Come usare Facebook per stabilire il prezzo delle polizze

L’inglese Admiral Insurance è la prima compagnia ad analizzare i profili e i comportamenti sul social dei proprietari di auto, soprattutto giovani, per impostare le tariffe delle assicurazioni. E chi partecipa ottiene sconti fino a 350 sterline l’anno

Pubblicato il 02 Nov 2016

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Una delle più grandi compagnie di assicurazione in Gran Bretagna, Admiral Insurance, ha cominciato da alcuni giorni a utilizzare Facebook per analizzare le personalità dei proprietari di auto e impostare il prezzo della loro assicurazione sulla base di questi rilievi.

E’ la prima compagnia a fare un passo in avanti così “aggressivo” in ambito assicurativo e potrebbe anche destare reazioni non positive in tema privacy, visto che mette in gioco come le aziende utilizzano i dati personali raccolti online attraverso i social network, nel caso specifico Facebook.

Come riporta The Guardian, Admiral Insurance analizzerà i profili Facebook dei nuovi clienti (tendenzialmente persone molto giovani), i loro post e i loro commenti e like, alla ricerca di tratti della personalità che facciano presumere senso di responsabilità e una guida sicura.

Vi sono precise indicazioni, riporta il quotidiano inglese, su ciò che può deporre a favore o contro il cliente in osservazione: la scrittura di frasi brevi e concrete, l’utilizzazione delle liste, e l’organizzazione di incontri con gli amici in un tempo luogo stabiliti, piuttosto che un generico “questa sera”, sono elementi che fanno presumere precisione e organizzazione nella persona, quindi sono elementi positivi.

Al contrario, l’uso di punti esclamativi e l’uso frequente di “sempre” o “mai”, piuttosto che “forse”, verrà considerato la prova che l’utente di Facebook è troppo sicuro di sé, fatto che spesso si acompagna a una guida spregiudicata.

L’iniziativa si chiama Firstcarquote ed è stato lanciato ufficialmente lo scorso martedì.

Ovviamente la compagnia assicurativa non può permettersi di essere così disinvolta in tema privay da adottare tale sistema senza il consenso esplicito dei suoi assicurati.

Il programma è quindi volontario, a chi aderisce offrirà sconti, che potrebbero valere fino a 350 sterline l’anno. Il programma potrebbe attirare parecchi nuovi giovani clienti, solitamente penalizzati con tariffe alte quando stipulano la prima assicurazione in quanto non esiste ancora uno “storico” della guida che deponga a loro vantaggio (vedi quelle che in Italia chiamiamo classi di merito). Lo storico, attraverso Firstquoteinsurance, è desunto da Facebook, piattaforma che per i Millennials è del tutto familiare, utilizzata con molta scioltezza e senza grandi preoccupazioni relative alla privacy, secondo quanto hanno evidenziato alcuni studi.

Aggiornamento : l’operazione di Admiral è stata sospesa a seguito dell’intimazione di Facebook per violazione della privacy policy dei suoi utenti

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