta andando dietro a startup e imprenditori” CoverHound è certamente anche un ottimo ambasciatore essendo stata accelerata in uno dei principali acceleratori US, AngelPad, che infatti, sarà il primo incubatore che collabora nell’operazione.
“Se hai una startup, è necessario che tu abbia una copertura assicurativa prima di iniziare a raccogliere fondi e operare”, dice Moore. “Forniremo alle startup un sistema veloce per confrontare polizze e ottenere quella più coerente con ciò che fa. Poi, quando la startup cresce, la polizza potrà essere ampliata in base alle esigenze.”
Ma qual’è esattamente la forza di CoverHound? Che cos’ha in più rispetto ad altri comparatori?
Il suo plus è in parte nella piattaforma tecnologica, in parte nel modello di business.
Il portale è veloce, semplice, intuitivo, ha un design accattivante, si presenta come affidabile e competitivo, cioè come gli utenti sognano che debba essere un comparatore di prezzi online. Ti permette di acquistare, naturalmente, e non solo.
Secondo quanto riporta TechCrunch, una strategia vincente di CoverHound sarebbe un servizio aggiuntivo che, attualmente nessun concorrente offre, corrispondente a quello che in Italia si definisce “gestione pratiche”, in caso di sinistri, per esempio. Il che significa che, mentre i concorrenti guadagnano solo dalle percentuali sulle polizze che vendono, CoverHound continua a guadagnare su quella stessa polizza anche dopo, grazie ai servizi di gestione pratiche.
Un altra mossa vincente per CoverHound, si è rivelata la partnership con Google Compare che ha portato a dei risultati molto positivi, secondo quanto dichiarato dal Ceo Moore, oltre le previsioni.
Con i nuovi capitali raccolti, la società prevede di scalare in nuovi Stati ed essere sempre più aggressiva: ci sono in ballo piani di sviluppo tecnologico, di sviluppo di nuovi servizi, sviluppo delle risorse umane e di nuove partnership, di alto valore, come quella con Google.